Ecco perché non conviene fare il 730 precompilato

È sicuramente uno dei dilemmi più importanti per i contribuenti: fare un modello 730 fai da te conviene? Vediamolo in questo articolo

Lo dicono i numeri. Lo scorso anno, su circa 22.644.684 modelli 730 presentati, 18.743.320 sono passati per i Caaf e i professionisti. Di questi, i Caaf della Cgil e hanno predisposti complessivamente 2.595.525 modelli 730, confermandosi primo Caaf della Consulta Caf (a cui aderiscono 47 intermediari). Vediamo quindi se conviene o meno fare un modello 730 precompilato in maniera autonomao rivolgersi a degli esperti.

Fai da te o assistenza Caaf?

Perché rivolgersi al Caaf Cgil invece di utilizzare il proprio precompilato? La risposta a questa domanda ce la dà Monica Iviglia, presidente del Consorzio Caaf Cgil nazionale: il Caaf predispone il modello 730 sulla base della documentazione fornita dal contribuente in merito ai redditi e alle spese sostenute per l’anno 2022, in modo da poter usufruire delle agevolazioni fiscali.

Con l’autorizzazione scritta del contribuente, il Caaf può accedere ai dati del modello precompilato e confrontarli con quelli già inseriti nella dichiarazione dei redditi predisposta per fornire un’ulteriore tutela”. Compilare il modulo non significa solo riportare e calcolare le cifre; un colloquio con l’operatore Caafs può far emergere situazioni reddituali o soggettive che possono portare a diversi vantaggi o risparmi fiscali.

Inoltre, esaminando i dati della dichiarazione dei redditi compilata, si possono trovare spese dimenticate nel cassetto, o un certificato CU che è cambiato rispetto alla prima emissione, ecc.

L’operatore del Caaf prenderà in carico la persona, individuerà i benefici e preparerà la dichiarazione dei redditi con esperienza e professionalità. Ma non solo: può anche aiutarvi a trovare il certificato CU più adatto a voi.

Cosa dicono le norme fiscali

Questo avviene perché il Caaf controlla i documenti presentati per verificare che siano ammesse tutte le detrazioni e/o i crediti e anche per garantire la corretta tassazione dei redditi (terreni, fabbricati, attività commerciali e redditi diversi) ottenuti nel 2022.

Inoltre quest’anno l’Agenzia delle Entrate consentirà ai cittadini di presentare i documenti relativi all’ammontare delle spese (spese mediche e assistenziali, asilo, scuola e università, assicurazioni, pensioni integrative, trasporti, mutuo per l’acquisto della prima casa o per la costruzione o ristrutturazione di un’abitazione) inviate all’Agenzia delle Entrate da un soggetto terzo, al fine di predisporre una dichiarazione dei redditi compilata senza inviarla al CAAF.

Si legge che: “Se vengono accettati i dati contenuti nel 730 precompilato e non modificato, relativi alla maggior parte delle spese, non viene effettuato alcun controllo da parte dell’Agenzia nei confronti dello stesso né per il contribuente né per il Caaf”.

Insomma, ci si fida ciecamente del precompilatore. Se qualcosa va storto, si perde il denaro che si sarebbe dovuto ricevere e non se ne viene mai a conoscenza. In alternativa, dovrete pagare una sanzione anche se non siete responsabili dell’errore.

730 precompilato: conviene o no?

Ma ne vale la pena? “No”, risponde Giovanna Piazzo del Consorzio Caaf Cgil. “Le ragioni sono semplici: Non tutte le spese mediche per la predisposizione del 730 sono state trasferite dal Sistema Tessera Sanitaria all’Agenzia delle entrate, quindi ci sono spese non incluse nei moduli precompilati. Ad esempio, non sono incluse nella dichiarazione del dentista le spese relative all’acquisto o al noleggio di protesi, come dentiere o protesi ortopediche. I farmaci senza obbligo di ricetta acquistati presso parafarmacie e supermercati, i test di autodiagnosi Covid, gli aerosol e i misuratori di pressione e le apparecchiature mediche con marchio CE. Le spese mediche sostenute durante l’acquisto o la fornitura di servizi medici per i quali il cittadino ha inconsapevolmente firmato una dichiarazione e si è rifiutato di inviare i dati all’Agenzia non sono incluse nel modulo compilato. Tutte le spese mediche sostenute all’estero, in particolare quelle relative alle cure dentistiche. Infine, le spese mediche generiche sostenute dalle persone con disabilità sono elencate come spese deducibili nel modulo compilato, ma i cittadini devono invece dedurle dal proprio reddito”.

Se le spese mediche sono state sostenute e l’importo indicato nel modulo precompilato è verificato, non devo presentare i documenti al Caaf? “Invece di presentare scontrini, certificati fiscali e fatture, il cittadino deve confrontare il prospetto delle spese mediche scaricato dal sito Precompilata del Caaf con l’elenco delle spese mediche scaricato dalla propria tessera sanitaria, dichiarando inoltre che entrambi i documenti contengono le stesse spese. Perché è responsabilità del cittadino dichiarare che i due documenti contengono le stesse spese”.

“Ci sono molti motivi per fare una dichiarazione al Caaf, perché il Caaf CGIL non si occupa solo di cifre e calcoli, ma anche della persona, quindi è molto importante ricevere i servizi di consulenza e la normativa sul 730”, ha concluso Monica Iviglia.

Vincenzo Stella
Vincenzo Stella
Vincenzo, 29 anni e sono un copywriter e web editor con una passione per la scrittura fin da giovane. Laureato in giurisprudenza ed avvocato, ho cambiato rotta nel corso degli studi, occupandomi dapprima di web-radio e poi di editoria. Sono appassionato di tech, economia e geopolitica. E adoro le chiacchiere da bar, specialmente se si parla di attualità. La mia passione imperitura per l'arte scritta mi spinge costantemente a migliorare e le mie abilità a tutte le esigenze. Sono sempre alla ricerca di nuove sfide e opportunità per ampliare il mio bagaglio culturale e professionale. Mi occupo di cultura nella vita, anche al di fuori del lavoro. Il teatro ed il volontariato sono il mio carburante nel tempo libero.
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