Al via i lavori per la nuova riforma fiscale: il Governo ha fissato la discussione per la prossima settimana, ma sin da ora possiamo dare le prime anticipazioni.
A presentare le principali novità sull'Irpef nell'ambito della riforma del Fisco è stato il viceministro all'Economia con delega al Fisco, Maurizio Leo:
Penso che ci siano le condizioni per ridurre il numero delle aliquote: si può arrivare a un sistema a 3, ci stiamo lavorando con la Ragioneria
Ecco quali sono le altre novità e cosa cambia con la riforma fiscale: tre aliquote Irpef, nuovi incentivi e abolizione dell'Irap.
La riforma fiscale entra nel vivo e si avvia verso le "battute finali", a detta del viceministro. La volontà del Governo è quella di ridurre da quattro a tre le aliquote Irpef facendo leva sulle tax expeditures, cioè le detrazioni e le deduzioni fiscali.
Come spiegato da Maurizio Leo, in occasione del convegno dell’Ordine dei commercialisti di Milano:
Abbiamo circa 600 tax expenditure che cubano 156 miliardi. Là si può intervenire.
C'è poi l'idea di introdurre nuovi incentivi per le imprese che assumono, e di abolire l'Irap.
Quanto ai tempi per l'approvazione della riforma, si avvicina la discussione parlamentare. Il viceministro Leo si è espresso in questi termini:
Riusciremo entro metà marzo a portarla in Consiglio dei ministri, poi ci saranno i tempi parlamentari.
Fisco, cambiano le aliquote Irpef: ecco i nuovi scaglioni
La riforma fiscale apporta importanti modifiche agli scaglioni Irpef.
Ad oggi, con la riforma della Legge di Bilancio 2022 sono previste quattro aliquote, ma l'idea del Governo è quella di accorpare la seconda e la terza (al 255 e al 35%) in un'unica aliquota al 27 o 28%.
Reddito imponibile | Aliquota | Imposta dovuta |
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Fino ai 15 mila euro | 23% | 23% sull’intero importo (3.450 euro) |
Dai 15,001 fino ai 28 mila euro | 25% | 3.450 euro più 25% sul reddito che supera i 15 mila euro |
Dai 28,001 fino ai 50 mila euro | 35% | 6.700 euro più 35% sul reddito che supera i 28 mila euro |
Oltre i 50,001 | 43% | 14.400 euro più 43% sul reddito che supera i 50 mila euro |
Cosa cambia, quindi, e per chi conviene? A farne le spese saranno i lavoratori con un reddito imponibile compreso tra 15.000 euro e 28.000 euro, che andrebbero a pagare il 2% in più rispetto agli scaglioni attuali.
A guadagnarci, invece, sarebbero i lavoratori con un reddito compreso tra 28.000 euro e 50.000 euro, in quanto andranno a pagare meno tasse.
L'obiettivo finale del Governo, come abbiamo capito, è "ridurre le tasse per creare nuova occupazione e fare investimenti". In tal senso, sono in arrivo nuovi incentivi per le imprese che assumono personale.
In materia fiscale, quindi, l'intervento è volto a ridurre, per esempio, l’Ires, "laddove l’impresa assuma coloro i quali hanno percepito il reddito di cittadinanza, gli ultracinquantenni, le donne". Oppure nel momento in cui vengono fatti "investimenti più innovativi".
La riforma fiscale alla quale sta pensando il Governo non si limita alle modifiche agli scaglioni Irpef, e alle novitò su Ires e Irap. C'è molto di più.
Come ha spiegato Maurizio Leo con la riforma occorre
intervenire sui procedimenti di accertamento, bisogna cambiare il rapporto tra fisco e contribuente, bisogna semplificare e cercare di ridurre il tax gap che c’è stato dagli anni 2000 ad oggi e che si è attestato tra i 75 e i 100 miliardi.
Ad oggi, ha poi proseguito Leo, "i tempi sono maturi per una riforma strutturale" del Fisco.