Sconto IMU e Tari, come pagare il 20% in meno

Nel 2023 è possibile in alcuni casi chiedere uno sconto del 20% sul pagamento dell'IMU e della Tari: ecco come funziona l'agevolazione

L’IMU è l’Imposta Municipale Unica e si riferisce alle proprietà immobiliari: chi possiede una casa (ad esclusione dell’abitazione in cui è posta la residenza) deve versare ogni anno questa imposta al Comune.

Un’altra tassa che coinvolge le abitazioni è la Tari, il cui pagamento è previsto in relazione ai rifiuti prodotti all’interno della propria abitazione, e serve per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.

Non tutti sanno che è possibile in alcuni casi ricevere alcune esenzioni su questi pagamenti, e in altri casi si può richiedere uno sconto del 20% sul prezzo finale. Vediamo nell’articolo come funziona.

Sconto IMU e Tari: a chi è rivolto

Lo sconto del 20% può essere fatto sia sull’Imposta Municipale Unica che sulla tassa sui rifiuti, se il Comune specifico in cui si trova l’abitazione ha deciso di approvare questo tipo di agevolazione.

Ma non è tutto: per poter usufruire di questo sconto è necessario effettuare una domiciliazione bancaria con addebito diretto sul proprio conto corrente. Se queste due condizioni sono rispettate, è possibile ricevere uno sconto del 20% sul totale da versare per queste due imposte.

Questi sconti sono quindi possibili solamente se i Comuni decidono di applicarli, per questo motivo bisogna informarsi per sapere se nel caso specifico si può accedere allo sconto.

L’IMU è una tassa che si può versare una volta all’anno, entro il 16 giugno, oppure in due rate, con il primo acconto entro il 16 giugno e il saldo entro il 16 dicembre.

In alcuni casi questa tassa può essere scontata anche per altri motivi, e si può ottenere un esonero: pensiamo ad esempio alla novità introdotta quest’anno sull’esenzione per i proprietari di case occupate abusivamente.

Questa tassa si calcola in base al valore dell’immobile e ad altri fattori ad esso collegati, e per procedere al corretto pagamento si devono seguire le istruzioni inviate dal proprio Comune.

La Tari invece si calcola sulla base dell’immobile in cui vengono prodotti i rifiuti, e in relazione ai componenti che abitano all’interno di esso.

Anche in questo caso esistono specifici casi di esonero dal pagamento, oppure particolari agevolazioni, come quella presente nel caso di mancata raccolta dei rifiuti, o per situazioni similari.

Per entrambe queste imposte tuttavia si può decidere di accedere allo sconto, del 20%, domiciliando i pagamenti sul proprio conto, solamente per quei Comuni che hanno deciso di approvare questa agevolazione.

Sconti e esenzioni IMU

Facciamo una rapida panoramica di quali sono gli sconti e le esenzioni nel pagamento dell’Imposta Municipale Unica:

  • esenzione sulla prima casa;

  • esenzione per le abitazioni delle Forze Armate;

  • esenzione per anziani e persone con disabilità trasferite in case di cura;

  • esonero per proprietari di case occupate abusivamente, che hanno presentato denuncia;

  • sconto del 50% per pensionati residenti all’estero;

  • esenzione doppia per coniugi che vivono in case separate.

Oltre a questi sconti, il governo può decidere di intervenire con ulteriori casi di agevolazione, e i Comuni hanno un certo margine di decisione sulle percentuali da applicare.

Sconti e esenzioni Tari

Anche nel caso della tassa sui rifiuti, il Comune specifico può stabilire diversi casi di agevolazione, sconto o esenzione. Può infatti decidere di stabilire un esonero per le abitazioni con un unico occupante.

In alternativa è possibile imbattersi in particolari sconti per le case utilizzate solamente per un periodo dell’anno: rientrano qui ad esempio le case vacanze, o altri tipi di abitazioni utilizzate stagionalmente.

Anche per chi risiede all’estero e ha proprietà immobiliari in Italia è possibile talvolta accedere ad alcune importanti agevolazioni. I fabbricati rurali possono essere oggetto di sconto, e quelle non abitate.

Esiste un caso di esonero totale dal pagamento della Tari, ovvero quello per cui all’interno di una abitazione non vengono prodotti rifiuti. Tuttavia per documentare questa situazione è necessario che non siano allacciate le utenze, ovvero non devono esserci allacci di luca, gas e acqua, oppure arredi.

In sostanza il cittadino deve dimostrare che questa abitazione sia completamente disabitata. Infine, anche in questo caso nei Comuni che lo decidono è possibile chiedere lo sconto del 20% sulle somme complessive, se si decide di domiciliare i pagamenti sul conto.

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