Riforma del fisco: quali sono le tappe per l'approvazione e quanto manca

La riforma del fisco del governo Meloni conterrà diverse misure che vanno a modificare le tasse applicate nel paese. Ecco quali sono le tappe per l'approvazione.

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La riforma del fisco è al centro dell'attenzione nelle ultime settimane: il governo Meloni infatti sta valutando diverse proposte di misure per intervenire sul complesso sistema di tassazione italiano.

Al momento infatti in Italia ci sono diverse imposte, con meccanismi e funzionamenti specifici, applicate sul lavoro, sulle pensioni o sulle proprietà. Questo sistema sarà presto snellito dall'intervento della riforma fiscale.

Ma quanto manca alla pubblicazione del testo definitivo della riforma? Vediamo in questo articolo quali sono le tappe per l'approvazione.

Riforma del fisco: tempistiche di approvazione

La riforma del fisco potrebbe essere approvata nel mese di maggio 2023, tuttavia l'iter potrà prolungarsi anche fino agli inizi dell'estate. Bisogna considerare che questa riforma ha un'ampia portata, ovvero contiene diverse misure e provvedimenti di modifica all'attuale sistema di tassazione italiano.

In Italia questo sistema è particolarmente complesso, per cui talvolta è difficoltoso per cittadini e imprese raccapezzarsi in una fitta rete di norme, imposte, detrazioni e deduzioni, agevolazioni fiscali.

L'obiettivo dell'attuale governo è quello di avviare una progressiva semplificazione di tale sistema, e abbattere i costi per le tasse soprattutto per imprese e Partite Iva.

Al momento la riforma è ancora una bozza, anche se si possono già fare delle ipotesi sulle misure che verranno introdotte. Con l'approvazione del Consiglio dei Ministri, inizia l'iter per la realizzazione della riforma del fisco.

La prossima tappa coinvolgerà la conferenza unificata, in merito ai tributi regionali e locali, e nella tappa successiva la riforma dovrà essere autorizzata dal Capo dello Stato, per la presentazione del disegno di legge alle Camere.

Si tratta di un iter complesso e che necessita di un tempo apposito per arrivare alla sua conclusione: le tappe al Parlamento dovrebbero terminare a maggio, o almeno prima dell'estate.

Tuttavia il concludersi di questi step di approvazione non seguirà in automatico l'immediata applicazione della riforma. Questo piano infatti sarà realizzato, per la fase attuativa, in non meno di due anni.

Riforma del fisco: tempistiche di realizzazione

Per la realizzazione di tutte le misure e i provvedimenti voluti con la riforma del fisco, i tempi saranno più lunghi, e l'obiettivo è quello di vedere attualizzate tutte le misure entro due anni.

Questo vuol dire che, nella pratica, le misure volute dalla riforma fiscale prenderanno piede in modo graduale dall'approvazione, fino a due anni. Si tratta di 24 mesi in cui il governo tramite decreti appositi renderà operativa la riforma.

Al momento una delle maggiori problematiche attorno alla realizzazione della riforma fiscale, così come sta per essere strutturate, riguarda le risorse economiche che lo stato deve mettere in campo.

Il governo infatti ha pianificato diverse operazioni per compensare la spesa per la riforma recuperando fondi da misure che verranno abolite, o per cui si vedrà diminuire l'efficacia.

L'obiettivo finale della riforma è quello di semplificare il sistema di tassazione in Italia, per cui con molta probabilità vedremo scomparire alcune piccole imposte, sostituite da tasse uniche.

Un esempio è l'attuale ipotesi di eliminazione dell'imposta di bollo, l'imposta catastale e di registro, insieme alle tasse minori correlate, riferite all'acquisto di immobili: probabilmente arriverà una tassa unica a riunirle tutte.

La riforma fiscale tuttavia si concentra soprattutto sulle tasse pagate dai lavoratori e dalle imprese ogni anno allo stato. Al centro dei cambiamenti ci saranno quindi Irpef, Ires e Irap, ma anche le detrazioni e le deduzioni fiscali, che saranno coinvolte da alcuni tagli.

Riforma del fisco: i principali interventi

Tra i principali interventi della riforma fiscale dell'attuale governo, troviamo quelli volti ad arrivare all'obiettivo di una flat tax estesa a tutti, ovvero una tassazione unica per tutti, lavoratori autonomi e dipendenti, che possa superare l'attuale sistema progressivo.

In particolare sarà coinvolta la tassa Irpef, che al momento viene pagata da lavoratori dipendenti, autonomi in regime fiscale ordinario e in parte dalle imprese.

Questa tassa al momento presenta un sistema di 4 aliquote: in pratica più si guadagna, più sale la percentuale di tasse applicata. Con la riforma le aliquote scenderanno a tre, riducendo il divario fiscale tra i diversi scaglioni.

Anche l'Ires potrebbe subire delle modifiche: la tassa sulle società infatti potrebbe presentare nel prossimo futuro due aliquote invece di una. La più vantaggiosa sarebbe introdotta per sostenere principalmente le imprese che assumono e che applicano investimenti.

Altre tasse potrebbero scomparire: si tratta dell'Irap, e di alcune tasse minori che verrebbero superate. Dall'altro lato però, verrà semplificato anche l'attuale sistema di agevolazioni fiscali.

I lavoratori potranno accedere alle detrazioni, presentando ogni anno la dichiarazione dei redditi, solamente per le spese più importanti (per la salute, istruzione e per il mutuo) e non per quelle minori. Queste sono al momento le principali ipotesi per la riforma del fisco, tuttavia si attendono le conferme del testo definitivo.