Taglio del cuneo fiscale e fino a 90 euro in più in busta paga! Il piano del governo Meloni

Il governo Meloni abbassa il cuneo fiscale? Quanto aumenta lo stipendio con il taglio del cuneo fiscale? Quando c'è l'aumento in busta paga?

Nuovo taglio del cuneo fiscale. Più ricche le buste paghe meno tasse per le imprese. Un progetto ambito e ricco di sorprese sta per essere presentato dal governo Meloni. Molte le buone notizie a favore dei lavoratori, le cui prospettive vertono su una sorpresa (più soldi) direttamente in busta paga. 

L’obbiettivo del governo italiano è quello di conferire un maggior potere di acquisto alle famiglie arricchendo lo stipendio dei lavoratori. Per questo motivo, andremo ad analizzare le misure che ben presto entreranno a regime nella vita degli italiani. Misure attese dai lavoratori per la relazione con l’aumento mensile direttamente in busta paga spettante. 

Le prime indiscrezioni vertono nella conferma per il 2023 di questo progetto come ulteriore strumento per contrastare l’inflazione.

In sede elettorale per questa misura le previsioni della Meloni spingevano verso una direzione più alta dello sgravio contributivo fino ad arrivare anche a cinque punti. In verità, per il 2023 le certezze iniziano a barcollare anche sul taglio di due punti.

In linea generale, il fardello del cuneo fiscale equivale al 46,5 per cento. L’onere che grava sulle spalle del lavoratore  corrisponde al 22,4 per cento. Versa un’aliquota IRPEF nella misura del 15,3 per cento. Oltre, alla quota contributiva nella misura del 7,2 per cento.

Se il raffronto del cuneo fiscale riguarda un discorso europeo, si parla di dover spostare la lancetta sotto di cinque punti, questo perché in Europa il valore medio si attesta intorno a 41,4 per cento.

Ciò che va detto è, che la linea dell’Esecutivo è orientata verso il raggiungimento degli standard europei, ma con una cadenza diversa. Il vero problema, è che si tratta l’argomento con un filo graduale che consenta di raggiungere l’obbiettivo in un processo progressivo.

Guardando gli stipendi mensili dei lavoratori è facilmente comprensibile capire cosa cambia realmente in busta paga e quali vantaggi apporteranno le modifiche.

Per questo motivo, proponiamo una breve guida sulle caratteristiche del taglio del cuneo fiscale. Ti spiegheremo come cambia l’incidenza contributiva in busta paga.

Taglio del cuneo fiscale e stipendi più alti nel 2023: ecco il piano del Governo Meloni per tutti

Si attendono importanti novità dal governo Meloni, le indiscrezioni parlano di un taglio del cuneo fiscale con un’incidenza contributiva di 3,3 punti per due terzi dei lavoratori. Tuttavia, buone prospettive dovrebbero arrivare nel medio termine con l’aggiunta di un altro 1,3 punti.

Proponiamo alcune prove pratiche riportate da Money, per capire quanto incide il taglio del cuneo fiscale nello stipendio dei lavoratori.

Su una base mensile (busta paga) di almeno 1.000 euro, la quota contributiva versata corrisponde a 7,19%. Con l’applicazione delle nuove disposizioni, ovvero meno i due punti, il quadro contributivo versato equivale all’importo di 71,90 euro mensili.

Portando in ribasso il taglio nella misura del 3,3 per cento toccherebbe un’incidenza contributiva nella misura del 3,89 per cento, pari a 38,90 euro mensili.

In questo contesto il lavoratore percepirebbe un aumento sullo stipendio del valore di 33 euro mensili.

Su una base mensile (stipendio) di almeno 1.500 euro, la quota contributiva versata corrisponde all’importo di 107,85 euro al mese.

Portando in ribasso il taglio del cuneo fiscale nella misura del 3,3 per cento, andrebbe a versare peso contributivo pari a 58,53 euro mensili. In questo quadro, il lavoratore riceverebbe un aumento mensile del valore di 49,5 euro.

Su una busta paga mensile di almeno 2.000 euro, la quota contributiva versata corrisponde al valore di 143,8 euro. Con l’applicazione delle nuove disposizioni, ovvero 3,3 punti, il quadro contributivo versato corrisponde all’importo di 77,88 al mese. Un aumento in busta paga del valore di 66 euro mensili.

Aumentando la busta paga al valore mensile di 2.692 euro, il peso contributivo corrisponde a 193,5 euro mensili. Con l’applicazione dei 3,3 punti di taglio verserebbe 104,7 euro mensili, un guadagno in busta paga del valore di circa 89 euro mensili.

Taglio del cuneo fiscale 2023: si annoda il punto sulle risorse

La Confindustria ha richiesto una sforbiciata del taglio del cuneo fiscale di cinque punti per circa due terzi dei lavoratori che percepiscono uno stipendio fino a 35 mila euro. Si tratta, di una delle priorità promosse in sede di campagna elettorale dalla Meloni, per cui le richieste di Bonomi combaciano perfettamente con il programma del governo Meloni.

Sicuramente, si tratta di orientare risorse importanti che in questo momento vengono assorbite dal feroce aumento delle tariffe della luce, per cui si comprende la poco tenacia nel promuovere il taglio del cuneo fiscale.

Tuttavia, solo permettendo un maggior potere di acquisto alle famiglie, anche attraverso il taglio del cuneo fiscale si può contrastare attivamente il caro delle bollette.

Le previsioni portano a un taglio del cuneo con un processo progressivo e con varie modalità. Al momento, l’Esecutivo è frenato dalla reperibilità delle risorse necessarie per l’attuazione della misura. Non ci resta che attendere gli ulteriori sviluppi che sicuramente non mancheranno.

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