Veterinario costoso? Scarica le spese dalle tasse!

Il veterinario è il medico degli animali, e a volte è insostituibile. Ma le spese possono essere un vero e proprio salasso! Ecco come scaricarle dalle tasse.

Il veterinario è il medico degli amici a quattro zampe: molto spesso questa figura professionale è indispensabile per risolvere piccoli e grandi problemi di salute degli animali domestici. Gatti, cani o volatili, molto spesso anche gli animali hanno bisogno di cure specifiche.

Tuttavia, se si guardano le finanze personali, le spese per pagare un veterinario possono essere anche molto ingenti. Soprattutto quando l’animale deve essere seguito per un trattamento specifico, un intervento o una operazione, i costi per il veterinario possono lievitare. Forse però non tutti sanno che una soluzione c’è: è possibile infatti, anche nel 2022, scaricare le spese del veterinario dalle tasse.

Come spiega un articolo recente di Lentepubblica.it, una forma di risparmio su questi costi è possibile:

“Fortunatamente ci sono alcuni modi per poter ridurre le spese veterinarie, tra cui inserirle nel Modello 730, per poterle detrarre dalle tasse.”

Il Modello 730, per chi non lo conoscesse, è uno dei principali documenti con cui è possibile presentare la dichiarazione dei redditi, obbligatoria una volta all’anno. In questo contesto, tutti possono richiedere una precisa agevolazione, ovvero una detrazione fiscale, per le spese mediche e sanitarie.

Non tutti sanno però che esiste anche una possibilità vantaggiosa per chi durante l’anno ha speso per aiutare gli amici a quattro zampe, o qualsiasi animale domestico. Queste spese infatti possono essere detratte dalle tasse secondo precise modalità, e per il 2022 arriva una ulteriore novità: il tetto massimo di spesa detraibile è aumentato. Ecco tutti i dettagli, nell’articolo.

Le spese per il veterinario sono detraibili dalle tasse

Le spese per il veterinario sono detraibili dalle imposte, e questo comporta un risparmio non indifferente per chi ha uno o più animali e durante l’anno spende una somma di denaro per poter garantire visite e farmaci ai propri animali. La prima cosa da conoscere su questa possibilità di risparmio è la modalità con cui si può chiedere.

Per il 2022 è possibile richiedere unicamente un risparmio sulle tasse, per le spese veterinarie, se queste sono state sostenute nel 2021. Questo vuol dire che bisogna ancora aspettare il 2023 per poter scaricare dalle imposte queste spese, se sostenute nel 2022.

Un altro fattore importante da ricordare è la tracciabilità dei pagamenti: se si desidera ottenere un risparmio sulle tasse per le spese del veterinario, o per i farmaci destinati agli animali domestici, è necessario pagare attraverso metodi digitali. Tra questi sono inclusi: l’utilizzo del bancomat, un bonifico bancario o postale, applicazioni di pagamento digitale su smartphone.

Quando si provvede al pagamento delle spese del veterinario, è importantissimo non utilizzare i contanti, se si desidera portare in detrazione questi costi dalle imposte. Se nel 2021 le spese per il veterinario sono state sostenute solamente in contanti, le notizie sono negative: non è possibile infatti chiedere delle detrazioni dalle tasse per queste spese.

Se invece sono state pagate, nel 2021, con metodi tracciabili come quelli visti sopra, si può richiedere questa detrazione, secondo precise regole che vedremo tra poco. Un altro fattore importante è la documentazione: è necessario avere con sé tutti i documenti, come lo scontrino o la ricevuta fiscale, che dimostrano che effettivamente una certa spesa, come quella per il veterinario, è stata pagata da chi sta chiedendo la detrazione.

Detrazione spese veterinarie: costi ammessi

La detrazione fiscale per le spese veterinarie funziona in modo molto similare ad altre spese detraibili, prima tra tutte le spese mediche. Questo vuol dire che quando si provvede a presentare al CAF o ad un commercialista tutti i documenti sulla dichiarazione dei redditi, quello è anche il momento per chiedere la detrazione per le spese veterinarie.

Una detrazione fiscale sulle spese del veterinario è possibile se si seguono le indicazioni viste prima: pagamenti con metodi tracciabili, documenti fiscali come lo scontrino che provano l’avvenuta spesa. L’anno di riferimento per il 2022 è il 2021, così come accade per altri tipi di detrazioni fiscali.

Ricordiamo che presentando la dichiarazione dei redditi è possibile richiedere diverse detrazioni per le spese, da quelle mediche a quelle per l’acquisto di farmaci, a quelle per la spesa del veterinario, a quelle per la scuola o l’università dei figli. 

Per quanto riguarda le spese per le visite degli animali, o le spese correlate ai farmaci per gli amici a quattro zampe, è possibile includere tra le detrazioni diversi tipi di costi, presentandoli insieme alla dichiarazione dei redditi. Nel dettaglio, sono incluse:

  • Spese per medicinali per gli animali prescritti da un veterinario e documentati da uno scontrino fiscale;
  • Spese per la prestazione del veterinario;
  • Spese per analisi di laboratorio e presso cliniche veterinarie;
  • Spese per medicinali per animali anche senza la prescrizione del veterinario.

Va ricordato che tra le spese per gli animali detraibili dalle tasse, sono presenti solamente quelle per la cura dell’animale, tramite visita del veterinario, analisi o medicinali. Non è quindi possibile ottenere delle agevolazioni per l’acquisto di altri prodotti per animali, come mangimi, giocattoli per animali, e similari.

Detrazioni dalle tasse per acquisti online

Come visto prima, non tutte le spese per gli animali sono detraibili dalle tasse: tra queste vi sono quelle per vari mangimi e cibi specifici per gli animali, oppure quelle per l’acquisto di cucce, giocattoli o similari. In linea generale, si può dire che sono ammesse unicamente le spese che si possono sostenere per il veterinario o per i medicinali per la cura degli animali.

Tuttavia cosa accade quando si acquistano determinati farmaci per gli amici a quattro zampe online? Sempre più spesso infatti internet offre diversi prodotti, anche rivolti agli animali, che tutti possono acquistare facilmente e con un click. Tuttavia per il momento in Italia ci sono ancora diverse restrizioni per quanto riguarda la vendita di farmaci che richiedono la prescrizione medica online, anche per gli animali.

Come riporta Anmvioggi.itsolamente alcuni prodotti si possono comprare tramite web:

“La vendita on line di medicinali veterinari è vietata. Fanno eccezione solo alcune categorie di prodotti “purchè non sia previsto l’obbligo di prescrizione medico-veterinaria”

Per questo motivo si può dire che è consentita la detrazione fiscale per quei farmaci acquistati anche online, rivolti agli animali. Ma in questo caso si tratta di farmaci senza prescrizione medica. Anchein questo caso è obbligatorio conservare un documento che dimostri l’effettiva spesa, o una ricevuta proveniente dal sito web in cui si è acquistato un determinato farmaco.

Detrazione costi veterinario: quali sono i limiti

Per poter chiedere le detrazioni per le spese, è fissato un importo minimo di spesa uguale a quello per le spese mediche, tuttavia secondo alcune recenti novità, è stato innalzato il limite massimo di spesa. Come accennato precedentemente, per chiedere questa detrazione dalle tasse è necessario presentare il Modello 730, utilizzato soprattutto per i lavoratori dipendenti. Tuttavia in alcuni casi particolari può essere necessario presentare anche il Modello Redditi 2022.

In ogni caso, per scegliere il documento corretto è consigliato rivolgersi ad un commercialista o ad un centro CAF che può analizzare la situazione specifica. Per quanto riguarda l’effettivo guadagno fiscale, per chi sostiene le spese per il veterinario, è possibile accedere al 19% di detrazione che già viene applicato sulle spese mediche.

Le spese veterinarie quindi vengono equiparate in dichiarazione dei redditi alle spese per le medicine e per le visite mediche. Questo vuol dire che, rispetto alle tasse che il cittadino ha pagato attraverso il proprio lavoro, è possibile ricavare il 19% di detrazione sull’IRPEF. Ma cosa significa questo, nella pratica?

Che il cittadino può ricevere un vero e proprio sconto sulle tasse che ogni anno paga allo stato con il proprio lavoro. Una forma di rimborso non diretto, ma indiretto, che si applica sulle imposte. Nel 2022 i limiti per poter chiedere questa detrazione sono stati innalzati, in particolare dalla Legge di Bilancio 2021.

Questo vuol dire che, se negli anni passati si poteva chiedere questo sconto sulle tasse per un massimo di 387,34 euro, attualmente si può chiedere per una cifra superiore, ovvero 550 euro complessivi. Per quanto riguarda invece la franchigia, ovvero la soglia minima di spesa per accedere all’agevolazione fiscale, tutto rimane invariato rispetto agli scorsi anni.

Questo vuol dire che la detrazione è del 19% per la spesa che supera la franchigia di 129,11 euro, come avviene già per le spese mediche. Questa detrazione fiscale rimane invariata per redditi imponibili fino a 120.000 euro, e diminuisce fino allo zero per redditi oltre 240.000 euro.

Spese per il veterinario: ci sono altre agevolazioni?

Per ricevere un sostegno per le spese veterinarie, è possibile chiedere la detrazione fiscale vista prima, ovvero chiedere durante la dichiarazione dei redditi di ricevere una compensazione sulle tasse sulla base delle spese effettivamente sostenute.

Si parla spesso impropriamente di bonus animali domestici, tuttavia non si tratta di un altro sostegno, separato da quello visto fino ad ora. Il bonus animali domestici consiste nella detrazione fiscale applicata alle tasse che il cittadino paga allo stato, quindi non si tratta di un sostegno diretto.

Al momento non ci sono altre agevolazioni per le spese per gli animali, né sconti di altro tipo. Tuttavia, effettivamente, quanto si può ricavare, in termini di denaro, dall’agevolazione sulle spese per il veterinario? Secondo una stima rapida, è possibile ottenere, applicando il 19% su una spesa massima di 550 euro all’anno, un rimborso di circa 80 euro.

Il calcolo viene effettuato partendo non dal totale, di 550 euro, ma dalla spesa aggiuntiva oltre alla franchigia di 129,11 euro. Ricevere un sostegno di questo tipo può fare molto comodo a chi spende ogni anno per il proprio animale domestico, soprattutto per le spese veterinarie.

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