Superbollo auto in scadenza: come funziona e quando si paga?

Leggi l'articolo e scopri cos'è, come funziona, chi lo deve pagare, quanto si paga, come si paga e quando si paga il superbollo auto.

Il superbollo è un tributo che è stato introdotto dal Governo Berlusconi nel 2011, come supplemento al bollo auto, il quale viene pagato ogni anno da milioni di contribuenti italiani.

Il superbollo, anche chiamato addizione erariale sulle tasse automobilistiche, è, per l’ appunto, un tributo che viene versato da coloro che possiedono un’ autovettura che abbia una certa potenza, che vedremo in seguito nel corso di questo articolo.

Questo tributo ha subito da subito una variazione, effettuata dal Governo Monti, verso la fine sempre del 2011, la quale ha modificato i parametri previsti per il versamento del superbollo.

I nuovi parametri, che sono stati introdotti dal Governo Monti, prevedevano, e prevedono ancora oggi, una soglia per il pagamento del superbollo pari a 185 kWh, ossia 252 Cv.

In precedenza, il Governo Berlusconi, invece, aveva posto come limite massimo per l’ esonero dal versamento del superbollo, quello di autoveicoli da 225 kWh, ossia 306 Cv.

Lo scorso anno si è discusso apertamente e in maniera prolungata nel tempo sull’ ipotesi di abolire il superbollo.

Nel mese di novembre 2021 è stata esclusa tale ipotesi; ma, poi, si è subito ripresentata l’ occasione per discuterne nuovamente, subito dopo, proprio nel mese di dicembre 2021.

La proposta è stata avanzata dal parlamentare Andrea De Bertoldi, appartenente al partito politico di Fratelli d’ Italia, il quale ha presentato un’ istanza per richiedere l’ abolizione del superbollo.

La suddetta istanza è stata dapprima bocciata in Commissione Finanze e Lavoro del Senato e, successivamente, è stata ripresentata da Andrea De Bertoldi in Commissione Bilancio del Senato.

Il tentativo di Fratelli d’ Italia era quello di far inserire l’ abolizione del superbollo ne Decreto Fiscale della Legge di Bilancio 2022. Ma così non è stato!

La questione può sembrare abbastanza paradossale, dal momento che subito dopo l’ insediamento del Governo Draghi, sembrava che lo scopo principale dello stesso fosse quello di eliminare tutte quelle piccole tasse che sono presenti nel nostro Paese.

Infatti, il superbollo è stato inserito proprio dal governo italiano tra la lista delle microtasse, le quali si paventava, data l’ entrata di denaro non particolarmente significativa che questi generano, di abolire e / o sostituirle con altre tasse più mirate.

Però tant’ è, e ce ne dobbiamo fare una ragione: il superbollo andrà pagato anche nel 2022!

Continua a leggere l’ articolo per scoprire tutto ciò che riguarda il superbollo.

Inizialmente ti spiegherò che cos’ è il superbollo, come funziona e chi è tenuto al suo versamento.

Successivamente, invece, ci addentreremo nella parte maggiormente pratica dell’ argomento in questione, ed andremo vedere quanto si paga, come si paga e quando si paga il superbollo.

Superbollo: che cos’ è?

Il superbollo è la denominazione che viene usata comunemente e che viene attribuita all’ “Addizionale erariale sulle tasse automobilistiche”.

Il superbollo è stato introdotto dal Governo Berlusconi, intorno alla metà del 2011, e veniva fatto pagare a coloro che possedevano un’ autovettura, destinata al trasporto promiscuo di persone e di cose, con una potenza superiore ai 225 kWh, ossia 306 Cv.

I parametri stabiliti dal Governo Berlusconi sono stati fatti valere grazie all’ emanazione dell’ articolo 23, comma 21, del Decreto Legge “Salva Italia” n. 98 del 6 luglio 2011.

Questo tributo veniva, e viene ancora oggi, fatto pagare in aggiunta al bollo auto tradizionale, il quale viene versato da tutti coloro che possiedono una normale autovettura.

Successivamente, verso la fine del 2011, il Governo Monti ha modificato i parametri del superbollo, andando a diminuire la potenza prevista per il versamento del tributo e lo ha fatto valere per tutti quelli che possiedono un’ autovettura che abbia una potenza superiore ai 185 kWh, ossia 252 Cv.

I parametri, modificati dal Governo Monti, sono stati inseriti attraverso l’ emanazione dell’ articolo 16, comma 1, del Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre del 2011.

Con i parametri stabiliti dal Governo Berlusconi, per il pagamento del superbollo per l’ anno 2011, chi possedeva un’ autovettura con una potenza superiore ai 225 kWh (306 Cv), doveva pagare un somma di denaro pari a 10 euro per ogni chilowatt in più rispetto alla soglia limite.

Invece, con i parametri stabiliti dal Governo Monti, per il pagamento del superbollo a partire dall’ anno 2012, chi possedeva un’ autovettura con una potenza superiore ai 185 kWh (252 Cv), avrebbe dovuto pagare un somma di denaro pari a 20 euro per ogni chilowatt in più rispetto alla soglia limite.

Ma, il Governo Monti ha anche aggiunto una riduzione del superbollo in base agli anni di possesso dell’ autovettura. Nello specifico ha previsto uno sconto del:

  • 15%, per il contribuente che possiede un’ autovettura per cui versa il superbollo da cinque anni;
  • 30%, per il contribuente che possiede un’ autovettura per cui versa il superbollo da dieci anni;
  • 60%, per il contribuente che possiede un’ autovettura per cui versa il superbollo da quindici anni;
  • 100%, per il contribuente che possiede un’ autovettura per cui versa il superbollo da venti anni.

Il valore delle entrate di denaro medie che lo Stato ha avuto grazie a questo tributo sono state quasi irrilevanti, dal momento che il gettito annuale è stato di appena 100 milioni circa.

Superbollo: come funziona?

Dopo aver dato una breve definizione ed aver visto che cos’ è il superbollo, passiamo adesso a vedere come funziona il superbollo.

La motivazione per cui si è cercato di colpire, con questo tributo, tutti coloro che possiedono un autoveicolo con una potenza ed una cilindrata elevati, è per rispettare e tutelare l’ ambiente, e al contempo rimpinguare anche le casse dello Stato.

Andando subito al sodo, cerchiamo di spiegare il funzionamento di questo tributo, andando ad operare una distinzione tra i parametri stabiliti per il 2011, dal Governo Berlusconi, e i parametri stabili dalle modifiche apportate dal Governo Monti, valide a partire dal 2012.

La somma da versare per ottemperare ai propri doveri nei confronti dello Stato, si evince dalle informazioni che abbiamo circa la nostra autovettura.

Nello specifico, ecco come funziona il superbollo:

  • Nel 2011, si versavano nelle casse dello Stato 10 euro per ogni chilowatt che superava la soglia limite di 225 kWh (306 Cv), posta come potenza massima per l’ esclusione dal pagamento del superbollo;
  • A partire dal 2012 ed ancora oggi, si versano nelle casse dello Stato 20 euro per ogni chilowatt che supera la soglia limite di 185 kWh (252 Cv), posta come potenza massima per l’ esclusione dal pagamento del superbollo.

Dal 2012, inoltre, il contribuente obbligato a versare il superbollo, può beneficiare di una riduzione, in percentuale via via crescente, per ogni anno in cui egli è in possesso dell’ autoveicolo in questione.

Questa modalità di tassazione, che prevede il superbollo, appunto, è anche detta tassa a scalare.

Inoltre, essa agisce sul contribuente in aggiunta ad un’ altra tassa che gli viene richiesta dallo Stato, ossia il bollo auto.

Chi deve pagare il superbollo?

Dopo aver visto come funziona il superbollo, andiamo adesso a vedere chi lo deve pagare.

Nello specifico, è tenuto al versamento del superbollo colui che, al momento della scadenza del pagamento del bollo auto, risulta in possesso di un autoveicolo iscritto nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA).

Il superbollo è un tributo che lo Stato riscuote a tutti quei contribuenti che sono in possesso di un autoveicolo, destinato al trasporto promiscuo di persone o di cose, che abbia una potenza superiore ai 185 kWh, ossia 252 Cv.

Ecco chi deve pagare il superbollo:

  • Il proprietario;
  • L’ usufruttuario;
  • Il possessore attraverso la stipulazione di un contratto di locazione finanziaria (leasing);
  • Il possessore attraverso la stipulazione di un patto di riservato dominio.

Superbollo: quanto si paga?

Dopo aver visto chi è tenuto al versamento del superbollo, passiamo adesso a vedere quanto si paga.

Ad oggi, l’ importo in denaro da pagare allo Stato è di 20 euro per ogni chilowatt che l’ autoveicolo supera, rispetto alla soglia limite di 185 kWh (252 Cv), prevista dalla legge.

L’ importo previsto di 20 per ogni kW aggiuntivo, rispetto a quelli che prevedono l’ esclusione dal versamento del superbollo, prevede una riduzione progressiva, che va in relazione alla data di immatricolazione del veicolo.

Ecco qua sotto, quanto si paga di superbollo in base all’ anzianità del proprio autoveicolo:

  • 12 euro (85%), dopo che si è in possesso dell’ autoveicolo da cinque anni;
  • 6 euro (70%), dopo che si è in possesso dell’ autoveicolo da dieci anni;
  • 3 euro (40%), dopo che si è in possesso dell’ autoveicolo da quindici anni;
  • 0 euro (0%), dopo che si è in possesso dell’ autoveicolo da venti anni.

Superbollo: come si paga?

Dopo aver visto quanto si paga, andiamo adesso a vedere come si paga il superbollo.

Nello specifico, ecco quali sono le modalità per provvedere al versamento di questo tributo nelle casse dello Stato:

  • Online (Sito dell’ Agenzia delle Entrate, Sito di Poste Italiane, App IO, Sito dell’ ACI, Home banking e Satispay);
  • Fisicamente (Poste Italiane, Delegazioni ACI, Punti vendita Sisal e Lottomatica, Sportelli ATM, Domiciliazione bancaria).

Sia per pagare il superbollo online, sia per pagarlo di persona, bisogna compilare il modello f24 elementi identificativi.

Ecco qua sotto i codici tributo da inserire nel modello in questione:

  • 3364, Addizionale erariale alla tassa automobilistica;
  • 3365, Addizionale erariale alla tassa automobilistica – Sanzione;
  • 3366, Addizionale erariale alla tassa automobilistica – Interessi.

Superbollo: quando si paga?

Per concludere questo breve articolo, dopo aver parlato di come si paga il superbollo, andiamo adesso a vedere quando si deve pagare.

Nel 2011 il superbollo doveva essere pagato:

  • Entro il 10 novembre, per autoveicoli immatricolati fino al 6 luglio 2011;
  • Entro il 31 gennaio 2012, per autoveicoli immatricolati nel periodo compreso tra il 7 luglio 2011 e il 31 dicembre 2011.

A partire dal 2012, invece, il superbollo si paga con le stesse scadenza previste per il bollo auto.

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