Prelievi bancomat quando scatta il controllo del Fisco

Prelievi bancomat e pagamenti elettronici sempre più sotto la lente di ingrandimento del Fisco con l'obiettivo di arginare l'evasione fiscale.

Continua la guerra all’evasione fiscale voluta dal Governo Draghi pronto con nuove misure e sanzioni verso i “furbetti del Fisco”.

Mesi complicati quelli che il Governo si sta trovando ad affrontare, molte le misure da attuare per far fronte alla crisi economica e sociale che sta investendo non poche famiglie italiane scatenata dall’aumento dei prezzi dei beni alimentari oltre che degli energetici.

Di fronte dunque a gas, luce e benzina che aumentano oltre al fatto che riempire il carrello della spesa diventa sempre più oneroso le famiglie sono sempre più in difficoltà.

Il potere d’acquisto degli italiani si sta riducendo rispetto ad un rincaro dei prezzi senza precedenti, la situazione è questa.

Proprio per questo il governo ha approvato, durante il corso della settimana appena trascorsa, il Decreto  Energia, che oltra ad aiuti mirati per le famiglie in difficoltà prevede tutta una serie di misure Anti evasione.

Linea dura quella scelta da Mario Draghi con multe e sanzioni salatissime per chi è intenzionato e viene sorpreso a intraprendere frodi ai danni dello Stato.

Controlli sui pagamenti elettronici e misure atte a scoraggiare l’uso dei contanti, questi alcuni dei provvedimenti messi in campo per questo 2022, ma andiamo ad approfondire meglio quanto anticipato.

Spinta del Governo sul rafforzamento dei metodi di pagamento elettronico, aumento i controlli anti evasione 

Diverse le misure anti evasione messe in campo dal Governo nel 2022.

I furbetti del Fisco sembrerebbero avere i minuti contati visto la pressante strategia anti evasione messa in campo dal Governo.

Le nuove misure, molte delle quali incentrate verso il potenziamento dei pagamenti elettronici, scoraggiando l’uso del contante.

Dal 30 giungo infatti sarà obbligatorio l’installazione del Pos in tutte le attività commerciali e studi professionali che rischiano multe salatissime nel caso venisse negato al cliente un pagamento elettronico. 

Particolare attenzione anche per i ritiri di denaro contante effettuati presso gli ATM.

Diventano infatti più intensi i controlli da parte del Fisco per tutti i prelievi bancomat effettuati, oltre che per spostamenti ed accrediti sui conti correnti, aumenta il monitoraggio su carte di credito e bancomat, insomma misure senza precedenti, la lente del Fisco diventa sempre più potente.

Ministero dell’Economia e Finanze presieduto da Daniele Franco in sinergia con il dicastero dell’Innovazione Tecnologica presieduto da Vittorio Colao hanno messo a punto quella che da diversi quotidiani italiani è stata definita come una vera e propria “super anagrafe dei conti correnti”, portare a termine attività sospette senza essere individuato sta diventando un impresa ormai ardua. 

Prelievi bancomat e movimenti bancari sempre più sotto la lente di ingrandimento del Fisco

Tra i punti più importanti sul quale porre attenzione c’è sicuramente l’intensificazione dei controlli fiscali svolti dagli organi competenti.

Le abitudini degli italiani in tema di spese ed acquisti rischiano di non avere più segreti per il Fisco che godrà totale libertà nel poter monitorare l’utilizzo fatto di carte bancomat e carte di credito, due degli strumenti più importanti che se tracciati potranno far emergere eventuali attività sospette per quanto riguarda evasione o riciclaggio di denaro.

Ma cosa farebbe scattare il campanello del Fisco?

In pratica verrà monitorato un parametro in particolare e cioè l’importo medio del ritiro annuo.

In particolare sono due i casi che se nel caso dovessero verificarsi spingerebbero il Fisco a intraprendere azioni come il preavviso o una segnalazione di caso sospetto, nello specifico 

  • un alto numero di prelievi effettuati in un periodo di tempo limitato;
  • un numero ritenuto troppo basso di prelievi rispetto alla media standard paragonato alla tipologia di vita e di lavoro del soggetto in questione.

Queste le ultime novità che contribuiranno a stroncare i furbetti del Fisco, scoraggiando frodi e fenomeni di evasione fiscale.

Prelievi bancomat: Agenzia delle Entrate liberà di indagare nel caso di attività sospetta. Come funziona?

Ma quindi come funzionano queste nuove modalità di controllo da parte del Fisco?

In pratica se dai controlli effettuati dovessero emergere anomalie, l’iter prevede l’invio da parte del fisco di segnalazioni o preavvisi, a questo punto l’iter è partito e si susseguiranno una serie di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate che dovrà sincerarsi o meno confermando o smentendo l’iniziale anomali a riscontrata.

Per capire meglio l’iter simuliamo uno scenario tipo:

Immaginiamo un correntista che improvvisamente esca fuori dalla spesa media e ritiri 20 mila euro in un mese attraverso una serie di prelievi effettuati nell’arco dei 30 giorni.

Se così dovesse accadere l’impiegato di banca non potrebbe esimersi dal chiedere informazioni su l’uso che il correntista dovrà fare con il denaro prelevato per poi comunque contattare la direzione dell’istituto

A questo punto sarà a discrezione della Uif – l’Unità di Informazione Finanziaria – decidere se procedere o meno con ulteriori controlli da parte del Fisco.

PNRR 2, molte le misure anti evasione. Quali?

L’intensa attività di Governo in atto in questi mesi, ha come obiettivo quello di raggiungere i target imposti dall’Unione Europea per accedere ai fondi stanziati dal il Next Generation Eu messi in campo per fronteggiare la crisi economica post covid-19.

In pratica si tratta dei 45 obiettivi definiti dal PNRR  il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Con gli ultimi Decreti Legge attuati il Governo dunque andrà a raggiungere 41 dei 45 obiettivi in lista.

Tra i punti espressi all’interno degli ultimi D.L. anche la possibilità di destinare i soldi risparmiati con il PNRR a rafforzare le misure per arginare fenomeni come lavoro nero ed evasione fiscale.

Oltre a quanto già elencato nei paragrafi precedenti la strategia di ampio spettro prevede la nascita di un “portale nazionale del sommerso”, un vero e proprio database in grado di incrociare i dati in possesso di Inps, INAIL ed Ispettorato del lavoro, aumentando di conseguenza l’efficacia dei controlli.

Ma non è finita qui, previsto sempre per giugno l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronico anche ad una parte delle Partite Iva in regime forfettario.

Per chi fosse interessato al tema può consultare un mio articolo scritto di recente cliccando qui.

Infine come descritto ampiamente nel paragrafo precedente l’obbligo da parte di commercianti e studi professionali di garantire ai propri clienti la possibilità di effettuare pagamenti elettronici tramite Pos.

Quasi due dunque, i mesi a disposizione per mettersi in regola con le nuove normative evitando di incappare in salate sanzioni.

Pagamenti con bancomat e carte: multe salate per gli esercenti che non il Pos

Con il decreto legge PNRR 2 dunque scatterà l’obbligo di munirsi di Pos per molti esercenti compresi liberi professionisti.

Nella categoria degli studi professionali sono compresi, medici, avvocati, ma anche chi offre servizi legati al trasporto di persone come i tassisti.

Per chi si rifiuterà di accettare pagamenti con bancomat e carte di credito sono previsti sanzioni pecuniarie.

Se l’esercente si dovesse rifiutare di accettare un pagamento digitale di qualsiasi importo, dunque, già a partire da questa estate ci saranno multe da 30 euro più una maggiorazione del 4% del valore della transazione rifiutata.

Interessante sottolineare come l’obbligo del Pos per el attività commerciali fosse in vigore già dal 2014, ma tale obbligo non è stato mai accompagnato da alcun tipo di sanzione, situazione da considerarsi veramente paradossale. 

Redazione Trend-online.com
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