Le scadenze e proroghe del durc! Scopri se sei in tempo

Il periodo di pandemia ha portato con sè proroghe e scadenze diverse rispetto alla normalità, facciamo chiarezza sulla scadenza della validità del durc.

Il Documento Unico di Regolarità Contributiva (durc) ha creato non poco scompiglio durante il 2020 e l’inizio del 2021, cioè durante lo stato d’emergenza sanitaria mondiale.

Il durc è stato oggetto di alcuni Decreti di emergenza emanati dal Governo che però non hanno portato chiarezza, quanto invece più confusione.

Quali sono le scadenze? Il durc è stato oggetto di proroghe nella scadenza?

Queste sono solo alcune delle domande più diffuse tra aziende e lavoratori autonomi soggetti alla presentazione del durc.

Visto che per i titolari di partita IVA (che siano imprese o lavoratori autonomi) è sempre molto utile essere in possesso di un durc aggiornato e non scaduto, è molto importante fare chiarezza su quella che è l’attuale scadenza di questo documento.

Gli istituti competenti rilasciano il durc valido e non scaduto solo in caso di regolarità contributiva (come si desume dal nome di questo documento) e se non si è in regola con gli adempimenti non solo si potrebbero perdere dei lavori ma anche perdere la possibilità di accedere a bonus e agevolazioni messe a disposizione dello stato.

Il periodo della pandemia è stato ricco di Decreti emanati appositamente per l’emergenza sanitaria e molte aziende e liberi professionisti si sono sentiti confusi su quelle che sono le attuali normative.

Vi segnaliamo un video molto utile per riassumere tutte quelle che sono le caratteristiche di un durc in corso di validità e aggiornato del canale Youtube Partitaiva 24.

Qui di seguito invece andremo a chiarire quali sono le attuali norme di scadenza del durc in modo da facilitare l’interpretazione di tutti i decreti di emergenza che si sono susseguiti negli ultimi due anni.

Chi rilascia il durc online?

Il Documento Unico di Regolarità Contributiva è rilasciato da INPS, INAIL e dalle Casse edili se l’intestatario della partita IVA di riferimento è iscritto.

Per richiedere il durc online la procedura è molto semplice e si può passare da entrambi i siti dell’INPS e dell’INAIL, saranno poi i due enti a interfacciarsi tra loro per produrre un documento unico che conferma la regolarità da entrambe le parti.

Il durc, se regolare, viene inoltrato al richiedente semplicemente come un documento pdf salvabile, stampabile in modo da essere consegnato o inviato ogni volta che ce n’è la necessità.

Per ottimizzare i lavori di controllo dell’INPS e dell’INAIL, nel caso in cui il titolare di partita IVA faccia richiesta dal sito di un durc ma sia già in possesso del durc non ancora scaduto, l’ente a cui è stata fatta la richiesta procede con  l’invio del precedente durc prodotto visto che è ancora valido.

Ogni volta che si fa richiesta del durc online, che non ha un costo, se si è in possesso di un durc già in corso di validità sarà inoltrato quello.

In questo modo oltre che ottimizzare i controlli degli enti, l’intestatario della partita IVA in questione può visionare la data in cui è stato emesso l’ultimo durc (ancora valido) e soprattutto in caso di dubbio di durc scaduto può farne richiesta senza nessuna particolare conseguenza.

Rimane comunque fondamentale sapere quali sono le scadenze del proprio durc in modo da non trovarsi sprovvisti.

Quando si può richiedere il durc?

Il durc è un documento che si può richiedere in qualsiasi momento e a seguito delle adeguate verifiche da parte degli enti chiamati in causa sarà spedito indietro un durc valido da quel momento in poi.

Il durc si può richiedere sia personalmente che tramite i propri consulenti (con apposita delega firmata dal delegante) come commercialisti, uffici paghe o altri consulenti abilitati.

Quando ci si affida ai consulenti per la richiesta del durc aggiornato, molto spesso sono questi professionisti a occuparsi di richiedere il durc in tempo prima della scadenza prevista e ad inviarlo al cliente, questo è un modo per assicurarsi di non avere mai il durc scaduto.

INPS, INAIL e Casse edili dichiarano di inviare il durc in almeno 72 ore (spesso se non ci sono difformità viene consegnato prima) quindi consigliamo di occuparsi della richiesta del durc diversi giorni prima di una scadenza per cui è richiesto il documento.

Il durc online ha scadenza?

Il durc online ha sempre avuto una scadenza sin dal momento in cui è stato inserito nella prassi delle aziende edili e poi espanso negli altri settori.

La scadenza del durc, prima della pandemia e di tutti gli aggiornamenti previsti dai Decreti d’emergenza, era di 120 giorni.

Il durc quindi aveva una validità di sei mesi, espressa in giorni.

Questo è stato ritenuto un termine corretto per fare dei controlli periodici sulla regolarità dei professionisti, in modo da individuare con maggiore possibilità possibile eventuali anomalie o irregolarità (volontarie o no) negli adempimenti obbligatori per legge.

Ricordiamo inoltre che in caso in cui, a seguito della verifica, si trovassero irregolarità il soggetto intestatario del durc irregolare ha quindici giorni di tempo per regolarizzare la propria posizione (o almeno pagare la prima rata dei contributi risultati arretrati).

Ci sono state proroghe di validità del durc a causa covid?

Durante il periodo pandemico sono state molte le scadenze amministrative a subìre dei cambiamenti speciali proprio causati dal periodo particolare che tutto il mondo stava vivendo.

Anche il durc è stato oggetto di alcuni Decreti durante il 2020 e il 2021, decreti però che non rendevano chiare le reali scadenze e le eventuali proroghe messe in atto.

Nel caso in cui i professionisti o i titolari d’impresa che hanno bisogno di durc aggiornato e valido si fossero affidati a consulenti del lavoro per il mantenimento del durc aggiornato, sono state proprio queste figure ad occuparsi delle richieste.

Per quanto riguarda invece i professionisti o i titolari d’impresa che si occupano personalmente della richiesta del durc ci sono stati alcuni momenti di confusione.

Chiariamo la situazione: la proroga del durc messa a disposizione dei titolari di partita IVA non faceva riferimento ai termini di scadenza del documento, ma al tempo a disposizione degli intestatari di durc irregolare per regolarizzare la loro posizione.

Durante la pandemia quindi non è variata la scadenza in sè del durc, che è rimasta sempre a 120 giorni.

La proroga concessa durante l’emergenza è il periodo di tempo messo a disposizione per pagare i contributi mancanti o saldare tutte le posizioni risultate irregolari dal durc.

Come specificato sopra, in tempi normali fuori dall’emergenza, i titolari di durc irregolare hanno quindici giorni di tempo per regolarizzare la propria posizione (anche chiedendo un pagamento rateali e pagando anche solo la prima rata), durante il 2020 e fino al 31 ottobre 2021 è stato messo a disposizione un mese di tempo.

Durante la pandemia quindi è stato raddoppiato il tempo a disposizione dei titolari di durc irregolare.

Perchè c’è stata una proroga nel durc?

La proroga dei termini di regolarizzazione del durc sono stati aumentati per aiutare i professionisti e le aziende che hanno subìto grosse perdite di denaro durante i primi mesi di lockdown.

Molte piccole aziende o liberi professionisti hanno avuto problemi di liquidità e che quindi non avevano il denaro sufficiente per saldare alcuni adempimenti obbligatori.

Non hanno modificato i tempi di validità del durc però perchè allungare la validità del durc avrebbe comportato effettuare meno controlli nei confronti del professionisti.

Quindi è stato preferibile lasciare il periodo di controllo di regolarità contributiva ogni 120 giorni, raddoppiando però il periodo di regolarizzazione.

Inoltre il periodo della pandemia ha messo a disposizione dei liberi professionisti e delle aziende molte agevolazioni pubbliche e per fare richiesta e accedere ai fondi pubblici era necessario possedere un durc valido e aggiornato.

Anche per ottenere l’esonero dai contributi INPS (anche parziale) è necessario avere un durc valido e aggiornato oltre agli altri documenti richiesti, quindi gli “sconti” della pubblica amministrazione per il futuro prevedono la regolarizzazione per quanto concerne il passato contributivo.

Quindi quali sono i termini attuali del durc?

Dalla fine di ottobre 2021, i termini del durc sono tornati quelli prima della pandemia.

Il primo novembre 2021 (dopo la fine della proroga di un mese per regolarizzare le posizioni) sono iniziati i controlli per la regolarità contributiva a chi era risultato irregolare.

Da fine 2021, quindi anche oggi, il Documento Unico di Regolarità Contributiva ha validità 120 giorni (termine che non è mai stato prorogato nel tempo) ed il tempo utile per organizzare la regolarizzazione di eventuali posizioni irregolari è tornata ad essere di quindici giorni.

Ricordiamo che per risultare irregolare ai fine del controllo del durc è sufficiente anche solo un F24 non pagato, quindi è molto importante controllare non solo la propria regolarità contributiva periodicamente ma anche essere tempestivi nel mettere a posto la situazione nel momento in cui viene fuori una irregolarità.

Tutti i professionisti e i titolari d’impresa per cui è richiesto il durc valido e aggiornato devono essere consapevoli dei termini della validità del documento (120 giorni) e del tempo messo a disposizione per mettere a posto le irregolarità (quindici giorni).

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
779FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate