Registrazione contratto di locazione, come si compila l’F24: la guida completa

Per registrare un contratto di locazione secondo le norme di legge, è necessario svolgere alcuni adempimenti: ecco come si compila l'F24.

La registrazione di un contratto di locazione è un adempimento obbligatorio per legge: il contratto serve a stabilire qual è l’accordo specifico tra le parti, con la durata dell’affitto e il canone di locazione, e la registrazione è obbligatoria per il versamento delle imposte.

I proprietari devono infatti dichiarare al fisco quali sono i redditi percepiti dall’affitto di una o più case, per cui è indispensabile procedere con tutti gli adempimenti a norma di legge.

Per registrare un contratto di locazione si procede tramite modello F24 Elide per il pagamento connesso a questa operazione. La principale tassa ad esso connessa è l’imposta di registro. Vediamo in questo articolo come compilare l’F24.

Registrazione del contratto di locazione: modello F24 Elide

Per registrare un contratto di locazione e pagare le imposte ad esso correlate, si utilizza il modello F24 Elide, ovvero un particolare modulo F24 disposto dall’Agenzia delle Entrate.

Si tratta del modello F24 Elementi Identificativi, con cui provvedere principalmente al pagamento dell’imposta di registro collegata alla nuova registrazione.

Va ricordato che tale registrazione è obbligatoria (entro 30 giorni dall’accordo), come spiega anche l’Agenzia delle Entrate:

“Tutti i contratti di locazione e affitto di beni immobili, compresi quelli relativi a fondi rustici e quelli stipulati dai soggetti passivi Iva, devono essere obbligatoriamente registrati dall’affittuario (conduttore) o dal proprietario (locatore) qualunque sia l’ammontare del canone pattuito.”

Di fatto la responsabilità di tale registrazione è in solido, ossia sia dei proprietari che degli inquilini, tuttavia generalmente ad occuparsi di tali passaggio è il proprietario dell’abitazione.

Il contratto può essere registrato tramite portale online messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, oppure presso un ufficio preposto, ma anche tramite un intermediario abilitato, come un centro CAF.

La principale tassa che va pagata in questi casi è l’imposta di registro, che può cambiare in base all’immobile specifico:

  • fabbricati ad uso abitativo: 2% del canone, per il numero di annualità;

  • fabbricati strumentali per natura: 1% del canone, se si affitta a soggetti passivi Iva, 2% del canone nei restanti casi;

  • fondi rustici: 0,50% del corrispettivo annuo, per il numero delle annualità;

  • altri immobili: 2% del corrispettivo annuo, per il numero delle annualità.

Come anticipato, per provvedere al pagamento di queste imposte, si utilizza il modello F24 elide, ovvero Elementi Identificativi. A queste somme si aggiunge anche l’imposta di bollo.

Come compilare il modello F24 elide

Per compilare l’F24 Elide bisogna inserire le specifiche informazioni richieste in caso di contratto di affitto. Si inseriscono prima di tutto i dati anagrafici e il codice fiscale di chi effettua il pagamento, e il codice fiscale e identificativo (63) della controparte.

La sezione “Erario e altro” si compila nel seguente modo:

  • Codice ufficio: non compilare, si usa per indicare l’ufficio da cui viene effettuata l’operazione specifica;

  • Codice atto: non va compilato;

  • Tipo: inserire la lettera F (relativa all’imposta di registro);

  • Elementi identificativi: va compilato solamente per la prima registrazione;

  • Codice: inserire il codice tributo specifico;

  • Anno di riferimento: va indicato l’anno in cui è stipulato il contratto;

  • Importi a debito versati: vanno indicate le somme da corrispondere.

Per compilare correttamente questo documento, è possibile sempre rivolgersi ad un intermediario abilitato, che può essere un professionista o un Centro di Assistenza Fiscale, oppure chiedere ulteriori informazioni all’Agenzia delle Entrate.

Insieme ai dati visti sopra, è importante inserire anche i codici tributo corrispondenti, che vanno ad indicare con precisione cosa si sta andando a pagare.

Nel caso in cui la registrazione viene effettuata con un ritardo superiore a quanto previsto per legge, si può incorrere in sanzioni in denaro, a cui aggiungere gli interessi. In questo caso vanno anche indicati i codici tributo che corrispondono alle sanzioni e agli interessi.

Nel dettaglio, i codici tributo che si possono inserire sono:

  • codice tributo 1500: imposta di registro per la prima registrazione del contratto;

  • codice tributo 1507: sanzioni in caso di ravvedimento per la prima registrazione del contratto tardiva;

  • codice tributo 1508: interessi relativi al ravvedimento per la prima registrazione del contratto tardiva.

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