Rottamazione quater: attenzione alla nuova data per non perdere le agevolazioni

Annunciata la nuova data limite per l'inoltro della domanda relativa alla rottamazione quater.

L’approvazione della nuova legge di bilancio del governo Meloni ha subito diverse modifiche nel corso delle ultime settimane, soprattutto per via della corsa contro il tempo per riuscire ad approvarla entro la fine del 2022.

Tra le varie manovre approvate troviamo anche la rottamazione quater di cui la Manovra indica come accedere alla sanatoria ma soprattutto i requisiti che servono per poter presentare la domanda.

Un punto fondamentale è rispettare date e scadenze: tutti i dettagli.

Rottamazione quater: i nuovi debiti scontati

È importante sottolineare, prima di entrare nello specifico della nuova manovra, che la rottamazione quater prevede solo le cartelle esattoriali che hanno una data a partire dall’anno 2000 fino all’anno 2015.

Inoltre la nuova rottamazione interesserà solamente le cartelle esattoriale che hanno dei debiti inferiori ai 1000 €; nel caso in cui ci siano queste prerogative le cartelle saranno automaticamente risolte entro il 31 marzo 2023.

All’interno della legge di bilancio troviamo specificato che la nuova rottamazione può essere estesa anche per tutti i debiti che hanno una base territoriale, come possono essere multe e bollo auto. Bisogna specificare però che nel caso delle cartelle relative ai debiti territoriali le cancellazioni automatiche sono previste solo nel caso di sanzioni ed interessi. Per quanto riguarda l’intero importo del debito la decisione spetta solo alle singole competenze, il risultato può variare anche solo spostandosi di pochi chilometri.

Se parliamo invece di importi maggiori i vari contribuenti saranno interessati al pagamento dell’importo capitale e delle eventuali spese di notifica, questo significa che non sono più dovute sanzioni o interessi di mora. Per poter ottenere questi vantaggi bisogna però prestare molta attenzione alle date utili, per non perdere le agevolazioni previste.

A quali date fare particolare attenzione

Per poter usufruire della rottamazione quater di tutti i debiti con importo superiore a 1000 € bisognerà tenere a mente la data del 30 aprile 2023. Dopo questa data non sarà più possibile inoltrare le domande e quindi non si potrà più accedere alle agevolazioni fiscali previste. Nel corso dei prossimi giorni Agenzia delle Entrate renderà lei stessa nota le varie modalità di partecipazione, nel mentre il governo ha confermato che è ancora possibile aderire alle agevolazioni anche per coloro i quali era decaduto il diritto dalle precedenti.

Ultima data per pagare le cartelle senza sanzioni

Esiste un termine ultimo entro la quale è possibile pagare le proprie cartelle di Equitalia senza funzioni aggiuntive. La data corrisponde con il 31 luglio 2023, è opportuno però ricordare che è possibile anche richiedere la rateizzazione, sempre entro la medesima data, in un massimo di 18 rate.

Nel momento in cui si richiede la rateizzazione dei propri debiti bisogna però seguire alcune regole. La prima e la seconda rata devono riuscire a coprire il 10% dell’importo totale e su queste verrà applicato un tasso di interesse pari al 2% annuo. Il pagamento della prima della seconda rata devono avvenire rispettivamente entro il 31 luglio e il 30 novembre dell’anno 2023. Le rate successive dovranno poi avere delle scadenze ben precise e gli importi dovranno essere tutti identici, con cadenza annuale con inizio dal 2024, le date previste per il 2023 saranno:

  • 28/02;

  • 31/05;

  • 31/07;

  • 30/11.

La differenza tra rottamazione e rateizzazione

Quando parliamo di rottamazione quater è importante riuscire a non confondersi con la rateizzazione delle cartelle esattoriali. Le due manovre, se pur essendo entrambe degli aiuti per il cittadino, presentano delle differenze sostanziali. La rateizzazione è un’opzione che il cittadino può scegliere nel momento in cui si trova in difficoltà economica e non riesce a pagare in un’unica soluzione il debito rispettivo ad una cartella esattoriale. La rottamazione è invece un’opzione che il cittadino può scegliere nel momento in cui vuole approfittare di una “definizione agevolata” rispetto al pagamento di una cartella esattoriale.

Definizione agevolata significa poter godere dell’annullamento rispetto alle proprie sanzioni ed interessi del pagamento, significa che il cittadino dovrà risarcire soltanto la quota capitale. A questo punto la quota capitale può essere pagata in unica soluzione oppure a rate, questo significa che anche la definizione agevolata prevede la possibilità di rateizzare.

Come funziona la rottamazione delle cartelle

In generale la definizione di rottamazione delle cartelle significa che il contribuente può estinguere i propri debiti senza corrispondere all’Agenzia delle Entrate interessi o sanzioni, compresi anche gli interessi di mora. La rottamazione rispetto alla rateizzazione è una decisione che deve prendere direttamente il governo in carica e solo a quel punto i cittadini potranno aderire alle agevolazioni.

Come abbiamo accennato anche in precedenza per aderire alla quarta edizione bisognerà fare domanda direttamente all’ente di riscossione entro il 30 aprile 2023. A quel punto una volta approvata la rottamazione delle proprie cartelle si potrà poi richiedere la rateizzazione dell’importo oppure procedere con il pagamento in un’unica rata. Nel caso in cui si scelga la rateizzazione bisognerà poi seguire le indicazioni specifiche, che abbiamo riportato anche in alcuni paragrafi precedenti.

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