Superbollo auto: chi lo paga e calcolo 2022

Il superbollo auto è una tassa che molti automobilisti italiani devono pagare, perché in possesso di un'auto di potenza elevata. Ecco il calcolo 2022.

Il bollo auto è la tassa applicata nel caso di possesso di un veicolo, per cui si tratta di una vera e propria imposta che gli italiani devono provvedere a pagare nel caso di proprietà di un’automobile o un altro mezzo. Questa tassa va pagata anche quando il veicolo non risulta circolante, perché viene tenuto per esempio in un garage. Le norme italiane prevedono che venga applicato il bollo auto anche se il veicolo è fermo.

Tuttavia trattiamo qui una imposta aggiuntiva al bollo auto, ovvero quella del superbollo auto. Si tratta di una tassa che viene applicata solamente a determinate categorie di veicoli, in base alla potenza degli stessi. Come riporta una comunicazione recente dell’Agenzia delle Entrate, solamente alcuni cittadini devono pagare questa imposta:

“I possessori di autovetture e autoveicoli per il trasporto promiscuo di persone e cose con potenza superiore a una determinata soglia, devono versare un’addizionale erariale sulle tasse automobilistiche.”

Si tratta di cittadini che possiedono un mezzo con una certa potenza, che di conseguenza comporta una maggiore emissione di agenti inquinanti nell’atmosfera. Il superbollo auto va pagato insieme al bollo auto, quindi è possibile ricevere delle sanzioni quando l’imposta saldata riguarda solamente il bollo tradizionale.

Vediamo in questo articolo qual è il calcolo specifico che individua l’obbligo di pagamento del superbollo auto, chi deve provvedere a saldarlo e tramite quali modalità nel 2022.

Superbollo: la tassa aggiuntiva al bollo auto

Il superbollo non si paga mai da solo: è una tassa aggiuntiva al bollo auto che tutti gli automobilisti italiani provvedono ogni anno a pagare. L’imposta è di tipo statale, mentre il bollo auto è una tassa regionale. Tuttavia si procede al pagamento della somma esatta secondo un calcolo unificato per tutta Italia.

Lo scorso anno erano sorte alcune ipotesi di eliminazione di questa tassa aggiuntiva rispetto al bollo auto, tuttavia nel 2022 è stata riconfermata, perciò moltissimi possessori di autoveicoli dovranno procedere al suo pagamento. La norma più recente che stabilisce le modalità di pagamento del superbollo è il Decreto Legge n.98 del 2011, per cui da questa data non sono state introdotte misure specifiche di variazione della tassa.

Il superbollo è molto simile al bollo auto, in quanto deve essere pagato da tutti i cittadini come tassa regionale, in base alle disposizioni specifiche della Regione di riferimento. Una caratteristica del superbollo è la possibilità di pagare cifre inferiori con il passare del tempo: l’imposta infatti è legata alla data di immatricolazione del veicolo, e più passano gli anni più si possono ottenere diminuzioni dell’importo.

Il superbollo viene ridotto dopo cinque anni, oppure dieci, e poi dopo quindici anni dall’immatricolazione del veicolo, in base a queste percentuali:

  • 60% dell’importo dopo 5 anni dall’immatricolazione;
  • 30% dell’importo dopo 10 anni dall’immatricolazione;
  • 15% dell’importo dopo 15 anni dal momento dell’immatricolazione.

Per chi ha un’automobile di una certa potenza, che vedremo tra poco, è quindi obbligatorio ogni anno provvedere al pagamento della tassa automobilistica del bollo auto, con l’aggiunta del superbollo con costi variabili in base alla dat di immatricolazione.

Superbollo 2022: come calcolarlo

Viste queste premesse, come è possibile sapere quanto si paga il superbollo auto per la propria vettura? E soprattutto, come è possibile sapere quando si applica e quando invece è sufficiente pagare il bollo auto? Per non incorrere in sanzioni, è fondamentale conoscere nel dettaglio la potenza del proprio autoveicolo.

La regola generale per applicare il superbollo auto è la seguente: dal 2012 si devono pagare 20 euro aggiuntivi per ogni KW di potenza superiore a 185 KW. Superata questa soglia di potenza quindi, il superbollo va pagato. Come visto prima, questa imposta è di tipo statale, ovvero va pagata direttamente allo stato, al contrario del bollo auto che viene saldato alla Regione di appartenenza.

L’Agenzia delle Entrate ha anche messo a disposizione degli automobilisti una pagina web dedicata al calcolo del superbollo, che si può effettuare online per il 2022. Basta cliccare a questo link relativo al superbollo e indicare alcune informazioni salienti che riguardano il veicolo, per ottenere come risultato il prezzo effettivo da pagare.

Per richiedere il calcolo online è necessario conoscere diverse informazioni come: la targa del veicolo specifico, la Regione di residenza del possessore, l’anno per cui si chiede il calcolo, la scadenza del bollo, ed è anche possibile indicare la vecchiaia del mezzo, per ricevere gli opportuni sconti sul prezzo.

Il servizio online è sempre disponibile, ed è un modo rapido e facilitato per sapere qual è il superbollo specifico da pagare in aggiunta al bollo auto. Va ricordato che in caso di mancato versamento della somma dovuta a questa imposta, possono essere erogate sanzioni anche se il normale bollo auto è stato pagato.

Superbollo 2022 sì o no?

Il superbollo è stato per diversi mesi al centro di un dibattito, in particolare riguardante la sua eliminazione per il 2022. Ad ipotizzare l’eliminazione di questa imposta aggiuntiva al bollo auto, sono arrivate diverse proposte in merito alla Legge di Bilancio 2022. Ma perché è stata ipotizzata la rimozione di questa tassa?

Secondo le ipotesi sorte già nel 2021, questa imposta rientrava tra le “microtasse” definite tali in quanto di piccolo importo. Lo scorso anno è stata approvata una misura per eliminare, anche su richiesta dell’Unione Europea, tutte le piccole imposte che rendevano complesso l’intero sistema fiscale italiano, senza portare allo stato effettive entrate economiche consistenti. Come riportava Sicurauto.it, le entrate per lo stato sono contenute:

“Anche perché stiamo parlando di una tassa che, secondo fonti del ministero dell’Economia, garantisce in media un gettito di appena 113 milioni di euro all’anno, molto meno del… cartellino di un calciatore di grande livello internazionale!”

Tra tutte le microtasse, si è pensato di eliminare anche il superbollo, lasciando attivo solamente il bollo auto. Tuttavia successivamente la tassa è rimasta, e una delle motivazioni è dovuta al fatto che disincentiva i cittadini ad acquistare automobili con potenza elevata, che generalmente sono le più inquinanti.

Per il 2022 il superbollo è rimasto attivo, e molti italiani hanno già provveduto al suo pagamento, come tassa aggiuntiva al bollo auto.

Quando si paga il superbollo

Secondo la normativa italiana non ci sono date univoche e precise per il pagamento di questa imposta, che normalmente viene saldata insieme al bollo auto. Quest’ultimo varia in base al veicolo specifico, per cui può essere pagata anche in mesi molto differenti.

Il bollo auto viene saldato in base alla prima data di immatricolazione e alle scadenze successive della stessa imposta, mentre il superbollo lo può seguire a ruota. Tuttavia va evidenziata una sostanziale differenza tra le due tasse: il bollo auto si paga alla propria Regione, quindi ogni singola Regione può stabilire diversi criteri e modalità specifiche, incluse scadenze particolari, per saldare l’imposta.

Il superbollo invece viene pagato direttamente allo stato, per cui il soggetto interessato deve provvedere al versamento di questa tassa tramite F24. Come visto prima, si è a rischio sanzione se si salda correttamente il bollo auto, ma non il superbollo se previsto.

Generalmente, la scadenza è fissata dopo un mese e un giorno successivo alla data di scadenza, in riferimento anche agli anni precedenti. Per quanto riguarda la somma da corrispondere, si tratta di 20 euro aggiuntivi ogni KW in più oltre alla soglia di 185 KW. 

Per non commettere errori e non incorrere in sanzioni, è consigliato avvalersi dello strumento online messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per sapere come pagare questa tassa e di quale entità corrisponde la cifra dovuta. Va ricordato che esistono alcuni casi di esenzione di questa imposta, come avviene anche per il bollo auto. I casi di esenzione sono da ricollegare princi

Come pagare il superbollo nel 2022

Per quanto riguarda le modalità di pagamento, abbiamo visto che per il superbollo è necessario provvedere a compilare un F24, che si può facilmente trovare online o al sito dell’Agenzia delle Entrate. Per effettuare il pagamento vanno tenuti in considerazione diversi codici per la compilazione del documento:

  • 3364 per l’addizionale erariale alla tassa automobilistica;
  • 3365 per eventuali sanzioni da pagare in aggiunta;
  • 3366 per eventuali interessi aggiuntivi in relazione ad una sanzione.

Per poter effettuare il pagamento è importante indicare i codici corretti, e versare la quota dovuta. Per effettuare il pagamento ci si può rivolgere all’ACI, oppure anche alle agenzie adibite alle pratiche per auto, come il bollo auto, oppure in alternativa è possibile pagare alle Poste, in banca o presso attività aderenti a Lottomatica.

Utilizzare il modello “F24 elementi identificativi” è l’unico modo per provvedere al pagamento di questa tassa, a differenza del bollo auto a livello regionale. Ecco una panoramica dei dati identificativi da inserire nel documento per il pagamento corretto:

  • Dati personali del contribuente: codice fiscale, dati anagrafici, domicilio fiscale;
  • Tipo: qui va inserita la lettera A;
  • Elementi identificativi: in questa parte va inserita la targa dell’automobile;
  • Codice: qui va inserito il codice tributo di riferimento (tra quelli visti sopra);
  • Anno di riferimento: qui si specifica l’anno del pagamento;
  • Importo a debiti versati: qui si inserisce la cifra del pagamento, è importante conoscere il calcolo esatto per individuare la somma relativa al mezzo specifico per l’anno in corso;

Una volta compilato il documento, è possibile recarsi ad uno sportello autorizzato per il pagamento, oppure procedere per via telematica come visto sopra. Se il superbollo si paga in ritardo, è necessario versare una somma aggiuntiva, in base ai relativi codici, che varia in base alla sanzione e agli interessi applicati. 

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