Notizia ufficiale! Nuova proroga per le Cartelle Esattoriali

Il Ministero dell'Economia ufficializza una nuova proroga delle scadenze di pagamento delle cartelle esattoriali. Fino al 31 maggio sono sospese le attività di riscossione da parte dell'Agenzia delle Entrate. Al momento non sembrano invece esserci novità all'orizzonte per quanto riguarda Rottamazione Ter e Saldo e Stralcio.

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Respiro di sollievo per i contribuenti in difficoltà a causa della crisi. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in un comunicato stampa (il n° 88 del 30 aprile 2021) ha annunciato che è in corso di redazione un nuovo provvedimento, con il quale si prorogherà la sospensione delle attività di riscossione delle cartelle esattoriali da parte dell’Agenzia delle Entrate.

La misura si è resa necessaria per risolvere l’incertezza determinata dal termine della sospensione che il Decreto Sostegni aveva fissato al 30 aprile 2021. Il nuovo provvedimento prolungherà dunque i provvedimenti relativi alla gestione delle cartelle esattoriali inaugurati con il Decreto Cura Italia del marzo 2020. Vediamo meglio che cosa si devono aspettare i contribuenti che hanno carichi pendenti con l’Erario.

Fino a quando sarà prorogata la sospensione delle attività di riscossione delle cartelle esattoriali?

Il Decreto Sostegni aveva previsto il rinvio dei pagamenti delle cartelle esattoriali in scadenza tra l’8 marzo 2020 e il 30 aprile 2021. Dopo questa data, si prevedeva un periodo di 60 giorni (ossia entro il 29 giugno) nel quale i contribuenti avrebbero potuto saldare i propri debiti con il fisco in un’unica soluzione.

In realtà, con il nuovo provvedimento, il differimento dei pagamenti delle cartelle esattoriali sarà esteso di ulteriori trenta giorni, ossia fino al 31 maggio 2021. La sospensione, come emerge dal comunicato, riguarderà

«tutti i versamenti derivanti dalle cartelle di pagamento, dagli avvisi di addebito e dagli avvisi di accertamento esecutivi affidati all’Agente della riscossione, nonché l’invio di nuove cartelle e la possibilità per l’Agenzia di avviare procedure cautelari o esecutive di riscossione, come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti.»

La misura potrebbe trovare posto nel Decreto Sostegni Bis, il quale dovrebbe essere approvato a breve. Non vi è infatti al momento evidenza del fatto che la proroga delle attività di riscossione possa essere inserita nel Decreto Proroghe.

Ci sarà un nuovo stralcio delle cartelle esattoriali?

Il Decreto Sostegni conteneva lo stralcio delle cartelle esattoriali inoltrate dal 2000 al 2010 per importi non superiori ai 5 000 euro e a patto che il proprio reddito fosse inferiore ai 30 mila euro l’anno. La misura fu il risultato di una difficile trattativa tra i partiti di centrodestra e le forze del centrodestra. Mentre i primi rivendicavano equità nei confronti dei contribuenti che hanno sempre onorato gli impegni con il fisco, i secondi spingevano per misure in favore di una nuova Pace Fiscale che normalizzasse il rapporto tra l’Erario e coloro i quali si trovano in una condizione di difficoltà economica.

Alla fine, si è giunti a un compromesso che, come spesso accade, ha scontentato tutti. Lo stesso Presidente del Consiglio Mario Draghi aveva annunciato lo stralcio delle cartelle esattoriali presente nel Decreto Sostegni con un certo disappunto, chiamandolo per ciò che è: un condono. Il premier aveva comunque giustificato la misura sottolineando la necessità di alleggerire l’Agenzia delle Entrate dagli enormi carichi di lavoro che spesso sono determinati anche dal tentativo di riscuotere somme non più esigibili.

Come ha fatto notare la viceministra all’economia Laura Castelli, il 91% delle cartelle esattoriali risulterebbe al momento inesigibile. Ciò a causa del fallimento del fallimento di talune attività (15% delle cartelle), alla cessazione di altre o al decesso dei soggetti debitori (13%), o ancora a soggetti la cui anagrafe tributaria ha un saldo negativo e risultano perciò nullatenenti (13%). Senza considerare poi un 45% di cartelle esattoriali notificate a contribuenti sottoposti ad azione cautelare o esecutiva.

D’altro canto, sia Banca d’Italia e Corte dei Conti hanno fatto notare come la cancellazione automatica delle cartelle fino a 5 mila euro presenti, comunque, una serie di problematiche di carattere economico e giuridico che sconsigliano ulteriori provvedimenti a tal proposito. 

Se si mettono sulla bilancia le differenti argomentazioni e si valutano le convinzioni di Mario Draghi (da sempre contrario ai condoni), c’è da prevedere che fino a che questo Governo rimarrà in carica sarà difficile pensare a una nuova Pace Fiscale.

Ci sarà una proroga anche per la Rottamazione e il Saldo e Stralcio delle cartelle esattoriali?

Nel primo Decreto Sostegni, oltre allo stralcio delle cartelle esattoriali, si prevedeva una ricalendarizzazione della “Rottamazione Ter”, ossia la possibilità di estinguere i debiti con il fisco senza sanzioni e interessi di mora. Stessa sorte subì il cosiddetto “Saldo e stralcio”, con il quale vengono ridotti i debiti delle persone fisiche in condizione di difficoltà economica. 

In entrambi i casi, le cartelle esattoriali coinvolte erano quelle le cui rate del 2020 e dei primi mesi del 2021 non erano ancora state saldate. Il pagamento dei debiti del 2020 è stato così rinviato al 31 luglio 2021, mentre le quote del 2021 sono liquidabili fino 30 novembre 2021.

Ciò considerato, è difficile pensare che il nuovo provvedimento possa coinvolgere i contribuenti interessati da queste misure di agevolazione al pagamento delle vecchie cartelle esattoriali. Tuttalpiù, qualora la crisi causata dal Covid-19 si dovesse protrarre oltre queste date, è verosimile pensare che simili provvedimenti di ricalendarizzazione verranno presi in considerazione in prossimità delle scadenze. Diversamente, se l’accelerazione della campagna vaccinale e l’arrivo della stagione calda contribuiranno a placare gli effetti della pandemia, i termini di pagamento rimarranno quelli stabiliti dal primo Decreto Sostegni.

Né sembra essere in cantiere una Rottamazione Quater per le cartelle esattoriali notificate tra il 2017 e il 2018.

Le dichiarazioni dei partiti a proposito della nuova proroga sul pagamento delle cartelle esattoriali

La misura, annunciata in extremis, ha certamente recepito le istanze del centrodestra il quale aveva richiesto una nuova proroga ai pagamenti delle cartelle esattoriali in ragione del prolungamento del lockdown che obbliga molti contribuenti a limitare le proprie attività lavorative.

In una intervista a Radio Capital, Matteo Salvini aveva infatti chiesto ufficialmente al Governo (di cui è azionista) un nuovo provvedimento per evitare che dal 1° maggio 2021 riprendessero a pieno regime le attività di riscossione da parte dell’Agenzia delle Entrate.

«Lavoro costantemente con Durigon su cose serie come le cartelle esattoriali, ci sono 30 milioni di cartelle esattoriali che rischiano di partire da domani, sarebbe un massacro. Stiamo lavorando notte e giorno, e conto di essere arrivato al risultato finale, per rinviarne la partenza.»

Non solo. Nella stessa intervista il leader della Lega ha invocato un nuovo provvedimento di Rottamazione (sarebbe il quarto) e di saldo e stralcio delle cartelle esattoriali più vecchie, ma solo per coloro i quali si trovavano in condizioni di grave e comprovata difficoltà economica già prima dell’avvento della pandemia. 

Stessa posizione espressa dalla vicepresidente del gruppo di Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli, la quale in una nota del 29 aprile aveva sollecitato il Governo ad evitare la ripresa delle attività di notifica e riscossione delle cartelle esattoriali dal 1° maggio.

«Ci sono attività che non lavorano da mesi e che non hanno quindi alcuna possibilità di saldare i debiti pregressi. Il governo intervenga per fermare l’invio delle cartelle fino a che non ci sarà una ripartenza vera e duratura e intavoli una discussione seria su come procedere dopo. Gli strascichi economici della pandemia dureranno anni, la crisi non si risolverà dall’oggi al domani e non sarebbe comunque immaginabile rallentare la ripresa chiedendo soldi agli italiani stremati dalla pandemia.»

La senatrice ha così espresso su Twitter la sua soddisfazione per il comunicato del Ministero dell’Economia.

Come consultare lo stato delle proprie cartelle esattoriali?

Nella babele di provvedimenti di proroga, rottamazione, e saldo e stralcio può essere spesso difficile districarsi. Per facilitare il compito dei contribuenti che hanno carichi pendenti con l’Erario, l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione un apposito servizio, all’interno del proprio portale, per verificare lo stato delle proprie cartelle esattoriali.

Grazie ad esso, è possibile verificare tutte le cartelle notificate dal 2000 in poi, nonché effettuare i pagamenti, consultare lo stato delle rateizzazioni e in generale verificare a quali procedure le proprie cartelle siano sottoposte. Il servizio è valido per le cartelle esattoriali notificate su tutto il territorio nazionale ad esclusione della Regione Sicilia.

Una volta effettuato l’accesso, mediante le credenziali del portale di Fisconline, SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi, è possibile visionare la propria situazione debitoria a partire dall’anno 2000, i versamenti già effettuati, quelli da effettuare, le scadenze, il piano di rateizzazione e i relativi bollettini.

Non solo, il servizio consente anche di accedere a tutta la documentazione relativa alle proprie cartelle, dalle “Comunicazioni delle somme dovute” alle risposte relative alle domande di rottamazione. È inoltre possibile effettuare richiesta di sospensione della riscossione, di rateizzazione dei pagamenti o di delega a un intermediario per la gestione del proprio cassetto fiscale.