Modello 730, le spese delle università private si possono detrarre?

Stabiliti dal Ministero Università e Ricerca gli importi massimi detraibili delle spese per la frequenza di corsi nelle università private. Ecco i limiti previsti per le detrazioni da inserire nel modello 730.

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Il nuovo modello 730/2023 è stato approvato dall’Agenzia delle Entrate lo scorso febbraio e con esso sono state introdotte importanti novità.

Dalle nuove regole sul calcolo dell’IRPEF, alle detrazioni per carico da lavoro e per figli a carico, tante le novità che hanno interessato anche il quadro E, dedicato alle detrazioni, agli oneri per le spese.

Presentare il modello 730 per tanti contribuenti è conveniente, soprattutto per coloro che l’anno scorso hanno sostenuto spese reputate detraibili o deducibili.

Stiamo parlando delle spese sanitarie, spese per mutuo, istruzione o per i vari bonus casa.

Proprio in tema di istruzione le casistiche delle spese da portare in detrazione è molto ampia, ma particolare attenzione va posta alle spese universitarie sostenute negli atenei privati.

Vediamo nel dettaglio quali sono i limiti di detrazione e cosa dice la guida dell’Agenzia delle Entrate in merito.

Assicurazione auto, spesa detraibile dal 730 2023? Ecco sciolto l’increscioso dubbio

Scontrini, fatture e chi più ne ha più ne metta. Il periodo più caotico dell’anno è solo all’inizio ma tante sono le novità di questa nuova campagna fiscale 2023.

Dubbi e incertezze aleggiano sulle varie spese da poter portare in detrazione nel modello 730 2023.

Ormai si sa, il meccanismo delle  detrazioni rappresenta un ottimo strumento per recuperare qualche soldo ma va saputo usare  attraverso la conoscenza del favoloso mondo delle detrazioni.

Per poter beneficiare di tali rimborsi dunque è opportuno conoscere quali siano le spese detraibile e i vari limiti.

Tra quelle certamente più conosciute e usate ci sono le spese relative ai percorsi universitari.

Rispetto allo scorso anno rimane invariato il limite di detraibilità delle spese universitarie. Nel decreto di recente pubblicazione si è disposto ai fini della dichiarazione 2023, l’approvazione delle stesse soglie stabilite per lo scorso anno: il 19%.

Una distinzione va fatta tra università non statali e statali.

Le spese universitarie statali sono interamente detraibili mentre quelle non statali  possono essere detratte solo per un somma non superiore a quello stabilito annualmente.

E’ infatti il Ministero a stabilire annualmente il limite delle spese universitarie detraibili a seconda dell’area disciplinare, tenendo conto delle tasse e dei contributi delle università statali.

Nel dettaglio, la detrazione spetta per aver frequentato:

  • corsi di istruzione universitaria, di specializzazione e perfezionamento;

  • master universitari di primo e di secondo livello;

  • corsi di dottorato di ricerca;

  • istituti tecnici superiori (ITS);

  • corsi presso i Conservatori di Musica e gli Istituti musicali pareggiati.

Nello specifico, le spese e le tasse universitarie che possono essere inserite nel 730 sono relativa:

  • alle tasse di immatricolazione ed iscrizione (anche riferite agli studenti fuori corso)

  • tasse aggiuntive per esami di profitto e laurea

  • partecipazione a test di accesso ai corsi di laurea

  • frequenza dei Tirocini Formativi Attivi (TFA).

Va detto inoltre che la detrazione spetta anche nel caso in cui lo studente decida di frequentare università telematiche riconosciute oppure conservatori musicali.

Modello 730/2023, questi i limiti detraibili per le spese universitarie non statali

Come abbiamo detto, nel caso in cui lo studente decida di frequentare corsi di studio presso università non statali può beneficiare di una detrazione secondo importi massimi detraibili.

Questi variano in base alle aree disciplinari, suddivisi per zone territoriali.

Nel dettaglio:

Area Medica:

  • Per il nord, il limite è di 3.900 euro

  • Per il centro il limite è di 3.100 euro

  • Per il sud e Isole, il limite è di 2.900 euro

Area Sanitaria:

  • Per il nord, il limite è di 3.900 euro

  • Per il centro il limite è di 2.900 euro

  • Per il sud e Isole, il limite è di 2.700 euro

Area Scientifico – tecnologica:

  • Per il nord, il limite è di 3.700 euro

  • Per il centro il limite è di 2.900 euro

  • Per il sud e Isole, il limite è di 2.600 euro

Area Umanistico – sociale:

  • Per il nord, il limite è di 3.200 euro

  • Per il centro il limite è di 2.800 euro

  • Per il sud e Isole, il limite è di 2.500 euro

Il decreto riporta la spesa massima detraibile per corsi di dottorato, specializzazione e master di I e II livello, suddivisa per territorio è:

  • Per il nord, il limite è di 3.900 euro

  • Per il centro il limite è di 3.100 euro

  • Per il sud e Isole, il limite è di 2.900 euro

Agli importi va aggiunta la  tassa regionale per il diritto allo studio.

Detrazioni corsi universitari frequentati all’estero

E se i corsi universitari vengono frequentati all’estero si possono detrarre?

Si, ma in questo caso l’importo massimo detraibile è individuabile in base all’area disciplinare in cui si ricade e nell’area geografica in cui lo studente ha il domicilio fiscale.

Lo stesso discorso vale per i corsi post-laurea all’estero.