Ecco il momento migliore per chiedere il mutuo prima casa!

Acquistare la prima casa è un passo molto importante e impegnativo e non tutti hanno disponibilità economica immediata. In questo caso, nel rispetto di alcune condizioni, è possibile richiedere un mutuo prima casa! Qual è il momento migliore? Ci sono alcune agevolazioni molto interessanti.

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L’acquisto della prima casa è uno dei momenti più importanti, ma anche più impegnativi che più o meno tutti, prima o poi, affrontano nella vita.

Acquistare un immobile comporta, infatti, sostenere una spesa non indifferente, che non tutti possono permettersi. Si tratta, infatti, di un passo importante che, però, bisogna fare tenendo ben saldi i piedi per terra. 

Ma se non si ha subito disponibilità economica per acquistare la prima casa, è possibile chiedere un mutuo. Cos’è il mutuo? Si tratta di un contratto con il quale viene concesso un finanziamento che può essere a medio oppure a lungo termine. Anche in questo caso, però, si tratta di una scelta da ponderare per bene, tenendo ben presenti pro e contro. Innanzitutto, è bene informarsi su come si richiede il finanziamento, quale documentazione e quale reddito è richiesto e molto altro ancora. 

E se si è giovani? In questo caso, sono state varate alcune agevolazioni per l’acquisto della prima casa. La Legge di Bilancio del 2022 ha, per esempio, confermato la proroga fino a fine 2022 del bonus per l’acquisto della prima casa per tutti i giovani con meno di trentasei anni - nel rispetto di alcune specifiche condizioni.

In questo articolo, quindi, andremo a vedere come aprire un mutuo per l’acquisto della prima casa, soffermandoci, in particolar modo, sulle agevolazioni per i giovani e capendo, di conseguenza, qual è il momento migliore e più conveniente per acquistare la prima casa accendendo un mutuo.

Mutuo prima casa: come scegliere l’immobile?

Avere la prima casa di proprietà è l'obiettivo di giovani e coppie che vogliono diventare indipendenti. Spesso, però, non si dispone di liquidità per acquistare l'immobile. Ma non ci sono problemi; è possibile richiedere un mutuo prima casa, ovvero un finanziamento a lungo o medio termine concesso da una banca per acquistare l'immobile, il cui importo dovrà essere restituito, con gli interessi, entro la il termine del piano di ammortamento stabilito.

Il mutuo prima casa è molto conveniente, in quanto presenta vantaggi fiscali come, per esempio, la riduzione delle aliquote fiscali connesse all'Iva e all'imposta di registro. In ogni caso, ogni banca concederà vantaggi e tassi di interesse differenti.

Ma del mutuo prima casa, parleremo meglio in seguito. Spieghiamo, adesso, cosa si intende per prima casa e come scegliere l'immobile.

Innanzitutto, l'abitazione che verrà considerata come prima casa non deve essere di lusso. Pertanto, nella scelta dell'immobile bisogna prestare molta attenzione a questo aspetto, ma ciò non toglie di poter scegliere la casa che più rispecchia i gusti e i criteri di giudizio dell'acquirente.

L'acquirente, inoltre, non solo non deve essere proprietario di altri immobili, ma dovrà anche spostare la residenza, entro diciotto mesi dal rogito, nel comune dove è situato l'immobile - prima casa - acquistato.

Mutuo acquisto prima casa: come chiedere il finanziamento?

Acquistare la prima casa è un passo molto importante. Non si tratta solo di scegliere l’immobile più adatto alle proprie esigenze e arredarlo, ma anche valutare il costo da affrontare

In molti casi, non si hanno disponibilità economiche immediate, quindi, liquidità. Pertanto, la strada percorribile è quella di individuare il mutuo più adatto alle proprie esigenze. Ma anche accendere un mutuo è una scelta importante da ponderare al meglio. 

Cos’è il mutuo prima casa? Si tratta di una tipologia di finanziamento ipotecario che si rivolge a tutti coloro che intendono acquistare, appunto, la prima casa o meglio definita con il nome di abitazione principale.

Il finanziamento del mutuo viene concesso da un istituto di credito, ma sempre a patto che si rispettino alcune specifiche condizioni. Quali condizioni? Per esempio, essendo un mutuo rivolto all’acquisto della prima casa, i requisiti si riferiscono ai tempi di trasferimento della residenza nell’immobile e anche il tipo di abitazione che si vuole acquistare.

Ma ottenere un muto è difficile? La risposta è molto relativa, dipende dai casi. Tuttavia, in linea generale il processo da seguire per ottenere un mutuo non è così complesso. L’importante è sapere bene come muoversi ed essere in possesso di tutti i requisiti e rispettare le condizioni richieste.

In questa parte del testo, spieghiamo come chiedere il finanziamento all’ente erogatore del credito. Ovviamente, prima di ciò è bene scegliere l’immobile e, conseguentemente, firmare la promessa di vendita.

Successivamente, appunto, è necessario individuare l’ente finanziatore e compilare la domanda di richiesta del finanziamento. Non si tratta di una domanda molto complessa perché al suo interno richiede informazioni generali sul richiedente, sulla sua situazione lavorativa e sul reddito percepito.

Dopo questa prima fase, l’ente erogatore del credito deciderà se concedere o meno il mutuo, valutando in particolar modo, alcuni parametri come, per esempio, il reddito netto del richiedente, il valore e l’idoneità tecnica e legale dell’immobile che si acquista.

Qualora il parere sia positivo, ci si potrà incamminare nella fase successiva, ovvero la presentazione della documentazione, della quale parleremo qui di seguito.

Mutuo prima casa: quali documenti bisogna possedere?

Se il parere dell’istituto di credito è positivo e, quindi, sussiste il cosiddetto “parere di fattibilità”, si può passare alla seconda fase, ovvero la presentazione della documentazione

Ci sono molti documenti che è necessario inoltrare all’istituto di credito o alla banca, che in parte cambiano in relazione a se il richiedente sia un lavoratore dipendente oppure un lavoratore autonomo o un libero professionista.

In ogni caso, la prima documentazione che bisogna presentare quando si richiede un mutuo è quella anagrafica: carta d’identità, codice fiscale, i documenti che riguardano lo stato di famiglia e la residenza, il certificato di nascita e l’estratto dell’atto di matrimonio - eventualmente, si deve presentare anche la sentenza di separazione o di divorzio. Infatti, come si legge sul sito progedil90.it:

“Per i soggetti separati o divorziati a banca chiederà informazioni anche sull’eventuale mantenimento corrisposto ai familiari”.

Quali sono gli altri documenti che bisogna presentare? I documenti che riguardano la casa per la quale si richiede il mutuo: una copia del compromesso di vendita, la planimetria, una copia del certificato di abitabilità e dell’atto di provenienza dell’immobile.

Passiamo, adesso, ai documenti variabili in base al tipo di lavoro svolto.

Iniziamo dai lavoratori dipendenti. I documenti che si devono presentare all’ente creditizio sono i seguenti:

  • La dichiarazione attestate l’anzianità lavorativa oppure una copia del contratto di lavoro stipulato;
  • Le ultime due busta paga;
  • L’ultima Certificazione Unica o l’ultima dichiarazione dei redditi;
  • L’ultimo Modello di pagamento F24;
  • L’estratto conto degli ultimi tre mesi.

I lavoratori autonomi, invece, sono tenuti alla presentazione dei seguenti documenti (i primi due punti se si tratta di un lavoratore autonomo titolare di Partita Iva):

  • Il Certificato di attribuzione della Partita Iva;
  • Il Certificato di iscrizione alla Camera di Commercio;
  • Le ultime due dichiarazioni dei redditi;
  • L’ultimo modello di pagamento F24.

Il libero professionista deve presentare gli stessi documenti del lavoratore autonomo ai quali deve aggiungere anche il certificato di iscrizione all’Albo di appartenenza.

Mutuo prima casa: quando è più conveniente accenderlo?

Abbiamo già detto che accendere un mutuo non è una scelta che deve essere presa alla leggera, ma deve essere ben ponderata, in quanto si tratta di un impegno duraturo per un bel po’ di tempo.

Non è neppure semplice farsi concedere un mutuo dalla banca, in quanto sono tanti gli aspetti che l’istituto di credito considera. Ciò lo si può dedurre dalla documentazione che è necessario presentare alla banca.

Il mutuo, ovviamente, si richiede quando si ha intenzione di acquistare un immobile, prima o seconda casa oppure per un locale commerciale. Rimanendo, però, sul terreno della prima casa, possiamo dare qualche consiglio su quando è più conveniente accendere un mutuo, in relazione alle agevolazioni presenti.

Sicuramente, accendere un mutuo conviene soprattutto quando si è giovani - ovviamente, sempre nel rispetto di tutte le condizioni previste. Perché quando si è giovani? È molto semplice, sono previste agevolazioni molto convenienti come il bonus prima casa per i giovani under 36. Infatti, grazie al bonus e ad agevolazioni di altro tipo, i mutui richiesti e concessi sono stati in aumento lo scorso anno e i numeri lo testimoniano. Si legge sul sito pmi.it:

“I mutui garantiti concessi ai giovani per comprare casa sono stati 32mila nel 2021 (+53,8% rispetto all’anno prima), grazie anche al traino dei nuovi incentivi, estesi anche per il 2022”.

Analizziamo, quindi, come funziona il bonus prima casa giovani under 36, prorogato dalla Legge di Bilancio 2022, andando a vedere quali condizioni bisogna soddisfare per beneficiarne.

Quali sono le agevolazioni per la prima casa?

Ci sono diverse agevolazioni e detrazioni che è possibile beneficiare richiedendo un mutuo prima casa, come la riduzione dell'Irpef sugli interessi passivi o dell'imposta di registro. Ma parliamo delle agevolazioni previste per i giovani.

La Legge di Bilancio del 2022 ha prorogato, fino al 31 dicembre 2022, il bonus per l’acquisto della prima casa, rivolto ai giovani under 36. Si tratta di una serie di agevolazioni fiscali molto importanti, riservate ai giovani con un reddito nella media. Infatti, per poterne beneficiare uno dei requisiti da rispettare è quello reddituale: l’Isee in corso di validità deve essere fino a 40.000 euro

In cosa consiste il bonus? Come si legge sul sito cafacli.it, le agevolazioni previste dal bonus:

“Comportano in pratica l’esenzione dalle imposte ipotecaria e catastale e una maggiore facilità nella possibilità di accedere al Fondo di Garanzia per la prima casa”.

Vediamo velocemente quali sono i requisiti e le condizioni da rispettare per poter beneficiare delle agevolazioni. I giovani under 36, per poter accedere all’agevolazione, non devono aver compiuto trentasei anni nell’anno solare in cui l’atto è stato rogitato; devono avere un Isee in corso di validità non superiore a 40.000 euro e, infine, alla data di presentazione della domanda, il richiedente non deve essere proprietario di altri immobili ad uso abitativo, come si legge sul sito ticonsiglio.com:

“[…] salvo quelli acquistati per successione mortis causa, anche in comunione con altri successori, e in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli”.