Spesa psicologo, si può chiedere la detrazione? Sì, ecco quando

Ad oggi è possibile chiedere una detrazione fiscale per la spesa dello psicologo? Arriva una circolare dell'Agenzia delle Entrate a confermarlo.

Presentando il Modello 730, ovvero la dichiarazione dei redditi, è possibile portare in detrazione le spese sanitarie, ovvero tutti i costi per visite mediche, l’acquisto di farmaci e per prestazioni mediche.

Alcuni si chiedono se sia possibile portare in detrazione anche le spese per lo psicologo, e se queste rientrino tra i costi di natura sanitaria. A chiarire i dubbi sulla questione è intervenuta già da diversi anni l’Agenzia delle Entrate, con una apposita circolare.

Ma cerchiamo di fare chiarezza su quali siano le detrazioni spettanti a chi sostiene spese per una terapia psicologica, e su come richiederle.

Detrazione spesa psicologo; è possibile?

La risposta a questa domanda è affermativa: le spese dello psicologo si possono detrarre fiscalmente. Questi costi infatti vengono assimilati in tutto e per tutto a quelli sostenuti per prestazioni sanitarie.

A chiarire questo aspetto è intervenuta negli scorsi anni l’Agenzia delle Entrate, con la circolare n.20/E del 13 maggio 2011, ammettendo la possibilità di portare in detrazione anche le somme pagate ad uno psicologo o psicoterapeuta per seguire un ciclo di incontri a fini terapeutici.

Il Ministero della Salute quindi ritiene possibile equiparare queste spese a quelle di altre prestazioni sanitarie, e includerle nel calcolo annuale per accedere all’agevolazione.

Inoltre, queste prestazioni possono essere erogate da professionisti psicologi indipendentemente dalla presenza o meno di una prescrizione specifica del medico di famiglia.

Questo vuol dire che chi ha la necessità di seguire una terapia psicologica può portare in detrazione le relative spese anche senza chiedere al medico di base una prescrizione medica specifica.

Come funziona l’agevolazione in questo caso? Nella pratica l’agevolazione è la stessa prevista per le visite mediche e per l’acquisto di farmaci, come vedremo tra poco nello specifico.

Le spese dello psicologo si possono detrarre nello stesso modo rispetto a quelle mediche, con agevolazione al 19% rispetto al totale dei costi sostenuti durante l’anno.

Per poter ottenere l’agevolazione, bisogna presentare la dichiarazione dei redditi in relazione all’anno precedente, in questo caso ad esempio il Modello 730 2023 fa riferimento ai costi sostenuti nel 2022.

Anche per queste spese esiste una soglia minima per poter ottenere la detrazione, che è di 129,11 euro. L’agevolazione infatti si applica sulla spesa eccedente rispetto a questo limite.

Il limite tuttavia include sia le spese per lo psicologo che tutte quelle mediche e sanitarie aggiuntive che si presentano insieme alla dichiarazione dei redditi.

Va ricordato inoltre che sulle fatture con importo superiore a 77,47 euro dev’esserci una marca da bollo, di due euro, anch’essa detraibile se viene pagata dal cliente della prestazione sanitaria o per la visita psicologica.

Per ottenere queste detrazioni va presentata, come anticipato, la dichiarazione dei redditi dell’anno precedente rispetto al momento in cui si presenta al fisco. I lavoratori dipendenti nello specifico utilizzano il Modello 730 per presentare tali dichiarazioni.

Come accedere alla detrazione

Per poter accedere alla detrazione fiscale, che viene applicata sull’IRPEF, è necessario che le spese sostenute per le visite dallo psicologo o psicoterapeuta siano documentate, nello specifico, e presentate insieme alla dichiarazione dei redditi.

Per farlo si può decidere di procedere in autonomia, tramite la dichiarazione dei redditi precompilata fornita dall’Agenzia delle Entrate, oppure ricevendo un’assistenza fiscale da parte di un intermediario, come un CAF o un commercialista.

A questo punto è possibile accedere alla detrazione fiscale in base alle spese sostenute e documentate con apposite fatture. Anche per le detrazioni sulle spese dello psicologo vale la regola della tracciabilità dei pagamenti.

Questo vuol dire che per ottenere queste agevolazioni è necessario provvedere a pagamenti con metodi che possano tenere traccia dei versamenti effettuati, tramite bonifico bancario, oppure bancomat, carta di credito, strumenti postali o assegni.

Non è possibile quindi ottenere l’agevolazione fiscale se questi pagamenti avvengono in contanti, perché si tratta di un metodo di pagamento non tracciabile.

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