Start up, come sono tassate in Italia? Tutti gli adempimenti fiscali

Vuoi aprire una start up innovativa? Quali costi devi affrontare? Ecco la tassazione applicata e le agevolazioni fiscali fruibili.

Molto in voga negli ultimi anni, le start up innovative sono imprese giovanili all’avanguardia, nuove e originali e, soprattutto, con grandi potenzialità.

Sono attività nelle quali investono giovani per la produzione e la commercializzazione di prodotti nuovi ad alto valore tecnologico

Per incentivare i giovani investitori a mettersi in gioco e ad avviare queste attività innovative, sono disponibili una serie di agevolazioni fiscali e una tassazione agevolata.

Un aspetto altresì importante, oltre che a quello delle agevolazioni, riguarda la tassazione delle start up in Italia. In questo articolo, infatti, ci focalizzeremo molto su questo secondo aspetto, andando a vedere come vengono tassate e quali sono gli adempimenti fiscali.

Quanto paga di tasse una start up innovativa

Sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico, si legge che la start up innovativa è:

“[…] un’impresa giovane, ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita e rappresenta per questo uno dei punti chiave della politica industriale italiana”.

La definizione viene anche fornita dall’articolo 25 del Dl n. 179 del 2012 e il medesimo Dl ne definisce anche le misure fiscali che accompagnano l’impresa. 

Se in possesso di alcuni requisiti, questo tipo di attività ha accesso ad una serie di benefici, fruibili entro i primi cinque anni dalla loro costituzione. Tuttavia, per essere tali devono rispettare una serie di condizioni, in possesso delle quali hanno la possibilità di accedere allo status di innovative e di fruire delle agevolazioni fiscali previste. Quali sono i requisiti? 

  • la società deve operare da meno di cinque anni;
  • deve essere residente fiscalmente in Italia o in un Paese membro UE;
  • il fatturato dal secondo anno deve essere sotto i 5 milioni di euro annui;
  • non deve aver distribuito utili;
  • deve sviluppare, produrre e commercializzare prodotti altamente tecnologici.

Passando alle tasse, le start up e – non solo – possono accedere alla tassazione agevolata in regime forfettario con aliquota al 5%, anziché a 15%. Questa tassazione agevolata è applicabile, però, solo per i primi cinque anni di attività. 

Perché l’imposta al 5%? Lo scopo è quello di favorire, dando un sostegno economico, l’avvio di nuove attività da parte di giovani. Si tratta, infatti, di un regime agevolato che ha lo scopo di premiare giovani imprenditori e investitori che decidono di avviare un’attività nuova e innovativa.

Quanto costa aprire una partita IVA start up

Quando si decide di avviare un’attività, il primo passo da fare è aprire la Partita Iva e individuare il Codice ateco corrispondente.

Per aprire la Partita Iva, anche in caso di avviamento di una start up innovativa, è necessario rivolgersi ad un commercialista o un consulente del lavoro. Per aprire la Partita Iva bisogna utilizzare la procedura ComUnica.

Aprire un’attività presenta costi non indifferenti da affrontare. Tra questi, vi rientra anche l’apertura della Partita Iva? Ma quanto costa nel caso delle start up?  I costi per la Partita Iva, in questo caso, variano in relazione al tipo di attività che si vuole avviare, ovvero se individuale oppure societaria.

Per aprire un’impresa individuale, il costo è di circa 200 euro; mentre, se si apre in forma societaria si devono considerare alcuni costi che vanno dalle spese notarili alla vidimazione dei libri contabili, fino all’iscrizione alla Camera di Commercio, che vanno dai 1000 euro ai 1500 euro circa

Quali tasse si pagano con il regime forfettario

Il regime forfettario è stato introdotto dalla Legge di Stabilità del 2016. Si tratta di un regime di tassazione agevolato che prevede l’applicazione di due aliquote: al 15% e al 5%.

A noi interessa soffermarci sull’aliquota al 5%. Chi ne può beneficiare? L’aliquota al 5% può essere applicata alle nuove attività, ma solo per i primi cinque anni e rispettando alcuni determinati requisiti. 

Quando una start up in regime forfettario può accedere all’aliquota al 5%? Quante tasse paga? Per poter avere accesso alla tassazione agevolata e all’applicazione dell’aliquota al 5%, l’attività deve essere completamente nuova e, quindi, non avviata già in precedenza. Inoltre, deve possedere i requisiti per poter accedere al regime forfettario.

Ma per godere dell’ulteriore agevolazione dell’aliquota al 5%, ovvero nel regime agevolato per start up, deve rientrare in altri tre requisiti:

  • non bisogna aver avviato attività artistiche, professionali o d’impresa. A tal proposito, come è stato sottolineato dall’Agenzia delle entrate, l’apertura della Partita Iva nei tre anni precedenti non causa l’esclusione alla possibilità del regime agevolato;
  • l’attività aperta deve essere completamente nuova e non una prosecuzione di altre attività sotto forma di lavoro autonomo o dipendente;
  • prosecuzione di attività altrui con ricavi inferiori a 65.000 euro.

Pertanto, con il regime forfettario, come abbiamo già anticipato, non si deve superare la soglia dei 65.000 euro annui in ricavi; la tassazione del 5% viene applicata direttamente al reddito imponibile dichiarato con un eventuale abbattimento in percentuale in base al codice ateco utilizzato.

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Aspirante storica contemporaneista, classe 1995.Amante della lettura e della scrittura sin dalla tenera età, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguite entrambe presso l’Università della Calabria. Sono autrice di alcune pubblicazioni scientifiche inerenti alla storia contemporanea e alla filosofia: "L'insostenibile leggerezza della storia" e "L’insufficienza del linguaggio metafisico" per la rivista "Filosofi(e)Semiotiche", e "Il movimento comunista nel cosentino" per la "Rivista Calabrese di Storia del '900".Nonostante la formazione prettamente umanistica, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere e a informarmi sugli ambiti più disparati. Leggo, scrivo e fotografo, nella speranza di riuscire a raccontare il mondo così come lo vedo io.
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