TARI, cambia tutto dal 2023: pagamento in 3 rate e importo ridotto. Ecco chi pagherà meno

TARI in rimodulazione. Per la tassa sui rifiuti sono previste dal 2023 delle modifiche sul calcolo degli importi e sulle rate. Si prevedono importi ridotti e pagamento in 3 rate. Ecco come la tassa più odiata dagli italiani verrà modificata dal 2023 e chi potrà godere di specifici vantaggi.

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TARI in rimodulazione. Per la tassa sui rifiuti sono previste dal 2023 delle modifiche sul calcolo degli importi e sulle rate. Si prevedono importi ridotti e pagamento in 3 rate. Vediamo subito come la tassa più odiata dagli italiani verrà modificata dal 2023 e chi potrà godere di specifici vantaggi.

Dal 2023 la tassa più odiata dagli italiani cambia. In un periodo di forte crisi economica dovuta agli effetti post pandemia e alla crisi internazionale tra Russia e Ucraina, le famiglie italiane si trovano in una situazione di enorme difficoltà economica. 

Gli italiani infatti stanno modificando le proprie abitudini di acquisto cercando di risparmiare quanto più possibile per riuscire a provvedere al proprio sostentamento e onorare anche il pagamento delle tasse, TARI inclusa.

Ebbene, proprio la tassa sullo smaltimento dei rifiuti subirà importanti rivoluzioni a partire da gennaio 2023.

Una modifica radicale investirà i comuni che si troveranno a modificare i metodi di calcolo degli importi della tassa da pagare se si è proprietari di fabbricati, anche non utilizzati, o aree scoperte dove si producono rifiuti.

Oltre alla modifica degli importi, c’è in ballo anche una modifica della rateizzazione tutto a vantaggio dei cittadini. Sarà infatti previsto un sistema di rateizzazione con più rate per saldare il debito.

Vediamo allora nel dettaglio come verrà modificata la TARI per il 2023 e a chi spetterà pagare di meno.

TARI, cambia tutto dal 2023: pagamento in 3 rate e importo ridotto. Ecco chi pagherà meno

TARI in rivisitazione a partire dal 1°gennaio 2023. Importanti novità sono previste sia per i comuni sia per quanto riguarda il calcolo degli importi dovuti che per la rateizzazione.

La TARIo tassa sui rifiuti, è l’imposta che viene versata ai comuni per fronteggiare il servizio di raccolta e successivo stoccaggio dei rifiuti ed ha sostituito la vecchia TARES. 

La tassa è stata introdotta dalla Legge di Stabilità del 2014 ed è parte integrante della IUC, ossia dei versamenti di cui i comuni hanno bisogno per assicurare l’efficienza di alcune prestazioni.

L’imposta deve essere pagata da coloro che occupano dei locali o utilizzano superfici scoperte, indipendentemente dal titolo che lo giustifica. Ma dal 2023 la TARI sarà oggetto di modifica.

La riforma dell’imposta comunale più odiata dai cittadini italiani trova fondamento nuovo TQRIF.

Lo stesso nell’articolo 27 si occupa della possibile rateizzazine della tassa sui rifiuti. Va detto che al momento i comuni hanno l’obbligo di suddividere il pagamento in due rate a scadenza semestrale, oltre alla possibilità di provvedere al pagamento dell’importo in un’unica soluzione. 

Ebbene, a queste rate se ne aggiunge una in più, arrivando a 3, rivolta ai cittadini disagiati, in base a criteri definiti dallo stesso Comune e nel caso l’importo da pagare superi del 30% il valore medio dei pagamenti fatti negli ultimi 2 anni.

Altra novità riguarda la riduzione degli importi sulla base della quantità dei rifiuti prodotti. 

Una sentenza ha sottolineato come molti regolamenti comunali sulla TARI non rispettino il principio di proporzionalità. Nella stessa si sottolinea come non si può esigere uno stesso importo dai residenti e dai non residenti. 

È naturale che chi abita in maniera stabile nel comune produrrò maggiori rifiuti di chi invece vi risiede in maniera saltuaria.

TARI, quali altre novità a partire dal 2023

Viste le nuove regole, i comuni certamente saranno impegnati nel miglioramento della qualità del servizio di raccolta dei rifiuti. 

Gli stessi infatti dovranno prevedere l’attivazione di un numero verde gratuito per i cittadini, garantire un servizio gratuito di raccolta degli ingombranti. 

A ciò va aggiunto l’esenzione del versamento della TARI per i proprietari dei terreni agricoli, perché non suscettibili di produzione di rifiuti, cosa diversa dai terreni edificabili.

Va poi considerata la necessità di avere un servizio di gestione dei reclami e delle informazioni, l’eventuale rettifica degli importi TARI e dei rimborsi per gli importi non dovuti.

TARI, ecco come si calcola la tassa sui rifiuti e quando si paga

La TARI ad oggi viene calcolata sulla base dei rifiuti prodotti, dai componenti del nucleo familiare e dalla metratura dell’immobile e dal numero di residenti in quell’abitazione. 

L’effettivo ammontare viene stabilita dai comuni, e vengono stabiliti i criteri che permettono una riduzione dell’imposta in caso di mancato adempimento del servizio di gestione dei rifiuti, o nel caso di sospensione del servizio per questioni sindacali o per imprevisti organizzativi.

Di solito è il comune di residenza ad inviare il bollettino pre-compilato con l’importo da pagare, con la facoltà di rateizzazione.

Il pagmento della TARI può essere fatto anche tramite il Modello F24.