Riforma fiscale, flat tax e IRPEF: che succede dopo le elezioni? Contribuenti preoccupati

La partita sulla Riforma del Fisco è aperta: in vista delle elezioni i leader politici propongono il loro piano per abbassare le tasse, aumentare le detrazioni e gli stipendi. Cosa aspettarsi?

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Sono tantissime le proposte in campo in merito alla Riforma fiscale: ogni partito in lizza alle prossime elezioni politiche ha la sua “ricetta” per ridurre il cuneo fiscale e aiutare le famiglie in difficoltà. Saranno tutte percorribili o resteranno “carta morta” all’interno dei programmi elettorali?

I nodi principali della Riforma fiscale riguardano la flat tax, la tregua fiscale, la patrimoniale, il condono delle cartelle esattoriali e il cashback. Argomenti già noti ai contribuenti, alcuni fiduciosi che le elezioni del 25 settembre porteranno un alleggerimento concreto del cuneo sia per lavoratori a Partita Iva che dipendenti. Ecco una panoramica.

Riforma fiscale, che succede dopo le elezioni: dalla flat tax al saldo e stralcio delle cartelle

Quando si toccano le tasche degli italiani bisogna fare molta attenzione. E i partiti lo sanno bene. I leader di destra e centro destra condividono un programma elettorale piuttosto omogeneo riguardo al Fisco, con un secco no alla tassa sul patrimonio e interventi per ridurre pressione fiscale sulle imprese e sui lavoratori subordinati. Non mancano la Pace fiscale e lo stralcio delle cartelle esattoriali.

Per incentivare le assunzioni, la destra propone forti agevolazioni fiscali alle imprese che prenderanno in organico giovani e donne e misure studiate per le Partite Iva nonché l'innalzamento del limite all’uso dei contanti. Forza Italia guidato da Berlusconi vorrebbe anche introdurre il condono delle multe, come misura agevolativa per gli automobilisti con sanzioni arretrate.

La Lega invece punta tutto sulla flat tax mentre Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni suggerisce una tassa piatta modulata in base ad un "quoziente familiare".

Saldo e stralcio delle cartelle: come funziona la tregua fiscale

La misura più importante proposta dai partiti di destra è lo stralcio delle cartelle esattoriali con la formula 5+5, questo per aiutare i cittadini in difficoltà e migliorare i rapporti con l’Agenzia delle Entrate.

Riforma del Fisco, uno stipendio in più a tutti i lavoratori: la proposta del PD

Il Partito democratico ha una strategia molto diversa dalla destra per attuare la Riforma fiscale e ridurre il cuneo su famiglie e lavoratori. L’obiettivo primario è combattere l'evasione fiscale: recuperando le somme evase, i cittadini onesti pagheranno meno tasse. Per farlo il PD propone di incrociare le banche dati, scoraggiare l'uso dei contanti e potenziare i mezzi di tracciabilità.

Oltre a queste misure ci sarebbe poi la Riforma dell'IRPEF per le famiglie a reddito medio e basso grazie alla quale ottenere fino a 1.000 euro in più l’anno, come se fosse uno stipendio aggiuntivo. Altra importante misura riguarda “la tassazione agevolata però secondo percettore di reddito”, questo per incentivare l’occupazione femminile delle donne rimaste a casa dopo la nascita dei figli.

Nuova IRPEF, welfare aziendale e taglio delle tasse sui risparmi: il Terzo polo

Il Terzo Polo, formato da Italia viva di Renzi e Azione di Calenda, propone una "Rivoluzione fiscale" più che una riforma:

“Il fisco italiano deve essere rivoluzionato, ma non a parole: con una seria e graduale opera di riforma sistemica, in grado di consegnare a famiglie e imprese un sistema più leggero (riducendo il cuneo fiscale) e più semplice.”

Tante le novità da mettere in campo in caso di vittoria alle prossime elezioni:

  • riforma dell’IRPEF con maxi deduzioni;
  • fisco più leggere per gli under 29;
  • abolizione dell’IRAP;
  • dimezzare l’IRES;
  • detassare i risparmi;
  • aumentare il tetto dei benefit aziendali da 600 a 2.000 euro;
  • riforma della riscossione dei tributi e della Giustizia tributaria.

Rateizzazione cartelle esattoriali e cashback. La riforma fiscale di M5S

I pentastellati guidati da Giuseppe Conte, qualora vincessero le elezioni, introdurrebbero una maxi rateazione delle cartelle esattoriali per dare “ossigeno” ai contribuenti indebitati. Altra novità è il “cashback fiscale”: un sistema che accredita immediatamente l’importo delle detrazioni sul conto corrente. Completano la proposta fiscale la cancellazione definitiva dell’IRAP e il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori.