Salgono i tassi d’interesse, cosa cambia per mutui e prestiti?

I tassi d'interesse imposti dalla Bce continuano a salire, ma come stanno influenzando i mutui ed i prestiti? Scopriamolo assieme nell'articolo.

L’aumento dei tassi d’interesse deciso direttamente dalla Banca centrale Europea, la Bce, non sembra dare segnali di arresto.

Questo costante aumento va ad incidere notevolmente sui costi dei mutui e dei prestiti che le famiglie italiane, ma non solo anche le aziende, richiedono alle banche del nostro paese.

Nel corso degli ultimi mesi gli aumenti sono saliti costantemente e con una differenza percentuale rispetto all’anno scorso del 4,2%.

Ma esistono degli stratagemmi o accorgimenti da poter utilizzare per riuscire ad affrontare questa situazione? Sicuramente si. 

Vediamo assieme nello specifico che cosa influisce sulle variazioni dei tassi di interesse e soprattutto come questi cambiano anche i valori dei nostri prestiti o mutui.

Andremo anche a capire quali sono le migliori strategie da adottare in questo periodo storico per tutte le persone che hanno bisogno di aprire in questo momento un mutuo con la propria banca. 

In che modo incidono i tassi d’interesse 

Come prima cosa è importante ricordare la differenza tra muto un prestito a tasso fisso ed uno a tasso variabile.

Nello specifico il tasso che è collegato direttamente alle decisioni prese dalla Banca centrale europea è quello variabile.

Questo perché il tasso variabile dipende direttamente dal tasso Euribor il quale dipende dal tasso con la quale le stesse banche si scambiano del denaro a vicenda, per poter concedere i vari prestiti.

È stato proprio questo tasso a far impennare notevolmente le percentuali per i prestiti negli ultimi mesi, basti pensare che solo nel mese di settembre 2022 sono saliti a 2,49% rispetto al mese di agosto che era 2,32%.

Per quanto riguarda invece il tasso medio sui mutui abbiamo una percentuale nel mese di settembre pari al 2,17% rispetto a quella di agosto che era pari a 2,07%. 

Se vuoi saperne di più rispetto alle differenze tra le due tipologie di tassi d’interesse leggi anche: Tassi d’interesse in aumento, cosa succede alle rate del mutuo? Chi deve preoccuparsi.

Come effettuare i calcoli per mutui e prestiti 

I valori che abbiamo sopra riportato rispecchiano dei tassi d’interesse medi rispetto a tutti i prestiti che sono stati erogati nel nostro paese.

Per questo motivo è impossibile utilizzare questi valori per poter effettuare dei calcoli, in quanto in base alla tipologia di prestito che richiediamo esistono dei crediti differenti.

Il valore che dobbiamo andare a ricercare è quello relativo al Taeg, ovvero il costo complessivo di tutti i servizi, gli interessi e le altre spese. 

Nonostante l’aumento del valore dei tassi di interesse il valore del Taeg nel corso del 2022 è stato inferiore rispetto a quello del 2020, con un valore medio pari al 6,80 %.

Per questo motivo è importante capire per quale motivo vogliamo richiedere un prestito alla nostra banca, questo va ad incidere direttamente sugli interessi e sul costo finale che andremo a pagare.

Mutui o prestiti?

L’aumento introdotto dalla Banca centrale europea fino ad oggi non ha influito in maniera drastica sui tassi di interesse che sono stati applicati dalle nostre banche.

Questa affermazione però varia nel momento in cui andiamo ad analizzare se il credito richiesto è necessario per aprire un mutuo piuttosto che per ottenere un prestito. 

Ad oggi se parliamo di un semplice prestito per liquidità il tasso migliore che possiamo ritrovare e pari al 5,53% su una tempistica molto breve ovvero per un periodo di tre anni con una cifra media ovvero 10.000 €. In questo specifico caso con gli attuali rialzi la rata media mensile si aggirerebbe attorno ai 307 €, se dovesse invece esserci un ulteriore rialzo di 75 punti come previsto la rata potrebbe arrivare a 311 € al mese.

La situazione cambia se andiamo ad analizzare una tipologia di prestito più a lungo termine per esempio, analizziamo un prestito di sette anni con un valore di circa 20.000 € la rata mensile passerebbe ad un + 2,6% con un aumento totale di circa 700 €.

Come scegliere gli interessi per il nostro mutuo

Anche in base a quello che ci siamo detti nello scorso paragrafo chiaramente la tipologia di credito più danneggiata da questi aumenti è sicuramente il mutuo.

Nello specifico i mutui che vengono accesi con un tasso variabile, anche se il secondo luogo vengono influenzati anche i mutui a tasso fisso.

Nello specifico sono più influenzati i mutui a tasso variabile in quanto come abbiamo detto già in precedenza sono direttamente collegati all’indice Euribor.

Il quale dipende direttamente dai valori imposti dalla Banca centrale europea di conseguenza tutti i mutui che dipendono da questo tasso di interesse variano in base alle decisioni della Bce.

Per portare un esempio possiamo pensare ad un mutuo ventennale pari a 100.000 € il quale in base agli attuali tassi di interesse potrebbe ottenere una tassa mensile di circa 478 €, se questo dovesse aumentare ancora la rata potrebbe aumentare fino a 55 euro in più al mese. 

Usando sempre questo mutuo come esempio avremo un costo totale dell’importo che dobbiamo restituire alla nostra banca pari a 1000 € in più. 

Come effettuare delle previsioni 

Gli esempi che abbiamo portato finora ci possono far intuire più o meno com’è l’attuale situazione, ma purtroppo fare delle previsioni è alquanto complesso.

L’impatto dei tassi di interesse imposti dalla Banca centrale europea non è sempre così scontato, in quanto va ad incidere la speculazione.

In generale tutti gli aumenti delle rate del proprio mutuo o dei propri prestiti variano in base alla tipologia di credito che andiamo a richiedere e purtroppo riuscire a riconoscere delle variabili risulta essere molto complesso e poco utile.

Per avere maggiori informazioni sulle agevolazioni presenti per aprire il proprio mutuo leggi anche: Mutui agevolati under 35, il governo salva in calcio d’angolo la prima casa.

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