TARI: ecco come cambia la tassa rifiuti con le nuove regole!

Leggi l'articolo e scopri tutto sulla nuova TARI 2022! Parleremo di: deliberazione ARERA, novità, scadenze, F24, agevolazioni ISEE, rimborsi e molto altro!

Continuando a leggere questo articolo, avrai modo di conoscere tutto quello che riguarda la TARI 2022!

In sostanza, potrai andare a scoprire tutto ciò che concerne i cambiamenti della tassa rifiuti, le nuove regole e molto altro ancora…

Nello specifico, andremo a parlare, inizialmente, della delibera di ARERA e di quali sono le principali novità che sono state introdotte, in merito alla TARI 2022.

Dopodiché, andremo ad approfondire, sempre in merito a questo specifico argomento, dapprima il tema legato alla rateizzazione dei versamenti della TARI 2022, e, poi, sul tema relativo ai rimborsi dei pagamenti che sono già stati effettuati.

Successivamente, andremo a dare, invece, una breve definizione ed andremo a parlare, in sostanza, di che cos’è e di come funziona la TARI 2022, acronimo utilizzato per abbreviare la tassa sui rifiuti.

Poi, andremo a parlare di chi è tenuto al versamento della TARI 2022 e di quali sono le date di scadenza, diverse per ogni Comune di residenza, che sono previste per adempiere al pagamento di questa particolare tipologia di imposta.

Prima di terminare questa mini guida, invece, andremo a parlare di cosa bisogna fare per poter effettuare il calcolo della TARI 2022 ed andremo a vedere come si paga questa particolare tipologia di imposta, andando, poi, ad approfondire la tematica riguardante il versamento della TARI 2022, mediante l’utilizzo del modello F24.

Ed infine, per concludere questo breve articolo, andremo a parlare delle agevolazioni ISEE per i redditi bassi, le quali sono previste in merito al versamento della TARI 2022, andando ad approfondire, poi, le tematiche che riguardano le riduzioni obbligatorie e le riduzioni facoltative di questa particolare tipologia di imposta.

Novità TARI 2022: ecco la delibera di ARERA!

Il primo passo che andremo ad effettuare all’interno di questa breve guida, sarà quello di andare a parlare, inizialmente, di tutto quello che riguarda la delibera di ARERA, in merito alla TARI 2022, e di quali sono le principali novità che sono state introdotte, con riguardo a questa particolare tipologia di imposta.

Nello specifico, l’ARERA, acronimo di Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, attraverso la delibera n. 15 del 18 gennaio 2022, ha disposto una serie di novità per quanto riguarda la TARI.

TARI 2022: ecco quali sono le novità!

Dopo aver parlato di tutto quello che riguarda la delibera di ARERA, in merito alla TARI 2022, passiamo adesso a vedere quali sono le principali novità che sono state introdotte, con riguardo a questa particolare tipologia di imposta.

Nello specifico, i Comuni italiani dovranno adeguare le proprie ordinanze, in merito a quanto deliberato da ARERA sulla TARI 2022.

Andando al sodo, ecco quali sono le principali novità che sono previste per quanto riguarda la TARI 2022:

  • Tariffe più omogenee e trasparenti;
  • Limiti massimi alle tariffe;
  • I Comuni potranno disporre degli aumenti delle tariffe solamente in presenza di motivazioni valide;
  • I Comuni devono fornire la possibilità di usufruire del servizio gratuito di ritiro su chiamata dei rifiuti;
  • I Comuni devono disporre un programma, con vie, giorni e fasce orarie previste per la raccolta dei rifiuti, lo spazzamento ed il lavaggio delle strade;
  • I Comuni non avranno più la possibilità di inserire nelle tariffe anche ciò che non è stato pagato dagli altri contribuenti;
  • I Comuni non avranno più la possibilità di inserire nelle tariffe anche le spese di altro genere;
  • I Comuni potranno dichiarare inesigibile un credito che finora è rimasto insoluto, solamente nel caso in cui abbiano già provveduto ad effettuare tutte le altre operazioni che sono necessarie per tentare di riscuotere il credito;
  • Sostituzione dei rifiuti assimilati a quelli urbani con i rifiuti urbani prodotti dalle imprese;
  • I magazzini delle industrie sono esclusi dal versamento dell’imposta;
  • I centri commerciali e gli ipermercati devono, ora, versare il tributo;
  • Rateizzazione dei pagamenti per le famiglie più vulnerabili;
  • Tempi massimi entro cui i Comuni dovranno provvedere al rimborso di quanto dovuto.

Novità TARI 2022: pagamenti a rate!

Dopo aver parlato di quali sono le principali novità che sono state introdotte, in merito alla TARI 2022, passiamo adesso ad approfondire, sempre riguardo a questo specifico argomento, inizialmente, il tema legato alla rateizzazione dei versamenti di questa particolare tipologia di imposta.

Nello specifico, ARERA ha disposto una ulteriore rateizzazione dei pagamenti della TARI 2022, rispetto alle rate già previste, per rate con importo minimo di 100 euro. Ecco per chi:

  • Per coloro che sono titolari del bonus sociale per acqua, gas e/o luce;
  • Per coloro che si trovano in una situazione di disagio economico, come previsto dall’ETC.

Novità TARI 2022: rimborsi!

Dopo aver parlato del tema legato alla rateizzazione dei versamenti della TARI 2022, passiamo adesso a vedere, invece, sempre in merito a questo specifico argomento, tutto quello che riguarda le principali novità che sono state introdotte relativamente alle tematiche che riguardano i rimborsi dei pagamenti che sono già stati effettuati.

Nello specifico, in caso di pagamenti non dovuti che sono già stati effettuati, il Comune dovrà provvedere al rimborso entro 120 giorni.

TARI 2022: Che cos’è e come funziona?

Dopo aver parlato del tema legato ai rimborsi dei versamenti della TARI 2022, che sono già stati effettuati, passiamo adesso a dare, invece, una breve definizione e a vedere, in sostanza, che cos’è e come funziona questa particolare tipologia di imposta.

Nello specifico, la parola TARI è l’acronimo di Tassa sui Rifiuti, ed in quanto tale, viene pagata da tutti i contribuenti per garantire l’adeguato svolgimento dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani all’interno del Comune di appartenenza.

Chi deve pagare la TARI 2022?

Dopo aver dato una breve definizione e dopo aver parlato di che cos’è e di come funziona la TARI 2022, passiamo adesso a vedere quali sono quei soggetti che sono tenuti al versamento di questa particolare tipologia di imposta.

Nello specifico, il presupposto per pagare la TARI è il possesso o la detenzione di locali o aree scoperte che producono rifiuti urbani.

Se ci sono più persone all’interno di questi, allora dovranno adempiere tutti quanti.

Scadenza TARI 2022: date diverse in base al Comune di residenza!

Dopo aver parlato di quali sono quei soggetti che sono tenuti al versamento della TARI 2022, passiamo adesso a vedere quali sono le date di scadenza, diverse per ogni Comune di residenza, che sono previste per adempiere al pagamento di questa particolare tipologia di imposta.

Nello specifico, la scadenza della TARI prevista per il 2022 cambia in base al Comune di appartenenza, ma, in linea generale, le scadenze sono:

  • Fine aprile;
  • Fine luglio;
  • Fine anno.

Calcolo TARI 2022

Dopo aver parlato di quali sono le date di scadenza, diverse per ogni Comune di residenza, che sono previste per adempiere al versamento della TARI 2022, passiamo adesso a vedere cosa bisogna fare per poter effettuare il calcolo di questa particolare tipologia di imposta.

Nello specifico, la TARI si calcola in base alla superficie calpestabile dell’immobile, che è stata iscritta al catasto, nella misura pari all’80%.

Come si paga la TARI 2022?

Dopo aver parlato di cosa bisogna fare per poter effettuare il calcolo della TARI 2022, passiamo adesso a vedere come si paga questa particolare tipologia di imposta.

Nello specifico, le modalità di pagamento della TARI 2022 cambiano in base al Comune di appartenenza, ma, in linea generale, queste sono:

  • Bollettino postale;
  • MAV.

Pagamento TARI 2022 con modello F24!

Dopo aver parlato di come si paga la TARI 2022, passiamo adesso ad approfondire, sempre rimanendo nell’ambito di questo specifico argomento, la tematica riguardante il versamento di questa particolare tipologia di imposta, mediante l’utilizzo del modello F24.

Nello specifico, se si decide di pagare la TARI 2022 con il modello F24, bisogna inserire il codice tributo 3944, all’interno della sezione “IMU ed altri tributi locali”.

TARI 2022: agevolazioni ISEE per reddito basso!

Dopo aver parlato di come si paga la TARI 2022 e dopo aver approfondito la tematica riguardante il versamento di questa particolare tipologia di imposta, mediante l’utilizzo del modello F24, passiamo adesso a vedere tutto quello che riguarda le agevolazioni ISEE per i bassi livelli di reddito.

Nello specifico, è previsto un bonus TARI 2022 per tutti quei contribuenti che percepiscono anche il bonus sociale, dal momento che versano in una situazione di disagio economico.

Viene corrisposto in maniera automatica e richiede il possesso di questi requisiti:

  • Reddito ISEE del nucleo famigliare inferiore a 8.107,50 euro;
  • Reddito ISEE di nuclei famigliare numerosi inferiore a 20.000 euro;
  • Essere percettori del Reddito di Cittadinanza o della Pensione di Cittadinanza.

Riduzioni obbligatorie TARI 2022!

Prima di andare a terminare questo breve articolo, dopo aver parlato di tutto quello che riguarda le agevolazioni ISEE per i bassi livelli di reddito, in merito alla TARI 2022, passiamo adesso ad approfondire la tematica che riguarda le riduzioni obbligatorie di questa particolare tipologia di imposta.

Nello specifico, ecco quando devono essere disposte le riduzioni obbligatorie:

  • Violazione delle norme nella gestione della TARI;
  • Mancato svolgimento del servizio di gestione rifiuti;
  • Interruzione del servizio di gestione rifiuti;
  • Pensionati residenti all’estero.

Riduzioni facoltative TARI 2022!

Ed infine, per concludere questo breve articolo, dopo aver parlato della tematica che riguarda le riduzioni obbligatorie della TARI 2022, passiamo adesso ad approfondire, invece, la tematica che riguarda le riduzioni facoltative di questa particolare tipologia di imposta.

Nello specifico, ecco quando possono essere disposte le riduzioni facoltative:

  • Abitazioni con un solo abitante;
  • Abitazioni per uso limitato nel tempo;
  • Locali ad uso non ricorrente;
  • Abitazioni occupate da soggetti che abbiano la residenza all’estero per almeno 6 mesi all’anno;
  • Fabbricati rurali ad uso abitativo.
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