Partite Iva, nuovi controlli dell'Agenzia delle Entrate dopo la Manovra

Le partite iva, soprattutto quelle extracomunitarie, avranno maggiori controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate per contrastare l'evasione fiscale

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Giorgia Meloni ha dichiarato che nel corso del prossimo anno l'Agenzia delle Entrate farà controlli più attenti alle partite iva.

Questa comunicazione è stata fornita durante la conferenza sulla legge di Bilancio 2023.

Questi nuovi controlli da parte del fisco hanno un target specifico: le attività che vengono aperte e chiuse in tempi brevi.

Il meccanismo che si nasconde dietro è il seguente: le partite iva vengono aperte e chiuse rapidamente per non pagare le tasse, dopodiché il soggetto riapre un'altra partita iva con altri dati.

Questo processo si ripete praticamente all'infinito ed è una sorta di strategia "mordi e fuggi".

La Meloni ha dichiarato che coloro che più di tutti effettuano quest'operazione illegale sono gli extracomunitari.

Dunque, per contrastare questo circolo vizioso, sarà applicato l'obbligo di fideiussione di 20.000 euro per gli extracomunitari che intendono ricominciare un'attività.

Controlli delle partite iva: cos'è la fideiussione?

Nell'articolo 1936 del codice civile è riportata la definizione esatta di fideiussione, cioè:

Il fideiussore è colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce (promessa unilaterale) l'adempimento di un'obbligazione altrui. La fideiussione è efficace anche se il debitore non ne ha conoscenza.

In altre parole la fideiussione è un contratto nel quale il creditore si mette d'accordo con il garante del debitore per garantire la solvenza del debito.

Quest'operazione spesso si svolge quando il debitore non ha abbastanza mezzi finanziari e si fa aiutare da una persona di fiducia o da un istituto di credito, che farà da fideiussore.

Controlli delle partite iva: i dati del MEF

Il viceministro dell'Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, ha dichiarato il 23 novembre, durante un'intervista al Corriere della Sera, che l'Agenzia delle Entrate può deliberatamente decidere di cancellare le partite iva, se si accorge che vengono aperte e chiuse per evadere il fisco.

Infatti in questa situazione il soggetto deve prima garantire una fideiussione bancaria prima di ricominciare l'attività per dare certezza al fisco che ci siano i mezzi finanziari per pagare le imposte.

Un altro dato interessante riguarda il ruolo dei lavoratori extracomunitari, che nel 2021 rappresentano il 18% del totale dei titolari di partita iva, mentre nel secondo trimestre del 2022 sono aumentati del 2%.

Secondo il Sole24Ore circa un terzo di questa fetta di titolari di partita iva extracomunitari sono di origine asiatica e dal punto di vista lavorativo i due settori maggiormente coinvolti sono l'edilizia e il commercio all'ingrosso o al dettaglio.

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Controlli Partite iva: le mosse dell'Agenzia delle Entrate

Il principale obbiettivo di questa manovra del Governo è quello di tappare i buchi di evasione fiscale, dato che parecchie volte la Guardia di Finanza ha scoperto parecchi soggetti che utilizzavano questa tattica.

L'Agenzia delle Entrate ha tutti gli strumenti di controllo necessari per portare avanti quest'investigazione con successo: si pensi alla fatturazione elettronica, scontrini online e così via, che sono un ottimo aggancio dal quale fare le indagini.

Il punto è che bisogna capire quali sono i soggetti ai quali destinare i controlli forzati.

Un ottimo modo per identificare la legalità delle partite iva che chiudono in tempi brevi è l'analisi delle operazioni finanziarie svolte in quell'arco di tempo, che nella maggior parte dei casi sono più passive che attive.

Con quest'indizio diventa più facile scovare le attività di riciclaggio di denaro sporco.