Reddito di Cittadinanza: molti di voi stanno per perderlo!

Per molti percettori del Reddito di Cittadinanza potrebbero arrivare delle sanzioni non indifferenti, ebbene si! Non è un avvertimento, è un vero e proprio dato di fatto. Anzi, vi diremo di più: moltissime di queste sono già partite. In cosa consistono questi ammonimenti: come prima cosa, una mensilità non erogata e poi, l'impossibilità di chiedere il rinnovo!

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Il Reddito di Cittadinanza è uno strumento, un aiuto economico, per moltissime famiglie italiane. Abbiamo imparato a conoscerlo e, da svariati mesi, è spesso il protagonista di molte news. A volte, anche fake news. Per cui, state sempre molto attenti quando leggete contenuti che lo riguardano.

All'interno di questo articolo però andremo ad affrontare una tematica particolarmente spinosa: c'è la possibilità di perdere il Reddito di Cittadinanza prima della scadenza dei due anni? E se si, perché? In quali modalità?

Ecco, tutti questi quesiti quesiti li affronteremo nelle prossime righe.

Che cos'è il Reddito di Cittadinanza?

Prima di capire se ci saranno beneficiari che potrebbero perdere il Reddito di Cittadinanza, facciamo un veloce riassunto sul che cos'è questo assegno mensile e in cosa consiste.

Il Reddito di Cittadinanza è una misura unica in contrasto con la povertà, alla disuguaglianza e alla esclusione sociale del Governo che fu guidato da Giuseppe Conte.

Tale reddito consiste in un assegno mensile che verrà erogato a partire dal mese successivo rispetto a quando è stata inoltrata la richiesta.

Se avrete o meno il diritto di percepire il Reddito di Cittadinanza lo svelerà il vostro Isee ovvero, l'indicatore della situazione economica equivalente della famiglia.

Non possono richiedere tale supporto economico coloro che possiedono un patrimonio immobiliare - esclusa la cosiddetta "prima casa" - di oltre 30.000 euro e un patrimonio finanziario di 6.000 euro (sale a 20.000 euro nel caso in cui la famiglia abbia un figlio affetto da disabilità).

L'importo massimo mensile non può superare i 780 euro (netti) nel caso voi siate single. Se invece la famiglia in questione è composta da tre adulti e da due figli minorenni, la cifra sale a 1.330 euro (netti) al mese.

Se invece parliamo di cifra minima mensile, quest'ultima corrisponde a 480 euro (netti).

La cifra verrà suddivisa in questo modo:

  • fino a 500 euro al mese: per la componente del reddito;
  • fino a 250 euro al mese: integrazione per tutte quelle famiglie che risultano essere in affitto;

Badate bene che il Reddito di Cittadinanza potrà essere percepito, in modo continuativo, fino ai 18 mesi consecutivi. Passata questa tempistica verrà fatta una seconda indagine e, nel caso in cui voi abbiate ancora diritto nella sua percezione, vi verrà erogato per altri 18 mesi continuativi.

Come viene erogato il Reddito di Cittadinanza?

Il Reddito di Cittadinanza viene erogato con una apposita carta preparagata, la RdC Card (Postepay) entro ogni 27 del mese. Se siete nuovi percettori, solo per la prima mensilità, vi arriverà il 15.

Si tratta di una carta prepagata che potrete utilizzare in svariati negozi commerciali e supermercati. Eventualmente, per essere sicuri al 100% che l'esercizio accetti la carta, prima di iniziare a fare la spesa, chiedete se potete usufruirla per l'acquisto dei beni che vi occorrono.

Tenete presente che potete ritirare solamente un massimo di 100 euro al mese. Tutto il resto è spendibile solo mediante l'uso della carta.

Come poter fare richiesta per ottenere il Reddito di Cittadinanza?

La richiesta deve essere inoltrata all'Inps e tutta la documentazione può essere compilata comodamente online: vi sarà sufficiente collegarvi sul portale ufficiale.

Se invece non ve la sentite di preparare individualmente una procedura del genere - basta commettere un semplicissimo errore oppure omettere involontariamente un minimo particolare per vedersi negare la richiesta - potete prendere un appuntamento con un Caf (Centro Assistenza Fiscale) della vostra città per avere tutto il supporto professionale di cui avete bisogno.

Verranno ovviamente fatti tutti gli accertamenti del caso e, i trasgressori - coloro cioè che dichiareranno il falso - saranno punibili fino a sei anni di carcere.

Reinserimento nel mondo del lavoro per i beneficiari del RdC

Se ritenuti idonei vi verrà concesso già a partire dal mese successivo. Tutti i beneficiari di tale supporto economico stale, verranno contattati dai Centri per l'Impiego i quali vi spiegheranno come si svolgerà il percorso formativo pensato per voi e vi daranno informazioni circa il vostro reinserimento nel mondo del lavoro.

Sono state assunte delle nuove figure (4.000 in tutto) e sono i cosiddetti "navigator". Coloro cioè che avranno proprio il compito di aiutare tutti i soggetti beneficiari del Reddito di Cittadinanza a reintegrarsi nel mondo del lavoro indipendentemente dalla loro età.

Non potrete rifiutare più di tre proposte di lavoro e, causa la perdita del reddito, le ore di lavoro socialmente utili saranno otto consecutive. Anche la non partecipazione ai corsi di formazione coincide nella perdita di tale aiuto.

Le proposte di lavoro saranno così suddivise per i primi 12 mesi:

  • prima offerta di lavoro: chilometri contemplati massimo 100 e massimo 100 minuti di viaggio;
  • seconda offerta di lavoro: chilometri contemplati entro massimo 250;
  • terza offerta di lavoro: su tutto il territorio nazionale;

Tutto questo viene stabilito fin da subito con l'accettazione e la firma del Patto per l'inclusione sociale.

I rischi attuali: chi potrebbe perdere il Reddito di Cittadinanza?

A questo punto, dopo aver fatto un ripasso generale sul che cos'è il Reddito di Cittadinanza e dopo averci soffermato sui punti più importanti, vediamo alcune novità.

Si stanno infatti manifestando dei veri e propri rischi che potrebbero portarci ad un epilogo poco felice e, soprattutto, inaspettato: ovvero la perdita completa del Reddito di Cittadinanza.

L'ANPAL, l'Agenzia delle Politiche Attive del Lavoro, ha da poco pubblicato i numeri della quantità di persone che non si sono mai recate al Centro per l'Impiego per aggiornare la propria posizione o per cercare lavoro. Nonostante ciò, continuano tranquillamente a percepire tale sussidio.

Sostanzialmente meno della metà di coloro che sono attivabili - togliete gli esclusi e gli esonerati - hanno sottoscritto il Patto per il Lavoro. D'altro canto però, c'è da dire a loro discolpa che, moltissime persone non si sono presentate al Centro per l'Impiego perché non sono mai state convocate! Purtroppo non tutti i Centri funzionano benissimo e questo, va detto, poi ricade sulle persone.

Tuttavia, per evitare qualsiasi tipo di problematiche future, il consiglio che vi diamo è quello di presentarvi di vostra spontanea volontà al Centro per l'Impiego della vostra città e richiedere di firmare subito la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro non appena ci si iscrive. Così facendo, per eventuali controlli, voi potrete dimostrare la vostra correttezza.

Inoltre, la Legge stabilisce che tutti i componenti maggiorenni del nucleo familiare che si trovano nella condizione di dover cercare un impiego, devono rilasciare la dichiarazione entro trenta giorni dal riconoscimento del beneficio.

Nel caso in cui non avvenga la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, scatterà immediatamente la perdita del Reddito di Cittadinanza.

Questo dovrebbe accadere perché l'Inps, l'ente preposto e responsabile dei controlli, ha il compito di esiguire delle verifiche serrate su tutti i beneficiari. (E, al momento, sembra lo abbia fatto pochissime volte!) Una volta fatte le verifiche, dovrebbe sanzionare tutti coloro che non hanno firmato.

Nei casi più gravi, l'Inps ha anche il potere di bloccare completamente la percezione del Reddito di Cittadinanza.

Infatti circa la metà di coloro che attualmente percepiscono il RdC non hanno ancora firmato il Patto per il Lavoro ed è un fatto davvero grave!

Sanzioni fatte e molte altre stanno per arrivare

Molti beneficiari del Reddito di Cittadinanza, come abbiamo già affermato ampiamente, non si sono mai recati al Centro dell'Impiego ma, quello che invece non abbiamo ancora detto è che, una grande percentuale di essi sono stati segnalati e sanzionati dall'Inps con il taglio di una mensilità.

Sottolineiamo poi, che esiste una grande quantità di persone che non sono nemmeno presenti nei registri del Centro per l'Impiego e cioè, i loro nomi sono del tutto sconosciuti. Persone che sono in grado di lavorare ma che sostanzialmente non verranno mai chiamate non essendo segnate nell'elenco nomi.

Si tratta principalmente di persone molto giovani - dai trent'anni in su - e disoccupate da almeno due anni. Proprio per questo motivo è importante andare a firmare il Patto per il Lavoro: in questo modo verrete inseriti nella lista e, appena si manifesteranno posti di lavoro vacanti, verrete convocati subito.

Attenzione però! Oltre alla sanzione inviata per i trasgressori che non si sono recati al Centro per l'Impiego per la firma, vi verrà bloccata la possibilità di rinnovare il reddito per i successivi 18 mesi.

Vi consigliamo, nel caso ancora non lo aveste fatto, di chiamare e richiedere un appuntamento quanto prima. Vista l'attuale situazione pandemica, non recatevi senza prima aver concordato un incontro. Rischiereste di fare affollamento oltre che aspettare il vostro turno invano.

Come fare se trovate lavoro

Coloro che dispongono del Reddito di Emergenza hanno certamente l'aiuto del Centro per l'Impiego nel trovare un nuovo lavoro ma anche da parte vostra ci deve essere un motivato impegno nel trovarne uno in modo autonomo.

L'unico passo corretto da compiere è quello di spulciare attentamente, ed ogni giorno, i portali online che offrono offerte lavorative provenienti da tutta Italia. Mandate in giro più curricula possibile e, prima o poi, sicuramente qualcuno risponderà. E' importante controllarle tutti i giorni proprio perché è necessario rispondere tempestivamente agli annunci: già dopo una sola settimana è da considerarsi "vecchio" in quanto, quella azienda avrà già ricevuto decine e decine di curricula e, probabilmente, avrà già fissato svariati colloqui conoscitivi.

Certo, rispondere agli annunci è gratuito e meglio una email in più che una email in meno ma, ad ogni modo, è importante andare ad incanale il proprio tempo in modo funzionale ed utile.

Nel caso in cui voi riusciate a trovare un impiego ma siete anche possessori del Reddito di Cittadinanza, dovrete subito chiamare il Caf che segue la vostra pratica e richiedere un appuntamento dove andrete ad aggiornare la vostra nuova posizione.

Sarà la vostra figura di riferimento che vi spiegherà come procedere e cosa fare.