Rottamazione quater e pace fiscale: Giorgia Meloni pensa al maxi condono delle cartelle

L’obiettivo, ormai probabilmente a breve termine, è quello di cancellare i debiti dei contribuenti. È in arrivo una rottamazione quater per la pace fiscale.

L’obiettivo, ormai probabilmente a breve termine, è quello di cancellare i debiti, in un momento storico in cui già caro bollette e inflazione gravano sulle spalle di tutti i cittadini e contribuenti. E questo grazie a una rottamazione quater per la pace fiscale.

Che si tratti di tasse non pagate, multe o contributi, ecco che sul tavolo da lavoro del neo Governo c’è anche il raggiungimento della pace fiscale, all’ordine del giorno, nonché un maxi condono delle cartelle.

Sicuramente non sono pochi gli italiani che sperano di poter cancellare a breve i propri debiti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate ma si prospettano delle novità, rispetto alle altre volte.

A partire dai soggetti che saranno interessati dalla misura, fino ad arrivare ai nuovi importi per il saldo e stralcio, ecco come funziona l’attesa rottamazione quater.

Rottamazione quater 2022 ultimissime oggi: come funziona

Il funzionamento della sanatoria è, a grandi linee, chiaro a tutti ma questa volta il Governo introduce delle novità rispetto alle tre rottamazioni precedenti.

Infatti, si parte innanzitutto dalla necessità di dover fare tabula rasa e quindi ripartire da zero, nella sistemazione di tutte le cartelle esattoriali.

Basti pensare alle sovrapposizioni che, ad esempio, si sono venute a creare con i debiti dei soggetti cosiddetti “decaduti” ovvero coloro che hanno già aderito a un condono ma che comunque hanno continuato a non pagare.

Si fissa dunque un limite al 30 giugno 2022, che è quello da prendere in considerazione ai fini della riscossione. In questo modo si riesce ad arrivare alle cartelle inviate prima dello scoppio della pandemia e fino a ora, visti i debiti che la crisi energetica sta portando in superficie.

Rottamazione quater e pace fiscale: sconto sulle sanzioni e tempi di pagamento

Parlando di contestazioni di tipo tributario, ovviamente va dato per scontato che bisogna pagare la parte relativa all’imposta dovuta ma non saldata, però su sanzioni e interessi sarà applicato un forte sconto.

L’obiettivo infatti è di arrivare a un massimo del 5%.

Per quanto riguarda le tempistiche di pagamento, si dovrebbero mettere in conto dieci anni per i versamenti.

Il punto è che, allo stato attuale della situazione, non c’è la copertura finanziaria per approvare una misura di tale portata, motivo per cui si potrebbe verosimilmente scendere a cinque anni di tempo.

C’è un’altra novità che alletta molti contribuenti, che riguarda lo stralcio, questa volta integrale, di tutti i debiti fino a 1.000€.

Chi ha diritto alla pace fiscale 2023

Come già abbiamo avuto modo di evidenziare, possono accedere al condono delle cartelle esattoriali tutti coloro che hanno carichi affidati all’agenzia per la riscossione fino a giugno 2022.

Per quanto riguarda le cartelle che è possibile sanare, il riferimento è ai debiti IRPEF, IRAP, IVA oltre al bollo auto, TARI, e IMU.

Si tratta di situazioni in cui però non è ancora stato disposto l’incasso coattivo.

In sostanza, tutti coloro che hanno questo tipo di debito a proprio carico, avranno la possibilità di pagare il dovuto, con un’aggiunta di solo il 5% dell’importo, senza altri interessi o sanzioni.

Va sottolineato inoltre il fatto che la rateizzazione del debito in cinque anni scatta in automatico e non c’è alcun minimo importo previsto, per procedere con tale operazione.

Lo stralcio previsto fino a un importo massimo di 1.000€ (e non più di 3.000€, come annunciato) prevede invece che venga concesso di pagare un importo inferiore a quanto effettivamente dovuto, grazie al quale però il debito verrà cancellato per intero (quindi stralciato, per l’appunto).

Ecco le cartelle esattoriali abolite dal 2023, grazie a rottamazione quater e pace fiscale

Ovviamente, si resta in attesa di conferme ufficiali ma possiamo ormai affermare che la pace fiscale ci sarà e il nuovo Governo dunque farà a breve tirare un sospiro di sollievo a tutti i debitori nei confronti del Fisco.

Un punto da inserire dunque nella imminente Legge di Bilancio 2023, che ovviamente comprenderà anche altre macro decisioni da prendere in merito a pensioni, reddito di cittadinanza, inflazione e povertà dilagante, fino ad arrivare al possibile aumento degli stipendi.

Rinunciare a un provvedimento di questo genere significherebbe non solo rimanere allo status quo bensì non fare altro che aumentare l’indebitamento e i disagi di chi non ha una posizione regolare nei confronti del Fisco e quindi non può risollevarsi economicamente.

Una pace fiscale, da raggiungere tramite una nuova rottamazione di debiti e cartelle, servirà dunque non solo a regolarizzare la posizione di tanti debitori ma anche a garantire allo Stato un gettito importante, che altrimenti non arriverebbe mai.

A ogni modo, non resta che attendere la nuova legge di Bilancio, per poter riportare notizie da fonti ufficiali, visto che al momento, nonostante le ipotesi plausibili, non esiste ancora la rottamazione per i debiti più recenti.

Pertanto, nel caso di notifiche di nuove cartelle, l’unica soluzione nell’immediato è di pagare il proprio debito, iniziando col richiedere la rateizzazione presso l’Agenzia delle Entrate, ovviamente solo se si accetta la misura e non si intende invece procedere con ricorsi o contestazioni.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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