Prezzi della benzina alle stelle; l'Italia senza un piano!

Benzina e diesel hanno ormai raggiunto prezzi irragionevoli, anche oltre 2,50 euro al litro (addirittura oltre i 3 euro a litro in autostrada) Nonostante questa situazione incresciosa e davvero emergenziale, che sta gravando esageratamente sulle famiglie italiane, insieme al caro bollette, Draghi non sembra avere ancora una soluzione e un piano (a differenza di altri paesi che si sono già attivati) per evitare che questi rincari gravino sui cittadini italiani. Scopriamo i dettagli nell'articolo!

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I prezzi del carburante (benzina, diesel, metano e gpl) stanno aumentando ogni giorno di più e hanno superato i 2,30 al litro in Italia, arrivando a toccare i 2,50 euro al litro e anche i 3 euro in autostrada.

È vero che l'aumento riguarda tutto il mondo, infatti paesi come Brasile e Francia stanno già decidendo di stabilire sussidi per le famiglie e riduzione delle tasse per proteggere i cittadini da questo aumento che ricade pesantemente sull'economia familiare. A differenza dell'Italia e del governo Draghi che non ha ancora una soluzione e un piano a questo enorme problema. 

Quando è perché sono iniziati a salire i prezzi della benzina?

I prezzi del carburante sono iniziati a salire post-pandemia, quando la domanda di carburante è schizzata in alto dopo il lockdown; la situazione è peggiorata, ovviamente, dopo l'inizio della guerra in Ucraina che ha causato una interruzione dell'approvvigionamento. Ma questo blocco dell'approvvigionamento in Italia non è ancora avvenuto. Eppure i prezzi sono aumentati sconsideratamente. 

Purtroppo secondo gli analisti e le opinioni riportati da Reuters, i prezzi del carburante continueranno a salire, talmente tanto da causare e innescare anche disordini civili e politici.

Ricordiamo che negli anni passati, l'aumento del carburante ha causato manifestazioni talmente violente da causare dei morti, in paesi come il Kazakistan, l'Iran e lo Zimbabwe.

"I prezzi dell'energia alle stelle per un periodo di tempo prolungato, i rischi di razionamento energetico e, in definitiva, una recessione stanno aumentando di giorno in giorno", ha detto al Reuters Global Markets Forum, Livia Gallarati, analista dei mercati petroliferi di Aspetti energetici.

Dunque non si tratta di un fenomeno transitorio, ma di un fenomeno con il quale tutto il mondo dovrà fare i conti per un lungo periodo.

I prezzi della benzina alle stelle sono dovuti anche al divieto di importazione di petrolio dalla Russia?

Giovedì scorso i prezzi del petrolio di riferimento globale sono stati scambiati intorno a $ 115 al barile, un aumento esorbitante di 35 dollari al barile, rispetto agli 85 dollari a barile di dicembre 2021.

Molti stati al mondo, Usa, Australia, Europa, Gran Bretagna, tra le varie sanzioni economiche contro la Russia, hanno imposto un divieto di importazione di petrolio. Ricordiamo che la Russia è il terzo produttore mondiale di petrolio al mondo e quindi questo divieto di importazione comporterà inevitabilmente delle conseguenze nefaste, come le sta già comportando, non soltanto sulla Russia, ma anche e soprattutto per gli stessi paesi sanzionatori, che stanno vedendo i prezzi del carburante lievitare e a pagare lo scotto maggiore sono sempre i consumatori finali.

Gli analisti di JP Morgan Chase & Co e Bank of America hanno previsto che il divieto di importazione di petrolio potrà facilmente portare il prezzo del petrolio dai 185 dollari al barile attuali, a 200 dollari al barile. 

Negli Stati Uniti, il prezzo medio della benzina ha già raggiunto il prezzo record di 4,3 dollari a gallone (un gallone equivale a 3,785 litri). Per le vacanze del Memorial Day a fine maggio, la benzina potrebbe arrivare anche a 5 dollari a gallone. 

Devin Gladden, manager per gli affari federali dell'American Automobile Association, ha affermato che se il petrolio dovesse arrivare a 200 dollari al barile, la benzina potrebbe raggiungere anche 7 dollari a gallone. Al momento l'amministrazione Biden non è intervenuta direttamente sul prezzo dei distributori al dettaglio, né con esenzioni o sussidi diretti alle famiglie. 

Anche i prezzi della benzina in Australia sono ai massimi storici, poco meno di 2 dollari australiani al litro. 

La situazione dell'Italia sull'aumento della benzina è peggiore di centinaia di paesi!

Sono pochi i paesi al mondo in cui il carburante ha raggiunto i livelli esagerati che hanno raggiunto in Italia. Su 170 mercati monitorati e riportati dalla Gazzetta dello Sport, solo in 14 paesi il prezzo è superiore a quello italiano.

In Italia al momento non si può addurre la scusa della diminuzione delle importazioni di petrolio, perché al momento non sono ancora state bloccate né ridotte, dunque l'aumento dei prezzi all'ingrosso del carburante non è affatto giustificato, se non da un tentativo speculativo piuttosto ingiusto. 

Questo è stato confermato anche dallo stesso Ministro della Transizione Ecologica, Cingolani, il quale ha affermato: "Stiamo assistendo ad un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato, non esiste motivazione tecnica di questi rialzi e la crescita non è correlata alla realtà dei fatti; è una spirale speculativa, su cui guadagnano in pochi. Una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini".

Dopo questa dichiarazione bomba del Ministro, come ha intenzione di intervenire il Governo su questo aumento e su questa speculazione?

Cos'ha intenzione di fare il Governo Italiano per calmierare i prezzi alle stelle della benzina?

Mentre gli italiani devono affrontare il prezzo della benzina che è arrivato anche a 2,50 al litro in città e ha superato i 3 euro in autostrada, Governo e Parlamento giocano a quelli che non sanno come "uscirne", "cosa fare" "quale soluzione trovare".

Ne dico una, la butto lì, magari un Draghi potrebbe anche leggere il mio articolo: "Togliere le accise, Presidente? Che ne dice? Le sembra un assurdità non pagare più la guerra di Etiopia, la crisi di Suez e altri episodi medioevali?". Questo andrebbe detto anche al caro senatore Matteo Salvini, che nella campagna elettorale di anni fa, fece della cancellazione delle accise, un suo cavallo di battaglia, una sua bandiera.

Famosa la sua ospitata a Porta a Porta in cui con pennarello e lavagnetta faceva i calcoli di quanto avremmo risparmiato e prometteva che "la Lega al governo lo avrebbe fatto".

Ebbene è salito al Governo con i cinque stelle, e niente. È al governo ora, con i migliori, e niente. Si sarà scordato o dire menzogne è un vizio del senatore? 

Luca Squeri di Forza Italia, ha detto che proporrà la sterilizzazione dell'lva sui carburanti. Wow! E quanto ci farà risparmiare questo? Circa 10 centesimi al litro. Una miseria. 

La destra unita continua a chiedere l'eliminazione delle accise (ricordiamo che Forza Italia e Lega sono al Governo), perché la sterilizzazione dell'Iva non basta! Con un aumento di un euro e mezzo al litro, a cosa potrebbero mai servire questi dieci centesimi di risparmio? Si deve assolutamente fare di più!

Il taglio delle accise è più che necessario per risparmiare immediatamente sul caro benzina in Italia!

Il taglio delle accise dipende solo dal Governo Italiano, perché non si decide di operare al più presto su questo?

Perché il Governo Draghi, il quale ha emanato all'incirca 80 decreti legge emergenziali, non emana un decreto legge sul taglio delle accise, taglio che ci porterebbe a risparmiare immediatamente più di un euro a litro (compresa l'Iva)? Perché non la vede come un'emergenza? O perché questo rincaro lo fa procedere spedito verso l'obbiettivo, ormai sempre più palese, di liquidare l'Italia?

Quello che gli altri paesi, tranne l'Italia, stanno facendo per calmierare i prezzi della benzina

Vediamo quello che molti paesi nel mondo stanno facendo per abbassare i prezzi del carburante.

L'Irlanda per esempio ha dichiarato mercoledì che ridurrà le accise su benzina e diesel fino alla fine di agosto far diminuire l'onere del rapido aumento dei prezzi della benzina. Il Portogallo anche abbasserà la tassa sui carburanti. In Francia il Presidente Macron ha dichiarato di aver messo sul piatto già 20 miliardi di euro per calmierare i prezzi di benzina ed energia. "Non permetterò a nessuno di dire che il governo non ha fatto nulla", ha detto Macron.

Il Brasile ha varato una serie di sussidi per aiutare i cittadini con il rincaro di benzina e diesel. La Repubblica Ceca eliminerà la tassa di circolazione. Il Regno Unito ridurrà subito l'Iva della nazione per salvare case e aziende dai terribili rincari. Non è giusto che il governo debba approfittare di una maggiore Iva, quando i cittadini soffrono, ha detto un esponente del Governo Britannico a Reuters. Il portavoce governativo ha affermato che il governo farà tutto il possibile per mitigare i prezzi elevati e aiutare le persone, compreso il congelamento dell'imposta sui carburanti, che dura da ben dodici anni. 

In conclusione: se mai il Governo Draghi dovesse finalmente decidere di fare qualcosa di concreto per abbassare i prezzi del carburante, vi terrò aggiornati.