Pedaggio autostradale: come si calcola e dove si paga!

È molto utile sapere come viene calcolato e dove si paga il pedaggio autostradale. Leggi questa breve guida per avere una panoramica completa sull'argomento.

Viaggiare in autostrada comporta qualche costo da affrontare, oltre alla spesa per il carburante. Stiamo parlando del pedaggio autostradale, una tassa che si deve versare all’Ente gestore del tratto autostradale che si sta percorrendo.

L’importo da pagare cambia in base ad alcuni parametri variabili come, per esempio, il tipo di veicolo che si guida o la distanza che si deve percorrere. Il pedaggio autostradale è una tassa che si deve pagare, appunto, per utilizzare l’autostrada e l’Ente gestore di quel tratto reinveste l’importo percepito per effettuare interventi di manutenzione, modernizzazione e gestione della rete autostradale. 

Il costo del pedaggio autostradale si va a sommare a tutte le spese che gli autotrasportatori e tutti gli automobilisti che viaggiano quotidianamente sono costretti ad affrontare. 

In questo articolo, quindi, andremo a tracciare una breve guida sul pedaggio autostradale, focalizzandoci, in modo particolare, sul calcolo e su quanto e dove si deve pagare. Infatti, proprio sul calcolo del pedaggio autostradale dobbiamo spendere un po’ di tempo in più, in quanto, in base al tipo di sistema adottato (chiuso o aperto) cambiano le regole.

Prima di analizzare questi aspetti, è necessario fornire una cornice all’argomento: andiamo, quindi, a spiegare cos’è il pedaggio autostradale e come funziona.

Pedaggio autostradale: cos’è e come funziona!

Il pedaggio autostradale, molto semplicemente, è una tassa che gli automobilisti e i conducenti di mezzi pesanti devono versare al gestore, sia pubblico sia privato, quando percorrono un tratto autostradale. L’ente gestore riutilizza l’importo versato dagli utilizzatori della rete autostradale per effettuare lavori di manutenzione, messa in sicurezza e gestione della particolare rete viaria. Come si legge sul sito studiocataldi.it:

“Una parte naturalmente è destinata al gestore della rete a titolo di profitto”.

Abbiamo già accennato che gli enti che gestiscono le autostrade italiane sono sia pubblici che privati. Come già detto, la tariffa del pedaggio viene versata proprio a questi enti. Ma perché si deve pagare il pedaggio? In realtà, abbiamo accennato anche questo. Il pedaggio autostradale serve ai gestori per effettuare lavori di manutenzione e gestione delle autostrade.

Sul funzionamento del pedaggio dobbiamo soffermarci un po’ di più. Il costo del pedaggio autostradale può variare in base a molti fattori; in primo luogo, possono esserci differenze in base al tipo di mezzo di trasporto che si conduce. In secondo luogo, il prezzo del pedaggio varia in relazione alla distanza che si intende percorrere: più chilometri si percorrono, più è alto il pedaggio da pagare.

Ma, oltre a questi due parametri, il costo del pedaggio varia anche in relazione alle caratteristiche del tratto autostradale.

Se vogliamo fare un esempio, il pedaggio è più costoso sulle autostrade di montagna rispetto ad un tratto in pianura. Le motivazioni possono essere diverse. Un tratto autostradale montuoso richiede spese più ingenti per la manutenzione e, per questo motivo, viene richiesto un costo leggermente più alto.

È arrivato il momento di andare ad analizzare come si calcola l’importo da versare al pedaggio autostradale, perché in base alla tipologia di sistema adottato cambiano le regole di calcolo.

Pedaggio autostradale: come si calcola?

Se parliamo di calcolo del pedaggio autostradale, innanzitutto, è bene sapere che non sono i singoli enti gestori della rete autostradale a decidere, autonomamente, quali tariffe applicare. I criteri di calcolo, infatti, vengono stabiliti dalle leggi statali e da delibere del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE).

Abbiamo detto che il costo della tariffa varia in base ad alcuni fattori. Come si calcola? Si deve prendere la tariffa unitaria e si deve moltiplicare per la distanza percorsa, quindi, per i chilometri. Uno dei parametri di riferimento riguarda, appunto, la distanza che si intende percorrere, ivi compresi gli svincoli autostradali, le bretelle di adduzione.

Proprio per questo motivo, non si deve pensare che nel calcolo viene considerata solo la distanza in chilometri che intercorre tra il casello autostradale di entrata e quello di uscita.

Al risultato ottenuto si deve aggiungere la percentuale di Iva (Imposta sul valore aggiunto) che, come sappiamo, è pari al 22%.

Naturalmente, su questo calcolo si devono considerare anche altri fattori come la tipologia di veicolo, le caratteristiche della rete autostradale percorsa – prima abbiamo detto che, in alcuni casi, un tratto autostradale montuoso costa di più rispetto ad un tratto in pianura.

Soffermiamoci sulle differenze tra le diverse tipologie di veicolo. Si tratta di un parametro che nella sua applicazione prende in considerazione le misure fisiche del veicolo, la sagoma dell’abitacolo e il numero di assi del mezzo di trasporto. Vi sono le seguenti tipologie:

  • Classe A;
  • Classe B;
  • 3 assi;
  • 4 assi;
  • 5 o più assi.

Per quanto riguarda, invece, la caratterista del tratto autostradale, nel calcolo si prende in considerazione il diverso costo di gestione o di manutenzione, a seconda, appunto delle diverse caratteristiche, per esempio, se l’autostrada è in pianura oppure in montagna. Ovviamente, la manutenzione delle autostrade con gallerie e viadotti risulta più costosa.

Qui di seguito, andremo a spiegare quali sono le differenze nel calcolo e nel costo del pedaggio autostradale nel sistema chiuso e nel sistema aperto.

Pedaggio autostradale: differenze tra il sistema chiuso e il sistema aperto!

Parlando del calcolo, dobbiamo far riferimento ai sistemi autostradali chiusi e ai sistemi autostradali aperti. Qual è la differenza tra i due? Il sistema chiuso è quello appena descritto nel paragrafo precedente e la tariffa viene stabilita eseguendo quel tipo di calcolo.

Vi è, poi, il sistema aperto. Si tratta di un sistema dove non si paga in base alla distanza percorsa, ma è dovuto un importo forfettario, stabilito dall’Ente gestore del tratto autostradale, ovviamente, come si legge sul sito laleggepertutti.it:

“[…] dopo approvazione da parte del Ministero Infrastrutture e Trasporti”.

Si chiama sistema aperto in quanto non vige un controllo sui chilometri percorsi dall’automobilista, proprio perché la distanza non è rilevante per la determinazione dell’importo della tariffa.

Ricordiamo, infine, che esistono sul web molte applicazioni e siti informativi dove è possibile controllare, in anticipo, il costo del pedaggio e se sul tratto autostradale che si intende percorrere viene utilizzato un sistema di calcolo chiuso oppure uno aperto. 

Come si può pagare il pedaggio autostradale?

È bene capire, adesso, come si paga il pedaggio autostradale. In realtà, è molto semplice da capire, soprattutto per tutti coloro che non hanno mai percorso un tratto autostradale. 

Parliamo del sistema chiuso. Il tagliando preso al casello di entrata dell’autostrada deve essere restituito al casello di uscita. È possibile pagare quanto dovuto tramite l’utilizzo di denaro contate al casellante, dove presente, oppure alla cassa di pagamento automatica.

È possibile pagare, oltre al contante, anche utilizzando metodi di pagamento elettronici come, per esempio, con carte di credito o bancomat.

A proposito del pagamento, sottolineiamo anche un altro aspetto importante, così come viene riportato sul sito laleggepertutti.it:

“Oltre all’euro, si possono utilizzare il dollaro americano, quello canadese, le corone svedesi, norvegesi e danesi, la sterlina inglese ed il franco svizzero”.

In questi casi, comunque, l’eventuale resto, viene restituito in euro.

Vi è anche un’altra modalità prevista dal sistema autostradale italiano, ovvero una particolare corsia di transito chiamata Telepass. In questo caso, non è necessario fermarsi prima di accedere in autostrada, in quanto il sistema elettronico Telepass riconosce l’automobile in transito e ne autorizza il transito. Come si paga con il sistema Telepass? Il costo della tariffa viene prelevato automaticamente dal conto corrente dell’automobilista collegato al sistema.

Il sistema Telepass può rivelarsi molto utile, in quanto, trattandosi di un riconoscimento a distanza consente di evitare all’automobilista di fare lunghe file al casello autostradale.

Quanto si paga di pedaggio autostradale?

Come abbiamo già detto in più occasioni, il costo del pedaggio autostradale varia in base a molti fattori, come la distanza percorsa, il tipo di mezzo utilizzato, le caratteristiche dell’autostrada e l’Ente gestore di quel tratto. 

Nel sistema aperto, invece, il costo del pedaggio è forfettario e non si considera il parametro della distanza percorsa. 

Possiamo, però, fare qualche esempio, prendendo una distanza percorsa “x” e vedere, in un tratto “x” autostradale, quanto si deve pagare di pedaggio.

Per esempio, la tariffa del pedaggio dal casello autostradale di entrata A1 Roma Nord al Casello autostradale di uscita A1 Firenze Nord è:

  • Per i mezzi di trasporto di classe A, la tariffa è di 20,20 euro;
  • Per i mezzi di trasporto di classe B, la tariffa è di 20,70 euro;
  • Per i mezzi di trasporto di 3 assi, la tariffa è di 27,60 euro;
  • Per i mezzi di trasporto 4 assi, la tariffa è di 41,60 euro;
  • Per i mezzi di trasporto 5 o più assi, la tariffa è di 49,10 euro.

Come abbiamo appena potuto vedere, la tariffa del pedaggio autostradale varia in relazione al tipo di mezzo di trasporto.

Ma facciamo un altro esempio sul tratto autostradale dal casello di entrata A30 Bologna Casalecchio a quello di uscita A1 Milano sud:

  • Per i mezzi di trasporto di classe A, la tariffa è di 15,50 euro;
  • Per i mezzi di trasporto di classe B, la tariffa è di 15,80 euro;
  • Per i mezzi di trasporto 3 assi, la tariffa è di 21,10 euro;
  • Per i mezzi di trasporto 4 assi, la tariffa è di 31,80 euro;
  • Per i mezzi di trasporto 5 assi, la tariffa è di 37,50 euro.

In ogni caso, prima di mettersi in viaggio, è consigliabile utilizzare le varie applicazioni, sia sul web che per i dispositivi mobili, e vedere quanto costa il pedaggio sul tratto di autostrada che si vuole percorrere. 

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Aspirante storica contemporaneista, classe 1995.Amante della lettura e della scrittura sin dalla tenera età, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguite entrambe presso l’Università della Calabria. Sono autrice di alcune pubblicazioni scientifiche inerenti alla storia contemporanea e alla filosofia: "L'insostenibile leggerezza della storia" e "L’insufficienza del linguaggio metafisico" per la rivista "Filosofi(e)Semiotiche", e "Il movimento comunista nel cosentino" per la "Rivista Calabrese di Storia del '900".Nonostante la formazione prettamente umanistica, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere e a informarmi sugli ambiti più disparati. Leggo, scrivo e fotografo, nella speranza di riuscire a raccontare il mondo così come lo vedo io.
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