Riforma fiscale, questi contribuenti risparmieranno fino a 1.500 euro di tasse

Con il via libera per la riforma fiscale del Governo Meloni, arriva un’analisi sugli scenari possibili: ecco chi sono i contribuenti che risparmieranno fino a 1.500 euro di tasse.

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A seguito del via libera del Consiglio dei Ministri per quanto riguarda la nuova legge-delega per la riforma fiscale, al momento il Governo Meloni è nuovamente a lavoro per definire ulteriori linee guida per la revisione dell’IRPEF.

Così sono in tantissimi a domandarsi: chi potrà guadagnare e risparmiare di più con le nuove aliquote IRPEF? Chi invece rischia di perdere soldi e di dover pagare più tasse?

A tal proposito, è la Fondazione nazionale commercialisti a fornire una prima panoramica in merito ai possibili scenari che potrebbero evidenziarsi a seguito della nuova riforma fiscale del Governo Meloni.

Andiamo, quindi, a fornire una breve panoramica delle simulazioni fornite da parte della Fondazione nazionale commercialisti sul tema del fisco per capire quali sono i contribuenti che potrebbero risparmiare anche fino a 1.500 euro di tasse e quali persone, invece, rischiano di perdere più soldi.

Riforma fiscale: i tre scenari dei risparmi sulle tasse

Come anticipato, la Fondazione nazionale commercialisti ha elaborato una serie di possibili scenari che potrebbero emergere a seguito delle nuove regole che sono state approvate da parte dell’esecutivo di Giorgia Meloni in materia del Fisco.

In linea generale, si sente parlare negli ultimi giorni di possibili guadagni che potrebbero essere ottenuti da parte di alcuni contribuenti, grazie alla nuova riforma fiscale. Tuttavia, la Fondazione nazionale commercialisti sottolinea che tali guadagni:

in valore assoluto maggiori per i redditi più alti ma, in termini relativi, sono quelli più bassi a trarne giovamento. 

In generale, prima di approfondire le varie ipotesi che sono state elaborate da parte della Fondazione nazionale commercialisti, è importante capire che i fattori che poterebbero particolarmente cambiare lo scenario sono ad esempio le modifiche che possono essere apportate alla cosiddetta “no tax area”.

Al contempo, a poter cambiare maggiormente il panorama di chi sono i cittadini che andranno a risparmiare di più sulle tasse, ci sono anche le modifiche al sistema delle detrazioni e delle spese deducibili.

In questo senso, la Fondazione nazionale commercialisti ha chiarito proprio che i cambiamenti ipotizzati nei tre scenari di cui parleremo nel prossimo paragrafo, andrebbero a determinare:

guadagni in valore assoluto maggiori per i redditi più alti per via della struttura progressiva dell'Irpef a scaglioni, ma in termini relativi, i guadagni sono maggiori per le fasce più basse.

Per approfondire il tema della riforma fiscale 2023, leggi anche: Riforma fiscale 2023, via libera governo: aliquote e flat tax, le novità.

I tre possibili scenari sul risparmio tasse

Sulla base delle intenzioni espresse dal Governo Meloni, quindi, il progetto portato avanti sulla riforma fiscale potrebbe diventare a tutti gli effetti operativo a partire dal 2024.

Dunque, dal prossimo anno, potremmo assistere al passaggio delle aliquote Irpef, con una riduzione degli scaglioni da quattro a tre ed un ampliamento dei redditi rientranti nel primo scaglione con una percentuale del 23%.

A tal proposito, la Fondazione nazionale commercialisti ha previsto tre scenari diversi sulla base degli attuali redditi percepiti da lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati.

Una prima possibile ipotesi vede i seguenti scaglioni di aliquote IRPEF: 23% per redditi fino a 15mila euro, 28% fino a 50mila euro e 43% oltre 50mila euro. Questa situazione determinerebbe, quindi, una perdita netta per i lavoratori con redditi più bassi pari a 150 euro.

Mentre, per i lavoratori con redditi più elevati, si potrebbe ottenere un risparmio sulle tasse fino a 1.150 euro.

Una seconda situazione prevista dalla Fondazione nazionale commercialisti è quella che vede i seguenti scaglioni di aliquota IRPEF: 25% fino a 28mila euro, 33% fino a 50mila e 43% oltre 50mila. 

In questo caso, tutti i contribuenti riceverebbero un risparmio, per i redditi più bassi di circa 100 euro mentre per i redditi alti fino a 700 euro. Mentre, per chi ha un reddito di circa 35mila euro, il risparmio è pari a circa 400 euro.

Infine, lo scenario meno costoso è quello che potrebbe emergere con i seguenti scaglioni IRPEF: 23% fino a 28mila, 35% fino a 50mila e 43% oltre 50mila.

Per questa situazione, dunque, ci sarebbe un risparmio di circa 100 euro per quei contribuenti che rientrano nella fascia più bassa. Mentre per tutti gli altri redditi superiori ai 28mila euro, il risparmio sulle tasse è pari a 260 euro.