Tampon tax: Regione Lazio taglia la spesa sugli assorbenti

Tampon tax, è la regione Lazio la prima in Italia a fare un passo avanti verso il taglio della spesa per assorbenti e prodotti per l'igiene femminile!

Si torna a discutere di tampon tax, tassa legata all’iva e che riguarda prodotti di genere femminile.

In pratica si tratta dell’Iva applicata a prodotti come assorbenti per l’ igiene femminile che recentemente dal 22% è scesa al 10%, ma ciò sembra non bastare per spegnere le polemiche intorno a questa misura e come vedremo nelle prossime righe c’è chi in Italia si è già mosso per alleggerire ancor di più la spesa sostenuta per l’acquisto di questi beni di cui il genere femminile ha bisogno periodicamente.

E già perchè con i mesi intorno al tema è nata una nuova sensibilità che sta facendo ragionare Stato e Regioni come l’iva sui prodotti di genere femminile non sia incline a favorire l’uguaglianza di genere.

E’ quindi giunto il momento di fare un passo avanti cercando di facilitare al massimo le donne nel sostenere quanto più serenamente possibile il periodo mestruale che normalmente si ripete mensilmente.

E’ questa la direzione che stanno prendendo molti paesi del mondo alcuni dei quali forniscono assorbenti gratuitamente, ma la strada è ancora lontana.

Pensiamo a paesi come Svizzera così come l’Italia che applicano un Iva normale (in Italia è stata ridotta di recente) e non quella che si applica ai prodotti di prima necessità facendo risultare un prodotto come l’assorbente decisamente costoso, considerando che si tratta di un acquisto ricorrente.

Ma c’è una novità dell’ultima ora, dopo il passo avanti fatto in ambito nazionale con l’Italia che ha ridotto l’Iva per tampone e assorbenti portata al 10% un’ altra apprezzabile iniziativa è stata avanzata dalla Regione Lazio.

Il rimborso è stata pensato e deliberato dal Consiglio regionale come una sorta di cashback valido non solo per gli assorbenti, ma per tutti i prodotti legati alla sfera dell’igiene femminile.

La proposta ad oggi ha carattere regionale, ma di certo potrebbe rappresentare come si auspica il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, un modello esteso a livello nazionale.

Tutta la soddisfazione di Zingaretti emerge nelle parole pronunciate : “Sono contento che la nostra Regione possa aprire la strada per una misura che promuove giustizia e parità”. 

Ma andiamo a conoscere i dettagli di quella che a breve potrebbe essere la nuova legge che prevede un cashback per l’acquisto di prodotti come assorbenti, ma non solo.

Tampon tax: Lazio la prima regione italiana a tagliare la spesa per tamponi e assorbenti. come?

Non è un caso se si è scelto di depositare la proposta di legge che riduce in forma indiretta quella che viene definita tampon tax l’8 marzo il giorno della festa della donna.

La prima firmataria di questa nuova misura è stata  la consigliera regionale del Pd, Sara Battisti, sotto firmata anche da Confaloni, Corrrado, Grippo, Lombardi e Di Biase.

La Regione Lazio è stata in assoluto la prima a muoversi autonomamente riguardo questo tema, le risorse stanziate ammontano a circa 1 milione di euro, di cui un terzo per il 2022 e i restanti 750 mila euro per l’intero 2023.

Il contenuto del testo prevede anche un’attività di sensibilizzazione nelle scuole per la povertà mestruale e contro lo stigma sociale del ciclo.

A chi è rivolto il taglio dell’Iva sugli assorbenti

Prima di scendendo nel dettaglio della proposta di legge, diamo due numeri indicativi per quanto riguarda la tampon tax.

Ad oggi le donne costrette a pagare assorbenti, ma non solo, considerati per il genere femminile un bene primario, cifre alte a causa dell’Iva che grava sui prodotti sono più di 500 mila comprese tra un range di età tra i 14 e i 50 anni. 

Questi numeri si traducono in una spesa media per famiglia intorno agli 80/90 euro all’anno, per l’acquisto di prodotti legati al genere femminile come gli assorbenti, da qui la decisione di intervenire soprattutto a protezioni delle fasce più deboli della società.

Per capire l’entità e quanto è ampia la cerchia delle beneficiarie, i dati a disposizione ci dicono che si tratterebbe di quasi la metà del numero dell’intero genere femminile residente nella Regione Lazio.

Tampon tax: il cashback per ridurre ulteriormente la spesa per gli assorbenti. Ma quanto si risparmia?

Il cashback introdotto con la proposta di Legge avanzata dalla Regione Lazio è stato introdotto come escamotage per ridurre ulteriormente l’iva sugli assorbenti dedicati al pubblico femminile, già ridotta di un 12% attraverso la Legge di Bilancio 2022, ma ancora lontana dal 4% percentuale prevista per tutti quei beni di prima necessità.

Non avendo la possibilità di agire direttamente sull’Iva la Regione Lazio ha dunque aggirato il problema introducendo un sistema di cashback. 

Accedere al rimborso è semplice, si dovrà infatti procedere, in primo luogo installando una apposita app sul proprio smartphone.

Successivamente si dovranno caricare tutte gli importi presenti sugli scontrini riguardo la spesa sostenuta per l’acquisto di tutti i prodotti ammessi, legati all’igiene femminile. 

A conti fatti, ma i dati ovviamente sono previsionali, il risparmio annuo per ogni donna dovrebbe aggirarsi introno ai 6/7 euro.

La Svizzera, il paese più costoso per quanto riguarda la spesa dedicata a prodotti per l’igiene femminile

In Italia dunque negli ultimi mesi riguardo quella che viene definita tampon tax, ovvero l’iva presente su prodotti relativi all’igiene femminile come gli assorbenti, ridotta non troppo tempo fa al 10% si è dimostrato di aver fatto un notevole passo avanti.

Abbiamo visto anche la decisione della Regine Lazio con l’introduzione di un sistema di cashback che limita ulteriormente le spese.

Ma se in Italia la situazione è questa, negli altri stati del mondo quali sono gli atteggiamenti dei vari governi?

In Svizzera per esempio siamo molto indietro, basti pensare che la spesa media annua per donna (di età compresa tra i 14 e i 50 anni) si aggira introno  a 2.500 franchi per l’acquisto di assorbenti, importo che quasi raddoppia se oltre agli assorbenti aggiungiamo tutti gli altri prodotti legati al ciclo mestruale, questi sono i dati che possono essere consultati sul sito di RTS , 

E’ la Scozia il primo paese al mondo a distribuire assorbenti gratis

Opposto il caso della Scozia invece, primo paese al mondo ad offrire assorbenti gratis a tutte quelle donne che ne hanno bisogno.

Quasi 10 i milioni di sterline messe in campo dal Governo Scozzese a sostegno di questa misura e contrastare quella che viene definita “period poverty”, ovvero le difficoltà economiche nel procurarsi assorbenti e altri prodotti per il ciclo mestruale.

In conclusione possiamo affermare che la situazione intorno a questo tema migliora in modo diverso da nazione a nazione.

C’è chi è assolutamente più avanti come la Scozia, chi ha dimostrato come l’Italia di voler fare concretamente dei progressi con l’oviettivo di equiparare l’iva prevista per assorbenti e prodotti simili a quella presente sui beni di prima necessità (4%) per concludere con paesi come la Svizzera in cui c’è ancora tanto dafare.

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