Sebbene si stia spingendo per incentivare i pagamenti elettronici e tracciabili per ottenere la detrazione fiscale, non è detto che coloro che utilizzino il contante non possano detrarre alcune spese, soprattutto quelle mediche. Scopriamo allora quali sono le spese mediche detraibili nel 2023 anche se pagate in contanti.
Quali sono le spese mediche detraibili nel 2023 anche se pagate in contanti
Aprile si avvicina e con esso la possibilità di effettuare la dichiarazione dei redditi annuale. Per il 2023 vi sono alcune spese mediche che possono essere detratte sia se effettuate con pagamenti tracciabili sia se effettuate con i contanti.
Se avete effettuato pagamenti in contanti per le seguenti tipologie di spese mediche e sanitarie potete tranquillamente detrarle:
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visite mediche presso strutture pubbliche;
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visite mediche presso strutture private accreditate con il Sistema Sanitario Nazionale (SSN).
Per questi quattro casi non vi è infatti l'obbligo di pagamenti con carta di credito.
Le spese mediche non detraibili
Se invece avete ricevuto le seguenti prestazioni mediche o sanitarie ed avete pagato in contanti dobbiamo purtroppo comunicarvi che non sarà possibile portarle in detrazione per il 2023:
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Visite mediche presso strutture private o medici specialisti non accreditati con Sistema Sanitario Nazionale (SSN);
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ricoveri o interventi presso strutture private non accreditate;
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esami del sangue presso strutture private non accreditate.
L'unico modo per portare in detrazione tali prestazioni mediche e sanitarie è averle pagate con un bancomat, una carta di credito o un bonifico.
Per ricapitolare e rendervi la vita più semplice, possiamo riassumere il tutto dicendo che le prestazioni pagate in contante presso strutture private o presso specialisti non convenzionati con il SSN non sono detraibili; le prestazioni presso strutture pubbliche e specialisti convenzionati con il SSN pagate in contanti sono invece detraibili.
Tra spese mediche e bonus: ecco le strategie del governo per disincentivare l'utilizzo dei contanti
Oltre alle spese mediche e sanitarie, esistono anche altre spese che possono essere portate in detrazione solo se effettuate con pagamenti tracciabili. Un elenco è fatto nell'articolo 15 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi. La norma che ha disciplinato i pagamenti tracciabili ai fini della detrazione fiscale è entrata in vigore a partire dal 1 gennaio 2020, per volontà del governo guidato da Giuseppe Conte.
L'incentivo all'utilizzo di pagamenti tracciabili è una mossa per contrastare l'evasione fiscale e garantire la trasparenza delle transazioni. A tal proposito, va specificato che anche molti bonus, come il bonus caldaie, sono usufruibili solo se i pagamenti sono tracciabili.
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