Taglio IMU 2021: a chi spetta? Detratto ben il 50%!

Il taglio dell'IMU del 2021 del 50% è in arrivo per alcune specifiche attività: di chi si tratta? Ecco chi riceve il "bonus IMU" e a quali condizioni.

Bonus IMU, da molti ribattezzata così la detrazione, in arrivo per molte attività particolarmente colpite dal Covid. Di cosa si tratta esattamente? Non è solo questione di beneficiari, molto specifici, ma anche di ultimi aiuti rispetto all’emergenza Covid, in arrivo ora che l’emergenza è, almeno formalmente, terminata.

Verrebbe quindi da chiedersi: cosa devono aspettarsi le imprese nei prossimi mesi? La domanda è lecita, perché con la fine dello Stato di Emergenza tanti obblighi e regole torneranno sostanzialmente alla normalità, non dando più al Governo ed alle isitituzioni in generale lo status per intervenire tempestivamente e con procedure velocizzate che invece abbiamo visto con frequenza durante tutta l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia.

Come ben sappiamo, infatti, l’emergenza che era inizialmente sanitaria è poi subito diventata economica e sociale: molto ha fatto, o provato a fare, il Governo Conte II e poi il Governo Draghi per arginare gli infiniti danni causati alle imprese, alle famiglie ed ai cittadini in generale dal punto di vista economico.

Ora arriva uno degli ultimi strascichi di quelle che erano le scelte emergenziali, tra scadenze prorogate in via straordinaria ed esenzioni di diverso genere per imprese e cittadini. In sostanza, ora finiscono questi aiuti e si torna alla normalità, anche per il pagamento di tasse ed imposte.

Dopo due anni molto particolari, ecco che arriva una nuova detrazione IMU addirittura al 50% per alcune tipologie di attività. Vediamo come funziona questa novità già approvata lo scorso marzo ed entrata in Gazzetta Ufficiale con il Decreto Energia, così chiamato per evidenti ragioni legate a misure per contenere il caro energia.

Un ultimo treno di aiuti che sta passando per alcune imprese e, probabilmente, conviene prenderlo al volo.

Taglio IMU: come funziona l’imposta 

Per capire di cosa si tratta esattamente quando parliamo (impropriamente) di “bonus IMU“, dobbiamo innanzitutto definire questa imposta, acronimo di Imposta Municipale Unica e legata come molti già sanno alla proprietà di immobili, con particolare disciplina se si tratta di primo immobile (prima casa di proprietà) o di secondo o oltre, con ovviamente previsioni specifiche per gli immobili di attività produttive.

Come definisce il MEF, essa è: “L’imposta municipale propria (IMU) è l’imposta dovuta per il possesso di fabbricati, escluse le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9, di aree fabbricabili e di terreni agricoli ed è dovuta dal proprietario o dal titolare di altro diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie), dal concessionario nel caso di concessione di aree demaniali e dal locatario in caso di leasing.”

Come è possibile comprendere da questa definizione del MEF, l’imposta non è dovuta per la prima casa, a meno che rientri in una delle categorie catastali indicate. Un’imposta che negli anni ha fatto molto discutere, soprattutto da quando è stata abolita l’ICI, di fatto la precedente imposta sulla casa.

Negli anni è anche stata uniformata a TARI e TASI, con più o meno successo, ma la sostanza è rimasta praticamente invariata. Come dice l’acronimo stesso, questa imposta è di competenza dei comuni.

Taglio IMU: l’ennesimo aiuto per le imprese

Come spiegato nell’introduzione, il taglio in arrivo sull’IMU del 2021 per alcune tipologie di imprese è senza dubbio un altro (forse l’ultimo?) caso di aiuti per le imprese a seguito delle conseguenze della pandemia. Tanti aiuti sono stati messi in campo, molti anche in ambito fiscale.

Basti pensare alle proroghe di innumerevoli scadenze fiscali, alle possibilità di dilazionare i pagamenti nel tempo ed anche agli aiuti sui costi dei dipendenti (con la cassa integrazione fortemente agevolata) o ancora ai contributi a fondo perduto, molto importanti per la sopravvivenza di alcune imprese.

Sia ben chiaro, questi aiuti in molti casi non sono bastati. Un po’ perché la crisi post-pandemia era inevitabile e non certo arginabile con questi aiuti, non completamente. Un po’ perché di fatto alcuni settori erano in difficoltà anche in precedenza e la pandemia ha dato un ulteriore grosso ostacolo da superare.

Questo contesto permette di comprendere che sono arrivati innumerevoli aiuti da parte dello Stato e che ora che è terminato lo Stato di Emergenza, al 31 marzo scorso, la situazione potrebbe cambiare molto. Gli aiuti alle imprese potrebbero arrivare e i fondi del PNRR sono direzionati anche in questo senso, ma l’immediatezza e l’urgenza di queste misure verrà meno, inevitabilmente.

Taglio IMU: 50% del 2021 in detrazione! Ecco quanto torna all’impresa

La notizia arriva dal cosiddetto Decreto Energia, approvato dal Governo ed entrato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 22 marzo a seguito dei grandi rincari dovuti alla crisi energetica (sicuramente accentuata dal conflitto in Ucraina), ma contenente anche questa novità per le imprese.

Si tratterebbe del saldo IMU 2021, su cui le imprese coinvolte otterrebbero una detrazione direttamente in sede di compilazione di F24 pari al 50%. Un vero e proprio sconto sull’IMU pagata che fa tornare nelle casse la metà di quanto speso, seppur in maniera indiretta attraverso la detrazione. 

Nel prossimo paragrafo andremo ad elencare le imprese interessate da questa novità, ma prima va sottolineato che quindi il “bonus IMU” non è un vero e proprio bonus. Come visto, funziona in detrazione e non permette quindi di ottenere un’entrata vera e propria, ma piuttosto uno sconto sull’IMU pagata che viene calcolato su quanto già saldato nel 2021. In questo modo, non ci si fa confondere dall’erronea definizione di bonus.

Taglio IMU: chi ottiene il 50% in detrazione? Ecco le imprese interessate

Le imprese coinvolte in questo taglio dell’IMU dovuta per il 2021 sono sostanzialmente quelle che operano nel settore turistico e ricettivo, un po’ allargato rispetto alle semplici strutture ricettive come gli alberghi, andando a comprendere le seguenti casistiche:

  • le imprese che esercitano attività agrituristica;
  • le imprese che gestiscono strutture ricettive all’aperto;
  • i complessi termali e i parchi tematici;
  • le imprese del comparto fieristico e congressuale;
  • parchi acquatici e faunistici.

Per poter ottenere il bonus IMU, come detto in detrazione al 50% rispetto al saldo del 2021, bisogna procedere direttamente nel F24, ma soprattutto bisogna rispettare questo requisito: calo di almeno il 50% del fatturato nel 2021 rispetto al 2019 (anno “normale”, cioè senza emergenza sanitaria in corso).

Per certificare questo aspetto, bisogna fornire una auto dichiarazione, ma sarà poi l’Agenzia delle Entrate a procedere con i controlli, non è ancora noto se su tutte le posizioni o a campione. Inoltre, va fornita anche l’autodichiarazione legata alla compatibilità con la ricezione degli aiuti di Stato.

Taglio IMU: come viene finanziata la spesa?

Lo Stato, con questa scelta, rinuncia ad una parte di gettito che per altro è indirizzata specificamente ai comuni, non al bilancio generale dello Stato. Come si controbilancia questa mancata entrata?

Si tratta di circa 15 milioni di euro, se parliamo di cifre, e per coprire tale mancata entrata si procederà attraverso una riduzione del fondo unico nazionale turismo di parte corrente di cui alla Legge del 30 dicembre 2021 (articolo 1, comma 366 della legge n.234).

Inoltre, sono previsti altri interventi più mirati per questo settore, ma che escono dalla logica emergenziale, come detto in precedenza. Per questa misura, invece, il Governo ha ancora una volta ottenuto l’approvazione della Commissione Europea in materia di azioni straordinarie per far fronte alle conseguenze della pandemia.

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