Superbonus 110%, sono questi i documenti da presentare al Caf per ottenere la detrazione

Superbonus 110%: da Agenzia Entrate ecco l'elenco dei documenti da portare al CAF per ottenere la detrazione fiscale IRPEF per la ristrutturazione.

Le procedure per la richiesta di interventi di ristrutturazione con il Superbonus 110% sono state più volte modificate dal governo in questi ultimi mesi, principalmente sono state introdotte regole più stringenti per quanto riguarda i controlli successivi alla domanda, questo per evitare truffe e costi gonfiati con conseguente spesa a carico del fisco.

Ad oggi è ancora possibile per privati e condomini, grazie alla proroga, effettuare tutti i passaggi per avere la detrazione IRPEF anche facendosi aiutare da intermediari abilitati come Centri di assistenza fiscale CAF.

Per semplificare quindi, vediamo in base alla nuova circolare dell’Agenzia delle entrate quali sono tutti i permessi e documenti da presentare, e poi conservare successivamente per essere in regola.

Detrazione superbonus 110% la Circolare di Agenzia Entrate

In data 25 luglio, è stata pubblicata la circolare numero 28/E da parte dell’ente fiscale con una guida relativa a tutti i documenti da presentare per poter fare richiesta ed essere successivamente in regola con l’ottenimento delle detrazioni fiscali relative ai bonus casa per le ristrutturazioni.

In particolare per il Superbonus al 110% sono circa 50 le documentazioni da produrre e consegnare agli intermediari per avviare il processo di ammissibilità delle spese. La guida fiscale è utile sia ai privati cittadini che intendono informarsi sulla richiesta sia per i professionisti che dovranno poi inserire le spese nella dichiarazione dei redditi modello 730/ 2022 per avere diritto alla detrazione.

Sono comprese nell’elenco anche tutte le autocertificazioni e dichiarazioni sostitutive utili all’apposizione del visto di conformità senza il quale non si può procedere all’attestazione dei presupposti per la domanda di Superbonus. Come specifica il documento:

Possono essere richiesti soltanto i documenti indicati nella circolare“.

Pertanto è bene fare un elenco dettagliato in modo da orientare al meglio i contribuenti nell’iter burocratico della procedura.

I documenti da portare al CAF per il bonus 110%

Per l’ottenimento della detrazione spese ristrutturazione dal modello 730, bisogna specificare che alcuni documenti possono variare in base al tipo di contribuente che richiede l’intervento. Se privato per l’immobile di proprietà o se inquilino in affitto.

Ma anche se le opere sono effettuate per case singole o per interi condomini, in quest’ultimo caso infatti occorre anche documentazione prodotta dall’amministratore.

Per i privati:

  • visura catastale aggiornata dell’immobile. (che può anche essere scaricata online dalla banca dati di agenzia entrate)
  • nel caso in cui l’immobile non sia ancora effettivamente di proprietà, produrre un documento che attesti la compravendita o il preliminare
  • certificato dello stato di famiglia o autodichiarazione del familiare convivente con il proprietario della casa (aggiornato alla data di inizio lavori)
  • se l’immobile oggetto dei lavori è stato ereditato, occorre presentare documento che attesta la successione
  • per gli inquilini è necessario il contratto di affitto / locazione o comodato d’uso (anche questo scaricabile dal cassetto fiscale di agenzia entrate)
  • se ad effettuare la ristrutturazione è il coniuge assegnatario, occorre la copia della sentenza di separazione

Per quanto riguarda le autodichiarazioni del contribuente privato, quando la domanda viene fatta presso i CAF, c’è una novità, e cioè l’obbligo di presentare una dichiarazione sostitutiva che attesta che il bonus viene richiesto per un massimo di due unità immobiliari

CILA e visto di conformità

Una volta che i lavori sono partiti, è importante avere la documentazione necessaria per le asseverazioni dei professionisti. Per ottenere la detrazione occorre infatti la Comunicazione di inizio lavori CILA e l’apposizione del visto di conformità da parte dell’intermediario fiscale.

Questi vengono detti titoli abilitativi che vanno presentati al CAF e vanno redatti dalla ditta che effettua la ristrutturazione. Come previsto dalla legge per l’ottenimento del Superbonus al 110% è importante certificare che l’immobile successivamente ai lavori raggiunga una maggiore efficcienza energetica di almeno due classi. Quindi tra i documenti da portare al CAF per ottenere la detrazione troviamo:

  • APE convenzionale pre e post intervento
  • asseverazione riguardante i requisiti tecnici
  • scheda degli interventi e ricevuta della certificazione ENEA per il risparmio energetico
  • quando la ristrtturazione viene richiesta per un appartamento in locazione, occorre anche un documento che attesti il consenso del proprietario dell’immobile all’esecuzione dei lavori
  • quando invece si tratta di interventi in condominio, serve la dichiarazione dell’amministratore

Tutti questi certificati, quando compilati da tecnici, e professionisti hanno un costo, ma è bene specificare che anche questo è detraibile al pari delle altre spese per i miglioramenti dell’edificio e per i materiali impiegati.

Mentre l’attestazione delle detrazioni presso il CAF è un servizio a pagamento, e può avere un prezzo che va dai 20 ai 50 euro

Quanto tempo conservare fatture e ricevute per il Superbonus 110%

Una volta ottenuto il diritto alla detrazione, bisogna sempre tenere da parte tutte le fatture, le ricevute dei bonifici e le copie dei versamenti effettuati tramite bollettini postali per ‘acquisizione dei permessi.

L’agenzia delle entrate controllerà tutti i documenti non solo prima dei lavori ma anche successivamente. Infatti il fisco avrà otto anni di tempo per richiedere la verifica di tutti i presupposti che danno diritto alla detrazione, allo sconto in fattura o alla cessione del credito.

Nel caso in cui dopo un accertamento, si riscontri una irregolarità, o la mancanza di uno o più requisiti, scatterà la richiesta di restituzione di quanto concesso a titolo di detrazione fiscale, maggiorata del 200% per interessi legali e sanzioni amministrative.

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