Taglio delle accise: diesel e benzina sotto i 2 euro a litro

Taglio delle accise di 0,25 centesimi per 30 giorni, questa la soluzione trovata dal Governo per far fronte al caro carburanti. Benzina e diesel nuovamente sotto ai 2 euro. Per chi fosse interessato al tema accise nell'articolo andremo ad elencare le 19 accise in vigore che influiscono sul prezzo finale di diesel e benzina, oltre che approfondire l'onda speculativa che sta caratterizzando l'aumento del costo dei carburanti.

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Taglio delle accise di 25 centesimi per 30 giorni, questa è stata la soluzione più immediata attuata dal governo per far fronte al caro carburanti.

Così facendo il prezzo di diesel e benzina sono tornati ben al di sotto dei 2 euro al litro, tornando su livelli pre-guerra.

L'intervento sulle accise è astato attuato tramite l'approvazione di un Decreto da circa 4,4 miliardi di euro.

Una copertura finanziaria di notevole entità, ma necessaria per dare respiro ad automobilisti ed ancor di più agli autotrasportatori da giorni sul piede di guerra minacciando scioperi che avrebbero portato ulteriore disagio alla popolazione visto che bloccare i trasporti significa bloccare la movimentazione della merce compresi beni di prime necessità.

Benzina e diesel nuovamente sotto i 2 euro grazie al tagli delle accise, ma cosa sono esattamente?

Accise: cosa sono e quanto incidono sul costo di un litro di benzina

Le accise sono tasse fisse applicate ai carburanti, dallo Stato.

Le accise rappresentano una delle più importanti entrate per le casse dello Stato, ad oggi valgono circa 25 miliardi di euro l'anno, insomma tanto quanto una manovra finanziaria.

Questa tipologia di tassa ha origini antiche, la prima accisa fu applicata nei lontani anni 30 per far fronte in quel preciso caso alle spese ingenti alle quale l'Italia era andata incontro a causa della guerra in Etiopia. 

In pratica le accise vengono applicate per finanziarie spese straordinarie relative ad emergenze naturali o militari.

Ad oggi si contano ben 19 accise in totale che gravano sui prezzi dei carburanti. 

Quindi quale è il peso delle 19 accise sul prezzo al litro della benzina?

In totale le accise incidono per circa i 40% sul totale del prezzo di un litro di carburante, diesel o benzina.

Diversi i paesi nel mondo che ricorrono alle accise sul carburante, negli Stati Uniti incidono solo per il 5% sul costo di un litro che ad oggi si aggira intorno ad 1$.

In Europa ci posizioniamo al settimo posto nella classifica dei paesi che hanno subito il caro benzina più alto, dietro a nazioni come Gran Bretagna ed Olanda.

L'elenco delle 19 accise applicate dallo Stato sui carburanti

Ora che abbiamo fatto luce sulla soluzione drastica ed efficace approvata con decorrenza immediata che di fatto taglia il costo dei carburanti alla pompa, riportando diesel e benzina ben al di sotto di 2 euro al litro grazie al taglio delle accise, e dopo aver spiegato in cosa consistono e come vengono applicate, vediamo i motivi che negli anni hanno spinto il Governo a decretare le 19 accise in vigore.

La somma delle 19 accise raggiungono un totale di 41 cent, questo è il costo fisso che grava su ogni litro di carburante.

Ma andiamo a ripercorrere la storia, delle accise elencando tutti quegli eventi per cui lo Stato a deciso di applicarle:

  • Crisi di Suez del 1956 in questo caso l'importo dell'accisa fu di 0,00723 euro;
  • la ricostruzione a seguito dell'alluvione del Vajont del 1963, la prima catastrofe naturale per la quale si è deciso di ricorre alle accise, 0,00516 euro;
  • alluvione di Firenze del 1966 l'importo ammonta a 0,00516 euro;
  • ricostruzione a seguito del terremoto di Belice, correva l'anno 1968 in questo caso si decise per un importo di  0,00516 euro;
  • altri due terremoti nel giro di 4 anni indussero lo Stato a stabilire due nuove accise, si tratta dei terremoti del Friuli (1976) e dell'Irpinia (1980) per un totale di 0,900 euro;
  • due le missioni ONU che si decise di finanziarie quella de Libano risalente al 1982 e quella relativa alla guerra dell'ex Jugoslavia 1995 con degli importi rispettivamente di  0,106 euro e 0,0114 euro;
  • rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004: 0,02 euro;
  • in ottica transazione ecologica l'investimento fatto dallo Stato per integrare il trasporto pubblico con autobus ecologici, è costata un'accisa di 0,005 euro;
  • terremoto in Abruzzo, anno 2019, importo accisa 0,0051 euro;
  • finanziamenti destinati ad una crescita della cultura sul territorio italiano, anno 2011, importo 0,0055 euro;
  • problema migranti provenienti a causa dei disordini post guerra in Libia anno 2011 importo 0,04 euro;
  • gestione dei danni derivanti dall' alluvione Liguria e Toscana del novembre 201, importo 0,0089 euro;
  • Decreto ‘Salva Italia’ del dicembre 2011, 0,082 euro, importo 0,113 sul diesel;
  • terremoto Emilia anno 2012 importo accisa 0,024 euro;
  • riduzione tasse ai terremotati in Abruzzo, il costo da finanziare con le accise ammonta a 0,005 euro;

Questo dunque l'elenco delle 19 accise stabilite dal Governo del corso degli ultimi 80 anni, sorprende come non siano presenti accise a copertura di alcuni degli interventi onerosi approvati nell'ultimo biennio per salvaguardare imprese e cittadini dalla crisi economica dovuta al Covid-19, non sono da escludere in futuro.

Taglio delle accise: ingiustificato il prezzo record dei carburanti sopra i 2 euro a litro

Il prezzo dei carburanti dopo aver toccato nei giorni scorsi un prezzo record di circa 2,5 euro per litro, oggi grazie al taglio di 25 cent. del valore delle accise torna di nuovo a livelli pre-guerra intorno agli 1,85 a litro.

Addirittura in alcune aree italiane come Ischia o Ventotene, luoghi in cui l'approvvigionamento no è semplicissimo visto che si tratta di isole è arrivato a raggiungere il prezzo record di  2,629 euro a litro.

Questa improvvisa impennata dei prezzi dei carburanti viene attribuita a alla guerra in Ucraina, alle oscillazioni del petrolio e alla riduzione delle forniture (che non ci sono state) in verità risulta essere del tutto ingiustificata.

A questo si aggiunge il fatto che i prezzi del diesel e della benzina alla pompa fanno riferimento a prodotti energetici acquistati e stoccati nei propri magazzini da parte dei grandi gruppi di distribuzione mesi e mesi fa a prezzi decisamente più bassi rispetto a quelli attuali. 

Scende quindi l'alone di una vera e propria manovra speculativa, come precisa il presidente del Codacons Carlo Rienzi, definendo i prezzi alla pompa di carburante, "dopati" atti a far crescere il profitto delle compagnie energetiche e danno di automobilisti ed imprese.

Rincari carburanti: il diesel ha superato il prezzo della benzina, perchè?

Un fatto anomalo in tema caro carburanti è come nelle ultime settimane il prezzo alla pompa del diesel abbia superato quello della benzina.

Quali sono i fattori dunque che hanno decretato questo strano fenomeno, visto che storicamente il diesel ha un prezzo inferiore rispetto a quello della benzina? 

Il motivo è da trovare nella scarsità della disponibilità nell'approvvigionamento diesel prodotto soggetto a raffinazione e alle successive fasi di lavorazione.

Il caro energie ha infatti determinato anche un cambio della programmazione della catena produttiva diesel, carburante che negli ultimi anni ha di fatto ridotto il numero di automobili circolanti alimentate appunto con questo tipo di carburante.

Per il moemnto il Governo è riuscito dunque nella missione di ridurre i costi di diesel e benzina riportandoli a prezzi accettabili, questo però per solo per i prossimi 30 giorni, data in cui i costi delle accise torneranno a essere quelli di sempre.

L'emergena dunque è stata tamponata, ma in un'ottica di medio termine l'emergenza legata al costo dell'energia potrebbe tornare in modo importante.

Dalla redazione di Trend online seguiremo gli sviluppi nei prossimi mesi, sempre pronti a comunicare itutte le novità.