Taglio delle accise: c'è la proroga! Ecco scadenza e ultime

Il taglio delle accise è attivo da praticamente un mese e la scadenza ufficiale è il 2 maggio: arriva una proroga? Da cosa dipende? Come viene finanziata questa misura e dove viene recuperato il gettito? Ecco tutto ciò che c'è da sapere su questo tema così caldo in questo periodo ed i possibili sviluppi dei prossimi giorni.

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Il taglio delle accise è attivo da praticamente un mese e la scadenza ufficiale è il 2 maggio: arriva una proroga? Da cosa dipende? Come viene finanziata questa misura e dove viene recuperato il gettito? Ecco tutto ciò che c'è da sapere su questo tema così caldo in questo periodo ed i possibili sviluppi dei prossimi giorni.

Il tempo pasquale ha portato una ghiotta occasione per le famiglie per spostarsi e sfruttare i cosiddetti "weekend lunghi" per godersi un po' di relax. Tra le tante spese da considerare, c'è sicuramente in questo periodo da tener presente il caro carburante. 

Benzina, Diesel e GPL hanno toccato cifre che molti cittadini non avevano mai visto o non vedevano da anni, dai tempi della crisi dei debiti sovrani. Picchi tra i più alti della storia recente che hanno creato anche quel classico "effetto" ecomicamente molto noto: il panico. Panico accentuato dal fatto che non è stata solo la benzina ad aumentare in queste settimane e mesi, ma anche il gas ed un fenomeno di inflazione generale molto forte.

Inflazione elevata vuol dire incertezza, incertezza vuol dire minori consumi delle famiglie e minori consumi vuol dire contrazione dell'economia... insomma, nulla di buono all'orizzonte. Sicuramente per le famiglie ed i cittadini, ma anche a livello aggregato per l'intero paese. La situazione non è delle migliori, ma da qualche settimana ormai il Governo sta provando a tamponare queste conseguenze negative in maniera tempestiva ed efficace.

Una delle misure più discusse ed invocate è sicuramente il taglio delle accise, ormai vicino alla sua scadenza ufficiale, fissata per il 2 maggio. C'è però aria di proroga, motivo per cui proviamo a capire com'è la situazione, cosa sta per succedere e da cosa dipende questa possibile proroga. Sicuramente si tratta di una scelta decisiva per i costi a breve termine del carburante, ma si ricerca anche l'effetto "calmante" che il taglio ha avuto. Ecco le ultime.

Quante accise ci sono sui carburanti?

La prima domanda a cui rispondere è sicuramente "vecchia", perché di fatto sono anni che sistematicamente si discute un problema "molto italiano", cioè appunto le accise sui carburanti. Aumentano in maniera praticamente sistematica dagli anni '80 in poi e poi diventano un'accisa unica da fine anni '90 in poi.

Ad oggi, infatti, le accise non finanziano più una singola voce (in genere le spese di riscostruzione dopo catastrofi naturali), ma vanno nel bilancio generale dello Stato. Preoccupa però il fatto che pesino sul prezzo finale della benzina e del gasolio in maniera sempre più rilevante.

Oltre al fatto che su di esse viene anche calcolata l'IVA, un paradosso totale che gonfia il prezzo per i consumatori in maniera rilevante e sicuramente dolorosa, anche in linea di principio. In sostanza, pesa sul prezzo finale più la somma di accise e tasse che il prezzo stesso del carburante, un vero e proprio paradosso.

Alla luce di ciò, possiamo comunque dire che il taglio deciso dal Governo ha dato un sospiro di sollievo agli italiani, perché come vedremo gli effetti non sono solo quelli diretti sul prezzo finale, ma anche indiretti dal punto di vista di psicologia dei consumi.

Infatti, queste scelte da parte del Governo hanno sempre degli effetti diretti ed indiretti che vanno valutati attentamente, con una serie di variabili da considerare che rendono complessa ogni decisione e rendono anche difficile la valutazione delle conseguenze.

Quando termina la riduzione delle accise e come funziona?

Prima di parlare della possibile proroga del taglio delle accise, vediamo come funziona attualmente e quando è fissata l'attuale scadenza. Il taglio è effettivo da circa un mese ed è molto semplice beneficiarne: semplicemente, dal momento in cui è stato approvato ed è diventato effettivo, il prezzo dei benzinai è sceso in maniera totalmente automatica.

Il prezzo visibile al pubblico è quindi già quello finale applicato per ogni litro di carburante, dato dal normale prezzo di mercato stabilito dall distributore con ovviamente i 25 centesimi in meno al litro e gli ulteriori 5,5 centesimi in meno al litro.

La riduzione totale è quindi di 30,5 centesimi al litro, per nulla poco se si considera un pieno normale. Infatti, i 5,5 centesimi aggiuntivi sono dati dalla diminuzione dell'IVA sulle accise, come spiegato in precedenza. Una scelta che comunque ha fatto bene al portafoglio degli italiani e che resta attiva almeno fino al 2 maggio.

Questa la scadenza fissata dal Governo, ma a preoccupare gli italiani non è solo l'aumento del prezzo finale, ma anche l'effetto psicologico che dovremmo affrontare (di nuovo) vedendo il carburante sistematicamente sopra i 2 euro al litro, con tutto ciò che questa soglia comporta.

Gli effetti, come detto, non sono solo economici ma anche sulla psicologia di consumo. Ciò permette ai cittadini di vedere il prezzo del carburante come "normale" e bloccare quella spirale di incertezza e inflazione che si innesca altrimenti. Una sorta di metodo per nascondere la polvere sotto il tappeto che, però, si è dimostrato efficace dal punto di vista puramente della psicologia di consumo degli italiani.

Taglio delle accise: c'è aria di proroga! Ecco la nuova possibile scadenza

Si parla ora di possibile proroga del taglio delle accise, che verrebbe rinnovato alle attuali condizioni ancora per alcune settimane. La notizia è da prendere per quello che è, cioè attualmente un'indiscrezione. Possiamo sbilanciarci nel dire che si tratta di uno scenario piuttosto probabile, ma è altrettanto vero che non c'è nulla di ufficiale.

Se venisse confermata la proroga da parte del capo del Governo Draghi, attualmente in isolamento perché ha contratto il Coronavirus, sarebbe solo da capire la data di scadenza. Le possibilità sul tavolo sembrano essere due: proroga per l'intero mese di maggio, fino al 31, o proroga addirittura fino al 30 giugno.

Restiamo dunque in attesa di conferme per capire se verrà prorogato il taglio delle accise ed eventualmente fino a quando, con la squadra di Governo al lavoro proprio in questi giorni per decidere quanto prima.

Taglio delle accise: come viene finanziato? Ecco perché "ce lo possiamo permettere"

Quando la notizia del taglio delle accise è divenuta ufficiale, molti si sono affrettati a dire che lo Stato non dovrebbe accollarsi il costo di una parte del carburante dei cittadini, per altro elemento responsabile della maggior parte dell'inquinamento delle nostre città.

La situazione è però ben diversa: questo taglio non comporta alcun costo diretto per il bilancio del nostro Paese, perché viene controbilanciato dalle maggiori entrate provenienti dall'aumento dei costi di alcune materie prime, il che ha fatto lievitare l'IVA (calcolata sempre in proporzione fissa) e dunque gli introiti.

Ciò permette di dire che non solo il Governo ha finanziato questa scelta in maniera praticamente automatica e senza togliere risorse ad altri obiettivi, ritenuti anche più importanti, ma addirittura basterebbe anche per finanziarla nuovamente in vista di maggio e giugno, in caso di proroga.

Taglio delle accise e non solo: arriva il bonus carburante!

Un'ultima menzione va fatta per il bonus carburante, da molti scambiato per il taglio delle accise o confuso con esso. Il bonus carburante esiste ed è effettivamente attivo, ma non per tutti i cittadini.

Sono le aziende a doverlo richiedere e ad avere condizioni agevolate per ottenerlo e poi, una volta ottenuto, lo possono girare ai propri dipendenti per contribuire alla loro spesa per recarsi a lavoro. Si tratta di buoni da 200 euro che quindi spettano solo ad una cerchia piuttosto ristretta di lavoratori e in ogni caso la scelta dipende dal datore di lavoro e non dal lavoratore stesso.