Superbonus 110% e bonus facciate: le ultime novità 2022!

La legge di bilancio 2022 interviene a modificare le regole per poter sfruttare il superbonsu 110% ed il bonus facciate ma anche le aliquote.

Due misure fiscali per i lavori di edilizia sulla propria abitazione. Ma con grandi novità. Il superbonus al 110% ed il bonus facciate al 90% che nel 2022 passa al 60%.

Entrambi hanno caratteristiche simili in termini di utilizzo: attraverso la detrazione nella dichiarazione dei redditi, oppure mediante lo sconto in fattura e la cessione del credito. Quest’ultimo potrà essere usato solo una sola volta e non in modo illimitato come era conosciuto nel 2021.

Il bonus facciate però passa dal 90 percento al 60 percento. Per le spese sostenute nel 2020 e 2021, la percentuale di cui si gode come beneficio fiscale è il 90%, mentre per le spese sostenute nel 2022, il vantaggio fiscale scende al 60 percento.

Per il superbonus 110% invece resiste ancora per il 2022 anche per le abitazioni private singole, anche senza il tetto dell’ISEE ma si complicano gli obblighi per poter ricevere la detrazione fiscale. Si dovrà infatti essere in possesso di visto di conformità e asseverazione tecnica.

Ma tra le due misure, quale è quella più conveniente, considerando che le finalità sono differenti? Probabilmente non c’è una risposta, proprio perchè il bonus facciate è indirizzato a particolari lavori sulla parte esterna laddove invece il superbonus prevede interventi per la messa in sicurezza ed il miglioramento della prestazione energetica.

Mentre da un punto di vista di percentuali delle detrazioni il superbonus passa al 70% nel 2024 e 65% nel 2025, laddove il bonus facciate rimane al 60% solo per il 2022 e dal 2023 invece è affogato nel bonus ristrutturazioni al 50%.

Bonus facciate vs superbonus 110%: quali differenze

I due bonus sono entrambi edilizi, ma hanno una valenza sia economica che di interventi completamente diversi. 

Il bonus facciate è destinato all’involucro dell’edificio ed in particolare alla parte esterna che risulta visibile dalla strada. In diversi aggiornamenti della guida dell’Agenzia delle Entrate si sono poi aggiunti i lavori di rifacimento dei balconi, pavimenti dei balconi, parapetti e ringhiere. 

Il superbonus 110% invece è destinato a rendere l’immobile più sicuro rispetto agli eventi sismici ed anche più efficienti, con l’opportunità mediante interventi come il cappotto esterno di migliorare la prestazione energetica di due livelli.

La grande differenza tra i due bonus è la percentuale di detraibilità. Il bonus facciate al 60% nel 2022, mentre per i lavori iniziati nel 2021 la percentuale si attesta al 90%. Dal 2022 il bonus facciate sarà incorporato nel bonus ristrutturazioni con una riduzione ulteriore al 50%.

Il superbonus invece è riconfermato per gli anni 2022 e 2023 nella misura del 110%, per poi passare al 65% nel 2025.

Non ci sono invece particolari differenze sugli obblighi amministrativi da portare avanti per entrami i bonus, dopo l’introduzione del visto di conformità e di asseverazione tecnica.  

 Superbonus 110%: in cosa consiste e novità 2022

Il superbonus fiscale del 110% (c.d. Superbonus) nasce con il D.L. n. 34/2020 (conosciuto come Decreto Rilancio), convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77. Il superbonus 110 è un’agevolazione fiscale sotto forma di detrazione nella dichiarazione dei redditi, oppure attraverso la cessione del credito e sconto in fattura.

Con il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 (c.d. “Decreto Agosto”) si sono apportate poi novità come:

  • autonomia degli accessi;
  • abusi edilizi;
  • numero dei voti utili in assemblea per deliberare sui lavori.

Queste novità come ha ribadito il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Riccardo Fraccaro, hanno favorito l’ter  di semplificazione del superbonus 110 che rimane in stallo per via delle limitazioni burocratiche.

Abbiamo voluto recepire le richieste di cittadini e imprese con tre norme che chiariscono ed estendono la definizione di accesso autonomo, ampliano lo stato di legittimità dell’immobile e abbassano i quorum assembleari necessari per richiedere un finanziamento bancario o per esercitare l’opzione dello sconto in fattura e della cessione del credito. Un’operazione di semplificazione del Superbonus che ne amplia ancora di più la portata. Grazie al lavoro del Parlamento che ha accolto queste modifiche.

 Un ulteriore passo avanti fu fatto con l’eliminazione dell’obbligo di attestazione di legittimità che poi però ha significato un dilagare di comportamenti fraudolenti tanto da far intervenire il governo con il decreto anti-frode che richiede nel 2022 un blocco ai prezzi selvaggi. Il Ministero dello sviluppo ha elaborato per il 2022 dei listini specifici per i lavori rientranti nel superbonus 110, al fine di evitare “prezzi gonfiati”. 

Superbonus 110%: quali sono i lavori ammessi

I lavori che possono realizzarsi sfruttando il superbonus 110% sono indicati nell scheda riportata dall’Agenza delle Entrate. Tra questi si annoverano i cosiddetti lavori trainanti:

  • interventi che migliorano l’isolamento termico sugli involucri
  • cambio dei sistemi di climatizzazione con nuovi impianti sulle parti comuni, ma anche su unità immobiliari plurifamiliari funzionalmente indipendenti
  • interventi antisismici

Per i lavori ammessi al superbonus 110% devono essere rispettati i tetti di spesa che sono riporati nella tabella allegata qui.

In occasione di uno o più lavori trainanti, si possono anche annoverare tra  i lavori agevolabili anche i seguenti: 

  • interventi di efficientamento energetico
  • installazione di impianti solari fotovoltaici
  • infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici

Superbonus 110%: come sfruttarlo

Il superbonus 110% può essere goduto in tre diverse modalità. 

La prima è quella per cui era nato come agevolazione fiscale, ossia mediante detrazione fiscale nella misura del 110% delle spese ammesse e sostenute, da ripartire in 5 quote annuali di pari importo. Questa ripartizione andrà in abbattimento dell‘imposta annuale sui redditi, quindi l’Irpefche il beneficiario sosterrà a fronte della dichiarazione dei redditi. 

Questo primo punto, evidenzia che a beneficiare del superbonus 110% sono le persone fisiche che possono presentare la dichiarazione dei redditi.

Le altre due modalità che si possono utilizzare per sfruttare il superbonus sono lo sconto in fattura dai fornitori dei beni o servizi o la cessione del credito pari alla detrazione spettante a terzi come altri fornitori oppure ad istituti di credito. 

Per rendere sempre più rigido il sistema di utilizzo del superbonus 110% si sta discutendo sulla possibilità di non permettere più di una cessione. 

Superbonus 110%: cosa serve per ottenerlo 

Per poter portare in detrazione le spese connesse al superbonus è necessario conservare i giustificativi di spesa, e nel caso in cui il titolo a legittimare gli interventi è l’affitto ci vuole il benestare del proprietario, mentre in caso di lavori in condominio è necessario conservare la delibera assembleare.

Cosa deve fare il beneficiario del superbonus 110% affinché possa sfruttare una delle due opzioni? Gli obblighi previsti anche dal decreto anti-frode richiedono due adempimenti:

  • il visto di conformità che un tecnico abilitato deve rilasciare a certificare la conformità documentale;
  • l’asseverazione tecnica che invece consiste in un duplice controllo: aderenza degli interventi ai requisiti tecnici e congruità della spesa rispetto ai prezzari.

Bonus facciate: novità 2022

Con la legge di bilancio 2020 ha fatto ingresso tra i bonus edilizi il “bonus facciate” che permette di poter ottenere una detrazione dall’imposta lorda, pari al 90 per cento delle spese sostenute per gli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in zona A o B, ai sensi del decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444.

Con la legge di bilancio 2022 invece la percentuale è passata dal 90 al 60% per tutti gli interventi iniziati dal 1 gennaio 2022 e conclusi nello stesso anno. Per lavori invece iniziati prima del 31 dicembre 2021, giorno di pubblicazione dela legge di bilancio 2022, continua a valere il bonus al 90%.

Ma la novità di rilievo del bonus facciate del 2022 è quella che riguarda l’obbligo di richiedere ad un tecnico abilitato sia il visto di conformità della documentazione che l’asseverazione tecnica sulla congruità della spesa sostenuta. Questi obblighi sono però necessari solo nel caso in cui si voglia prediligere lo sconto in fattura o la cessione del credito.

Bonus facciate 2022: quali lavori possono essere realizzati

La legge di bilancio 2022 non interviene sulla tipologia dei lavori ammessi alla misura in vigore con l’aliquota al 90%. Quindi si confermano tutti gli interventi mano mano considerati agevolabili dall’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate. Ecco allora a titolo non esaustivo, i lavori che potranno beneficiare nel 2022 del beneficio fiscale al 60%:

  • rinnovo e consolidamento della facciata esterna dell’edificio;
  • lavori di pittura sulla parte esterna dell’edificio compresi i balconi;
  • sistemazione di grondaie, pluviali, parapetti e cornicioni;
  • le spese di progettazione per la realizzazione degli interventi;

I vantaggi del bonus facciate si estendono anche ai balconi, in particolare i lavori che possono beneficiare del bonus sono quelli inerenti la rimozione della pavimentazione con relativa impermeabilizzazione, rifacimento dei sottobalconi inclusa anche la tinteggiatura, rimozione e riparazione delle parti ammalorate dei frontalini dei balconi e successiva tinteggiatura.  

I lavori devono condursi su immobili già esistenti e sui quali possono essere fatti valere dei titoli di possesso. 

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