Proroga per la rottamazione TER? Le ultime news imperdibili

Il 2022 è iniziato e con lui sono arrivate molte novità valide e favorevoli per i contribuenti. Tra tutte la rottamazione TER è un grosso colpo di scena che ha l'obiettivo di agevolare la condizione economica in riferimento ai debiti iscritti a ruolo nelle cartelle esattoriali. Scopri come procedere, cosa serve per saldare le somme senza dover contribuire al pagamento di ulteriori sanzioni o qualsiasi interesse e mora, ma non solo. La novità è che si parla anche di proroga!

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La rottamazione TER entra in gioco all'inizio del 2022 portando con sé delle grandi agevolazioni e vantaggi per i cittadini. Anche quest'anno continua l'incubo della pandemia di coronavirus, e in questo momento è necessario far uso di strumenti del genere per riuscire a contenere gli sforzi e la condizione di crisi economica.

Il Governo Draghi le sta tentando tutte per garantire uno spiraglio di luce e di crescita per il Paese. Secondo la linea intrapresa si può trovare questa via nel campo della fiscalità e degli incentivi posti dallo Stato, i quali diventano un punto di partenza ottimale.

Consulta questa guida imbattibile per conoscere tutti i dettagli sulla rottamazione TER! Non essere impreparato, conosci le funzioni dello strumento posto in essere e tutte le possibili vie che possono tornarti utili per saldare i pagamenti arretrati.

Rottamazione TER, cos’è?

Riconoscere che il momento di difficoltà in atto sia grave, è fondamentale per avere la consapevolezza giusta di quanto sta accadendo. La condizione economica dell'Italia non è per niente vantaggiosa, specialmente a causa della pandemia che si sta rivelando essere un osso duro che con ostinazione sta tarpando le ali per un sogno di ricrescita.

Se la situazione è questa, bisogna sfruttare strumenti come la rottamazione TER, con l'obiettivo di migliorare la visione del futuro dei contribuenti. Il Governo Draghi è a conoscenza del fatto che l'umore e la pressione psicologica dei cittadini siano arrivati ad un punto di non ritorno, e per il popolo si sente sempre più schiacciato. Ecco perché si parla di uno studio accurato della ripresa del nostro Paese, ma anche di analisi concrete di medio-lungo periodo.

Per garantire ciò si parte proprio dalla rottamazione TER, cioè quella delle cosiddette cartelle esattoriali. Conosciuta anche come "definizione agevolata di carichi pendenti", è un elemento utilizzato dal nostro sistema economico-fiscale che permette alle persone di saldare ed eliminare i debiti da pagare sottoscritti a ruolo nelle cartelle sopra menzionate.

Ciò avviene sborsando le somme in denaro richieste senza però dover soddisfare altre condizioni, quali appunto more per il ritardo oppure sanzioni pecuniarie. La ratio dello strumento consta nell'agevolare la situazione fiscale dei contribuenti che già sono in difficoltà per la presenza di debiti, ma anche per il blocco allo sviluppo e alla produttività causato dalla pandemia.

Mentre la ragione d'esistere, e quindi il fondamento legislativo che ha istituto il mezzo, risale al 2018 con il Decreto Legge n. 199, ma cosa prevede la misura?

Innanzitutto che non tutti i debiti vi rientrano. Infatti, quando si parla di recupero di ausili statali dichiarati come illegittimi per l'Unione Europea, o anche somme che provengono da sentenze, multe o sanzioni della Corte dei conti, oppure da altre ammende diverse da quelle definite per violazione di obblighi da indirizzare agli Istituti previdenziali, si parla dei casi non facenti parti della questione.

Ma al contempo ci sono delle condizioni per le quali non c'è bisogno di inoltrare alcuna documentazione di adesione, perché si procede in automatico. I casi rientranti sono quelli in riferimento al fatto che già si è già destinatari del provvedimento, e se lo si è essendo anche residenti in uno dei Comuni che tra il 2016-2017 sono stati colpiti dai traumi sismici.

Allora, essendo queste le premesse, cosa ha pensato di fare il Governo Draghi?

Proroga scadenza cartelle esattoriali

Il Decreto Legge Fiscale 2022 è diventato realtà, e con sé sta apportando una serie di misure vantaggiose che hanno l'obiettivo di garantire quella pace e serenità fiscale tanto desiderata. Da dove partire se non dal fisco e dalle tasche dei contribuenti? Essere cittadini implica soddisfare dei doveri, quali appunto il pagamento delle tasse, ma al contempo occorre anche che questi vivano delle condizioni ottimali per adempiere alle prestazioni richieste.

Non basta pagare le tasse per essere a posto nel mondo di oggi, è necessario avere gli strumenti fondamentali per attuare la ricrescita. Tra le tante decisioni prese, una di quelle che più sta facendo parlare di sé è quella della proroga in questione.

Il Decreto Legge fiscale del 2022 ha definito il prolungamento del tempo per soddisfare il saldo dei debiti sottoscritti a ruolo nelle cartelle esattoriali datate da settembre a dicembre, il tutto dovuto all'emergenza della pandemia che sta schiacciando il mondo.

Appunto, carissimi contribuenti, questo significa che ci sarà più tempo per pagare! La prima data di scadenza, in riferimento alla prima rata delle quattro dell'anno, è proprio quella del 28 febbraio 2022!

Ti consiglio di seguire l'approfondimento dell'Avvocato e Dottore commercialista Carlo Alberto Micheli, un grande informatore e conoscitore della materia. Nel suddetto video spiega e discute degli aspetti economici fiscali più importanti del 2022. Se ti sei perso qualche informazione, guarda il video, la situazione corrente ti sembrerà molto più chiara! 

Cartella esattoriale: tutto quello che c’è da sapere

Continuando ad approfondire la materia sorge spontaneo chiedersi: la cartella esattoriale che caratteristiche ha? In relazione ai cambiamenti in corso, è necessario conoscere tutti gli elementi fondamentali che caratterizzano questo strumento, sia per non cadere in errore, ma soprattutto per conoscere in anticipo le mosse da porre in essere per non sbagliare a partire alla grande.

In fondo, si tratta di informarsi e conoscere qualcosa che può tornare utile in merito alla gestione del denaro. 

L'Agenzia delle Entrate definisce sostanzialmente questo mezzo come una cartella di pagamento. Un documento di natura amministrativa che ha degli scopi di riscossione attraverso il ruolo. Il concessionario ha il compito estremamente importante di dichiarare e notificare il pagamento, e se il caso lo richiede dovrà attuare tutte quelle operazioni inerenti il mancato saldo.

Questa attività ha un'importanza tale quasi da essere considerata sullo stesso piano di altri provvedimenti, quali direttive, ordinanze e decreti. Ovviamente per attuare ciò bisogna aspettare una determinata tempistica, appunto di norma sono 60 i giorni da attendere rispetto alla notifica del documento, fatta eccezione per alcune casistiche, e soprattutto della modifica apportata dal Governo che aumenta di circa tre volte il tempo a disposizione.

Quali sono i casi specifici? Ad esempio quando si attua un saldo unico della somma, o ancora se c'è una misura di sospensione amministrativa o di tipo giudiziale, oppure di impugnazione.

Il concessionario è colui che ha le redini in mano della situazione! Questi lavora dall'ufficio creditore nel quale verifica nel concreto aspetti essenziali, quali appunto: il denaro da pagare, le credenziali dei soggetti implicati, come il codice fiscale o se posseggono la partita IVA, e la data dal momento nel quale scatta la scadenza del pagamento. Infine, ma non meno importante, è necessario che figuri la "motivazione", altrimenti l'atto di accertamento non sarà valido.

In conclusione di ciò, occorre ribadire che il calendario non è mai assoluto, perché può essere soggetto a modifiche. Ma ciò che è certo è che i tempi saranno maggiori, e che dalla notifica passeranno 180 giorni prima della scadenza per il pagamento. Quindi, conosciuti questi aspetti e ribadita la maggior quantità di tempo, ci si chiede se la novità valga per tutti.

La proroga vale per tutti? No!

E' chiaro che sulla questione si sono misurati i diversi partiti, ognuno per sostenere le proprie posizioni. La tematica è molto sentita dai leader del centrodestra, specialmente quelli della Lega come Giorgetti Giancarlo, Stefani Erika e Garavaglia Massimo, e gli altri di Forza Italia, tra cui Carfagna Mara, Gelmini Maria Stella e Brunetta Renato.

Il loro obiettivo era quello di ottenere il prolungamento tanto atteso, anche perché questa scelta finisce per modificare tutto il piano fiscale del 2022. Infatti, da qui si attueranno nuove tempistiche, nel senso che anche altri provvedimenti slitteranno, stessa cosa per le scadenze. Ma in relazione alla proroga della rottamazione TER delle cartelle esattoriali, cosa si evince?

Intanto, sembrerebbe già in atto anche una nuova nomea della questione, parlando addirittura di "bonus cartelle esattoriali", ma non solo. Perché le cartelle protagoniste del provvedimento non solo quelle di chiunque, ma quelle dei soggetti che usufruiscono di piani di rateizzazione decaduti prima del blocco della riscossione. E' chiaro che lo stop è dovuto dai disagi della pandemia.

Le persone che rientrano in questo caso specifico, potranno inviare una nuova proposta di rateizzazione senza subire sanzioni, more o chissà quale altro provvedimento per il mancato pagamento delle somme scadute nel precedente esercizio fiscale.

Ancora però è bene ribadire che non possono far uso della misura chi ha ottenuto già vantaggi dalle due precedenti rottamazioni poste in essere. Questi potranno scegliere un altro tipo di proroga che sta venendo discussa al fine di disciplinare caso per caso, senza lasciare scoperte le singole situazioni.

Rottamazione TER: cambiamenti nel 2022

Quindi, riassumendo il discorso, bisogna trarre le conclusioni più importanti in riferimento al 2022. Come già detto sopra, il 28 febbraio 2022 è la prima data di scadenza per la prima quota da pagare, ma in lizza ci sono altri tre appuntamenti per garantire la serenità fiscale ai contribuenti affossati dalla crisi economica, umanitaria e sociale delle pandemia di coronavirus.

Nel nuovo calendario si possono consultare le date da rispettare per non finire per forza nel tunnel della rottamazione, infatti è bene conoscere preventivamente i tempi per i pagamenti, con il fine di fare tutto correttamente senza complicare la propria situazione inerente debiti e tasse. L'avviso dei pagamenti da saldare contiene anche le date di scadenza e il valore del debito a cui fare riferimento.

Ma come dice il detto "dopo aprile viene maggio, coraggio!", appunto è il quinto mese dell'anno quello con il quale si dovranno fare i conti con le quote da pagare, ma non solo. Subito dopo ci sarà il 31 luglio e il 30 novembre

Comun denominatore dei 4 termini di scadenza è il fatto che si applica una tolleranza di 5 giorni, se superati la pazienza finisce, e non c'è più modo di giustificare il ritardo. La conseguenza rimane la stessa anche se si paga meno del dovuto, appunto cadono le agevolazioni e l'uso del pagamento a rate. Nel 2022 la rottamazione TER non andrà di pari passo con il saldo e stralcio!

Chi sceglie di pagare sfruttando le 18 rate, salderà la situazione nel 2023, cioè l'anno in cui si chiude il pagamento tramite la definizione agevolata.

Diciamo che sembra un po' assurdo, ma con tutte queste comunicazioni, agevolazioni e mezzi di informazione che cercano di rappresentare fedelmente la realtà, come si fa a mancare un dovere del genere? Restiamo aggiornati sulle prossime modifiche del Governo Draghi, non perdiamo una sola informazione.