Rottamazione ter, Saldo e Stralcio: via al condono nel 2022!

Le rate di Rottamazione Ter e Saldo e Stralcio scadute nel 2020 e 2021 avrebbero dovuto essere pagate entro il 14 dicembre. Tuttavia, arriva una buona notizia per quanti non si sono ancora messi in regola, poiché con il nuovo anno dovrebbe arrivare un Decreto che, sul modello di DL Rilancio e DL Ristori, applichi una sanatoria e permetta ai beneficiari di rateizzare nuovamente e pagare le rate scadute delle definizioni agevolate nel 2022.

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Quando il testo ultimo della Legge di Bilancio 2022 è ormai ultimato e pronto per l’emanazione il 1 gennaio, arrivano però novità di fine anno in fatto di riscossione delle cartelle esattoriali perché si è scelto, dopo la proroga allo Stato di Emergenza, di concedere a tutte le cartelle emesse fino al 31 marzo 2022 180 giorni di tempo perché esse siano pagate in regola.

Il nuovo DDL Bilancio però non contiene ulteriori proroghe alla possibilità di pagare le rate 2020-2021 del saldo e stralcio e della rottamazione ter scadute, il cui termine ultimo veniva fissato al 9 dicembre (14 dicembre con i cinque giorni di tolleranza) dalla conversione in legge del Decreto Fiscale.

Tuttavia, non si deve scordare che se la Legge di Bilancio è senza ombra di dubbio uno dei principali strumenti con cui il Governo mappa il percorso finanziario da compiersi di anno in anno, interventi in fatto di riscossione sono spesso attuati in altre sede ad esempio con decreti ad hoc.

A questo proposito il DL Rilancio e il DL Ristori intervenivano di fatto con una sanatoria per le rate delle definizioni agevolate, stabilendo che quanti non avessero pagato in regola le rate 2019 di rottamazione ter e saldo e stralcio o le rate delle precedenti rottamazioni non decadessero dai benefici, ma potessero nuovamente rateizzare i debiti senza more o sanzioni.

Questa sanatoria, con il condono di more e sanzioni, che permette di rimanere nei benefici delle definizioni agevolate si attende anche per le rate 2020 e 2021 di rottamazione ter e saldo e stralcio. Si attende cioè ad inizio 2022 un decreto che permetta a coloro, che non sono riusciti a pagare le rate 2020 e 2021 delle definizioni agevolate entro il 14 dicembre, di mantenere i benefici e rateizzare di nuovo.

Sono poi in molte tra le forze parlamentari a chiedere una nuova Pace Fiscale accompagnata da una rottamazione quater, in cui includere le cartelle escluse dalla rottamazione ter del 2019, e da un nuovo stralcio dei debiti.

Se al momento una nuova Pace Fiscale non è prevista dalla Legge di Bilancio 2022, una mossa in questo senso non sarebbe tanto impensabile, perché quasi il totale dei debiti da riscuotere riguarda cartelle di un importo inferiore a 1.000 euro, stando alle stime, e molte dei quali appartengono a creditori insolvibili, onde per cui sono in molti quelli che fanno notare come la macchina di riscossione spenderebbe di più nel tentativo di riscuotere questi debiti che condonandoli o rottamandoli una seconda volta.

Chi non ha pagato Rottamazione Ter e Saldo e Stralcio il 14 dicembre decade dai benefici?

Una proroga al pagamento delle rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio, le due definizioni agevolate di riscossione, è stata approvata con la conversione in Legge del Decreto Fiscale che spostava il termine ultimo per saldare le rate scadute 2020 e 2021 al 9 dicembre. Ma alle scadenze ufficiali vanno sempre applicati cinque giorni extra, cioè i cosiddetti cinque giorni di tolleranza, che accordano ai contribuenti un periodo di tempo aggiuntivo per il pagamento in regola, quindi la data ultima era fissata a martedì 14 dicembre 2021.

A questo punto occorre fare chiarezza perché da normativa italiana qualora le rate delle definizioni agevolate non siano pagate in tempo, questo comporta il decadimento dai benefici e le somme già versate sono convertite a titolo di acconto per le somme dovute.

Se questo principio generale è vero, siamo però in tempi straordinari con la pandemia che ha di fatto peggiorato le condizioni economiche degli italiani rendendo per molti impossibile pagare i debiti con il fisco. A questo proposito infatti il governo è più volte intervenuto in passato con decreti specifici che di fatto permettessero una nuova rateizzazione delle somme non ancora pagate dopo la scadenza e relative proprio alle rate delle definizioni agevolate di riscossione.

Pagare le rate scadute di Rottamazione ter e Saldo e Stralcio nel 2022. Possibile se arriva il Decreto!

Nello specifico il Decreto Rilancio (DL 34/2020) stabiliva che qualora i contribuenti non avessero versato in tempo le rate dovute per l’anno 2019 di rottamazione ter e saldo e stralcio potessero nuovamente rateizzare i pagamenti senza decadere dal beneficio.

Oltre a questo, il Decreto Ristori (DL 137/2020) stabiliva di fatto una maxi sanatoria anche per quanti erano decaduti dalle precedenti definizioni agevolate di riscossione, per non aver pagato in tempo le rate  della prima Rottamazione e della Rottamazione-bis, concedendo a questi soggetti la possibilità di rateizzare nuovamente i debiti.

In parole povere, lasciando da parte la Legge di Bilancio, che per altro ha altre priorità come Riforma Fiscale e Riforma Pensioni, ricordiamo che la pandemia è ben lontana dall’essere risolta e le restrizioni sono in parte ancora in vigore, motivo per cui si è scelto di prorogare lo Stato di Emergenza fino a marzo 2022.

Diciamo questo perché, come già accaduto per le precedenti rottamazioni e le precedenti rate di saldo e stralcio e rottamazione ter, sembra molto probabile l’arrivo di un nuovo decreto nel 2022 che permetta anche a quanti non hanno pagato le rate 2020 e 2021 entro il 14 dicembre di rateizzare nuovamente, senza decadere dai benefici di rottamazione ter e saldo e stralcio.

Si attende cioè un decreto che applichi una nuova sanatoria e permetta di pagare nel 2022 le rate delle definizioni agevolate scadute nel biennio precedente.

Il video YouTube di PUNTOZERO VERONA spiega in generale cosa può fare l’Agenzia delle Entrate quando le cartelle non sono pagate in tempo, cioè quali beni può pignorare:

  

Nuova Pace Fiscale 2022 e Rottamazione Quater, quali novità?

Se dunque anche in vista della proroga allo Stato di Emergenza, ora prolungato fino ad aprile 2022, ci sarà probabilmente la possibilità di rimanere nelle definizioni agevolate di riscossione, quali rottamazione ter e saldo e stralcio, resta da chiarire anche quali possibilità ci sono di vedere l’anno prossimo una nuova Pace Fiscale più ampia.

Saldo e stralcio e rottamazione ter includono infatti tra i beneficiari solo le cartelle fino al 2017, e in molti chiedono una Rottamazione quater che includa le cartelle escluse dalle precedenti definizioni agevolate.

Ricordiamo poi che la Pace Fiscale Draghi ha quest’anno approvato anche lo stralcio dei debiti, terminato ad ottobre, che ha cancellato tutte le cartelle esattoriali emesse tra 2000 e 2010 e di importo lordo massimo di 5.000 euro, che appartenessero a contribuenti con un ISEE massimo di 30.000 euro.

Al momento la Legge di Bilancio 2022 non prevede né una rottamazione quater, né un nuovo stralcio dei debiti iscritti a ruolo, anche per la difficoltà di reperire per questa manovra finanziaria i fondi utili.

Più facile invece la possibilità di una nuova dilazione che dia più tempo a chi già incluso in rottamazione ter e saldo e stralcio per pagare le rate scadute 2020 e 2021, con un decreto che agisca sul modello del Decreto Rilancio e del Decreto Ristori.

La proroga allo Stato di emergenza cambia i tempi di riscossione delle cartelle esattoriali

In fatto di riscossione delle cartelle esattoriali alcune modifiche sono già state attuate proprio di pari passo alla proroga allo Stato di Emergenza, che ora dovrebbe avere fine il 31 marzo 2022.

Da normativa italiana infatti quando si riceve una cartella esattoriale ci sono 60 giorni di tempo per pagarlo. La conversione in Legge del Decreto Fiscale portava questo tempo a 180 giorni solo per le cartelle emesse dal 1 settembre al 31 dicembre 2021.

Adesso abbiamo un nuovo intervento che cambia i tempi di riscossione e stabilisce che tutte le cartelle esattoriali notificate a partire da settembre fino al 31 marzo 2022, possano essere pagate in regola entro 180 giorni.