Saldo e stralcio: proroga, a dicembre! Ultimissime di oggi.

Il giorno X è arrivato ed insieme a lui, anche una possibile proroga del saldo e stralcio delle cartelle esattoriali e della rottamazione ter. Le richieste e le pressioni delle parti politiche in sede di decisione, hanno portato ad un allungamento della scadenza ma senza riuscire a superare la data del 31 dicembre 2021. Vediamo quando è stata fissato il nuovo termine dei versamenti, ma prima ancora, cerchiamo di capire cos’è e come funziona questa riduzione agevolativa.

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Il giorno X è arrivato ed insieme a lui, anche una possibile proroga del saldo e stralcio delle cartelle esattoriali e della rottamazione ter.

Le richieste e le pressioni delle parti politiche in sede di decisione, hanno portato ad un allungamento della scadenza ma senza riuscire a superare la data del 31 dicembre 2021.

I contribuenti tenuti a pagare le somme dovute all’Agenzia delle Entrate - Riscossione, avranno ancora pochi giorni per confermare la propria posizione e saldare i debiti insoluti prima che giunga l’anno nuovo.

Vediamo quando è stato fissato il nuovo termine dei versamenti, ma prima ancora, cerchiamo di capire cos’è e come funziona questa riduzione agevolativa.

Saldo e stralcio: cos'é, come funziona e come richiederlo?

La prima volta in cui ho sentito nominare il saldo e stralcio dei debiti pensavo fossero due procedure fiscali distinte, atte ad archiviare i debiti dei contribuenti.

Solo ora, leggendo qualcosa di più e capendo quanto scritto in merito, ho compreso chiaramente il significato di questi termini.

Il saldo e stralcio in realtà è una misura unica che comprende sia la riduzione dell’importo del debito dovuto, sia l’azzeramento delle relative sanzioni e interessi di mora.

Tale misura agevolativa viene riservata alle persone fisiche che versano in grave condizione economica, ovvero soggetti in possesso di:

  • un valore Isee del proprio nucleo familiare inferiore a 20.000 euro
  • hanno presentato preventivamente la procedura di liquidazione per sovradebito (art. 14 ter, legge n°3/2012)

Ma non solo.

Il saldo e stralcio viene inteso anche come una transazione tra parti, un accordo in via bonaria che debitore e creditore stabiliscono in merito al pagamento del debito insoluto.

Grazie a questo accordo è possibile decidere comunque per la riduzione dell’importo, a patto che il debitore effettui il pagamento immediatamente.

Il video di Debito Bancario offre una panoramica davvero interessante su questo argomento: 

Questo tipo di procedura ha numerosi vantaggi, come spiega sosconsumatori.it:

“Il debitore può saldare il debito con una riduzione fino al 40% della somma totale, mentre il creditore evita di agire in giudizio ( quindi non affronta alcuna spesa relativa a spese legali e procedure di recupero) ed incassa subito l’importo dovuto.”

Nel caso in cui questa procedura interessi il rapporto tra debitore e un ente fiscale che si occupa della riscossione, la richiesta dell’agevolazione può essere effettuata andando nella homepage dell’Agenzia delle Entrate e Riscossione.

Nella sezione dedicata è possibile trovare il modulo da compilare, inserendo i propri dati personali e un indirizzo email al quale verrà inviata la convalida della richiesta, le cartelle esattoriali o gli avvisi riferiti al saldo e stralcio.

Scegliendo se inserire il valore Isee o utilizzare la procedura di liquidazione ( condono al 90% del debito), il contribuente potrà inviare la richiesta direttamente all’agente della riscossione.

Qualora si decidesse per l’inserimento del valore Isee, si dovrà aver presentato la DSU con tanto di numero di protocollo e data che la identifichi, senza dimenticare di allegarne la certificazione in formato pdf.

Sarà compito dell'agente della riscossione inviare un link via mail al contribuente, in modo da fargli sapere l'avvenuta convalida della richiesta e la presa in carico della pratica. 

Se la documentazione risulta valida, il contribuente riceverà un’ultima email di registrazione dove scaricherà il modello SA-ST precompilato.

Diversamente, potrà presentare richiesta di adesione alla casella PEC dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione o, in alternativa, rivolgersi agli sportelli fisici.

Saldo e stralcio: quando si paga?

La preoccupazione dei contribuenti che saranno tenuti ad effettuare i versamenti da qui a breve non è solo quella di dover sborsare somme consistenti, quanto più il fatto di dover adempiere a questo compito in un tempo relativamente breve.

La concentrazione delle rate da recuperare per il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali e la rottamazione ter è a dir poco oppressiva.

Il calendario pubblicato ancora mesi fa infatti, evidenziava come le scadenze dei pagamenti fossero molto vicine fra loro, ovvero:

  • 5 ottobre 2021: pagamento rata rottamazione Ter + stralcio luglio 2020
  • 31 ottobre 2021: versamento rata rottamazione Ter novembre 2020
  • 30 novembre 2021: saldo nuove rate dell’anno in corso ( rottamazione Ter , saldo e stralcio cartelle esattoriali)

Proprio per questo motivo, i rappresentati delle imprese, dei professionisti e dei cittadini hanno avanzato la richiesta di poter prorogare almeno i versamenti previsti per il 30 novembre.

Come spiega teleborsa.it:

“La fine del mese di novembre conta 62 adempimenti fiscali oltre alle tante incognite soprattutto per chi ha le rate sospese della rottamazione ter e del saldo e stralcio, o per le imprese che devono riversare nelle casse dello Stato l’Irap non pagata nel 2020 per aver sfiorato i tetti degli aiuti di stato, o ancora per i cittadini e autonomi che hanno beneficiato della moratoria degli avvisi bonari.”

Logicamente, spostare ben 8 rate della rottamazione ter e altre 4 del saldo e stralcio al 2022 non è facile, soprattutto in termini di costi.

Le risorse finanziare per questo tipo di manovra dovrebbero essere così corpose da sostenerla dall’inizio alla fine, ma purtroppo non è così.

Gestire un ulteriore proroga  delle rate al prossimo anno manderebbe in crisi l’intero sistema fiscale del nostro paese.

Spiega tg24.sky.it:

“ un intervento per diluire ulteriormente le rate della rottamazione potrebbe essere tecnicamente possibile, ma per spostare i pagamenti anche al nuovo anno, oltre la data del 31 dicembre 2021, come richiesto in alcuni emendamenti al decreto fiscale, dovranno essere trovate le coperture necessarie”

E allora, che fare?

Secondo una recente risposta arrivata dal Governo, le forze politiche insisterebbero per una mini- proroga almeno fino a dicembre, ma ancora non è stata tradotta in una norma  che possa essere approvata dalla Commissioni Finanza e Lavoro.

Saldo e stralcio: proroga fissata a dicembre!

L’idea è quella di prorogare i versamenti del 30 novembre almeno al 9 dicembre o magari, al 14 dicembre considerando i 5 giorni di tolleranza riconosciuti dal fisco per non arrivare ad applicare sanzioni e generare il decadimento del saldo e stralcio.

Lo spazio di intervento in materia di risoluzione di debiti sarebbe, quindi, molto ristretto e guarderebbe ad una diluizione delle rate in scadenza almeno fino alla prima settimana del mese in arrivo.

Tale operazione non potrà essere una soluzione da poter adottare a lungo termine ma almeno per ora, potrebbe aiutare moltissimi contribuenti in difficoltà.

Inoltre, con l’approvazione di un ulteriore emendamento, i pagamenti risalenti all’8 marzo e al 18 maggio scorso potrebbero essere effettuati il 16 dicembre, e non più entro il 16 settembre 2021.

Si potrà scegliere per la rateizzazione in 4 rate mensili di pari importo che andrebbero a decorrere da gennaio 2022 con scadenza il 16 di ogni mese senza che sanzioni ed interessi possano venire applicati.

L’unico problema di questa mini proroga potrebbe essere quello rappresentato dall’inadempimento del versamento anche durante il periodo aggiunto o il versamento insufficiente dello stesso.

Del resto, almeno il 77% delle scadenze riguardano i versamenti, perlopiù rappresentati da:

  • acconti d’imposta
  • imposta d bollo delle fatture elettroniche

Poiché la tolleranza vale solo sui ritardi dei versamenti ma non sulla carenza dei pagamenti, qualora non si rispettino i termini sopra citati è possibile incorrere nella decadenza dell’agevolazione prevista dal saldo e stralcio.

La misura agevolativa quindi, non verrebbe perfezionata e i versamenti effettuati costituirebbero titolo di acconto sulle somme dovute all’Agente di riscossione.

Salvo modifiche dell’ultimo momento, questa mini proroga al 9-14 dicembre 2021 potrebbe indirizzare il governo a pensare a come ricavare le risorse necessarie per poterla portare all’anno nuovo e introdurla nella Legge di Bilancio ancora in esame.

L'articolo di Viviana Vitale vi spiega le ultime noviutà in tema di rottamazione ter. 

Saldo e stralcio: opzione patent box, possibile?

Sebbene le parti politiche abbiano proposto soluzioni su soluzioni, vi è anche un altro intervento che potrebbe interessare il saldo e stralcio dei debiti dei contribuenti, ovvero il patent box.

Come spiega mise.gov.it:

“ è un regime ozpionale di tassazione per i redditi d’impresa derivanti dall’utilizzo di software protetto da copyright, di brevetti industriali, di disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel capo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili”

Più semplicemente, potremmo definirlo come una tassazione agevolata che riguarderebbe i redditi che le imprese producono grazie all’utilizzo di questi software protetti dai diritti d’autore e dai brevetti industriali.

Sfortunatamente però, questa opzione risulta abbastanza complessa e potrebbe creare una certa confusione.

Pensandola in termini fiscali, si potrebbe agire sulle norme che la regolano, in modo tale da bloccare ogni tipo di intervento retroattivo sulle agevolazioni ottenute dalle imprese nel 2020 e rendere la maxi deduzione cumulabile ad altri incentivi.

Ovviamente, per ora la patent box è solo un’ipotesi e la proroga del saldo e stralcio per il 2022, per quanto possibile da studiare e da realizzare in presenza di fondi, è ancora da confermare. 

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