Prospettive sul mercato di Fisher Investments per il 2022

La pandemia da COVID-19 ha dominato i titoli dei giornali nel 2021, ma la maggior parte dei mercati azionari globali non ne ha risentito, concludendo l'anno in territorio nettamente positivo.

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La pandemia da COVID-19 ha dominato i titoli dei giornali nel 2021, ma la maggior parte dei mercati azionari globali non ne ha risentito, concludendo l'anno in territorio nettamente positivo. La cosa risulterà insensata anche agli investitori più esperti, ma è importante ricordare che, all'alba del 2022, i mercati azionari non considerano gli eventi bianchi o neri, come invece fanno comunemente le persone. I mercati sono lungimiranti: incorporano e scontano anticipatamente tutte le informazioni e le opinioni ampiamente note per poi valutarle rispetto ai risultati effettivi. Così facendo, quanto accaduto nel 2021 risulta migliore del previsto, da qui la natura rialzista del mercato.

Fisher Investments Italia prevede che il mercato rimarrà rialzista nel 2022, anche se probabilmente l'andamento sarà diverso. Durante il primo semestre dell'anno, i rendimenti dovrebbero risultare insolitamente piatti o leggermente negativi poiché l'incertezza politica e la retorica della campagna elettorale in merito alle elezioni di metà mandato negli USA peseranno sul sentiment degli investitori. Dopo l'estate, però, prevediamo un solido secondo semestre che porterà a guadagni per il 2022.

Ecco i dettagli.

Contesto politico statunitense

È importante che gli investitori comprendano l'impatto globale dell'economia statunitense nonché i fattori trainanti per il mercato azionario USA poiché le azioni del Paese costituiscono quasi due terzi del mercato globale. Siamo al secondo anno di mandato del Presidente Biden, periodo che storicamente rappresenta un punto di svolta a causa delle elezioni di metà mandato. 

Nel ciclo politico statunitense, tutti i 435 seggi della Camera dei Rappresentanti e circa un terzo di quelli del Senato vengono eletti durante il secondo anno di mandato, occasione in cui spesso il partito del Presidente perde seggi al Congresso, il che incrementa il rischio di una paralisi politica.  

Il vantaggio dei Democratici al Congresso è già prossimo allo zero, mai così basso da oltre 100 anni.  A novembre, quindi, anche la più piccola rimonta dei Repubblicani potrebbero sancire il loro controllo della Camera, se non addirittura del Senato. Entrambi gli esiti creerebbero una situazione di stallo tale da impedire l'approvazione di importanti leggi nonché di sostanziali modifiche a quelle esistenti, contesto che favorisce i titoli azionari. 

Con l'avvicinarsi delle elezioni di metà mandato, quindi, riteniamo che le azioni inizieranno a scontare lo stallo, il che dovrebbe innescare un forte rally a fine anno, come spesso accadde durante gli anni delle elezioni di metà mandato. Il bias di conferma fa sì che tutti dubitino di tale esito, quindi spesso risulta inaspettato. 

Come sempre, siamo politicamente imparziali: non nutriamo preferenze per alcun partito o personaggio politico. Valutiamo gli eventi politici unicamente per comprendere il loro potenziale impatto sull'economia e sui mercati.

Inflazione in calo

Fisher Investments Italia prevede che l'inflazione globale diminuirà nel 2022. Il fattore che al momento più di altri spinge i prezzi al rialzo, ossia i vincoli sul fronte dell'offerta, dovrebbe venire meno prima di quanto molti prevedano.  

L'aumento dei prezzi ha dominato i titoli dei giornali nel 2021, con un'impennata dell'inflazione registrata prima negli Stati Uniti e poi in Europa. Oggi l'inflazione rimane elevata negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Canada e in Europa, con gravi disagi per le famiglie, ma gli indicatori evidenziano una probabile diminuzione dei tassi di inflazione nel secondo semestre del 2022, qualora le altre condizioni rimangano invariate. Nel 2020 i lockdown e la scarsità di offerta dettati dal COVID hanno decretato un ribasso dei prezzi, a cui ha fatto seguito un rialzo nella prima metà del 2021, che ha distorto i tassi di inflazione su base annua. Durante il 2022, però, i prezzi più bassi del normale registrati nel 2021 inizieranno a non influire sull'equazione dell'inflazione, il che significa che il tasso di inflazione annuale rallenterà. 

Anche se l'inflazione risultasse persistente, l'aumento dei prezzi non rappresenta automaticamente un segnale negativo per le azioni, specialmente all'inizio. Ai consumatori non piace sentirlo, ma le società possono in gran parte adeguarsi e trasferire i costi per sostenere i profitti; da qui il ruolo di copertura che hanno spesso le azioni contro l'aumento dei prezzi, come accaduto nel 2021. 

Posizionamento dei portafogli

I titoli growth, che solitamente sovraperformano nella fase finale del ciclo di mercato, hanno registrato ottimi risultati nel 2021 nonostante la convinzione diffusa che quelli value avrebbero dominato. Fisher Investments Italia ritiene che l'attuale mercato rialzista presenti un andamento simile a quello di una fase avanzata, sebbene iniziata solo 23 mesi fa. 

In tale periodo, infatti, i mercati rialzisti prediligono i titoli growth rispetto a quelli value. Un'enfasi sui titoli growth di alta qualità nel settore tecnologico e simil-tecnologico, nei beni di lusso, nell'automazione industriale e in altri dovrebbe quindi rivelarsi vantaggiosa in tale contesto. Inoltre, questi tipi di titoli forniscono un'abbondante liquidità qualora si preannunci un mercato ribassista e vi sia la necessità di disinvestire.

Ciò premesso, crediamo che un mercato ribassista sia probabilmente ancora più lontano di quanto previsto un anno fa. All'inizio del 2021 il sentiment era alquanto ottimistico. Alcuni segmenti azionari speculativi di ridotte dimensioni avevano persino flirtato con l'euforia degli investitori, che spesso accompagna i picchi di mercato. Tuttavia, verso la metà del 2021, l'esuberanza è svanita a fronte dei crescenti timori in merito alla variante Delta, all'impennata dell'inflazione, all'acuirsi delle tensioni geopolitiche e ad altro. Ora il sentiment volge invece più verso lo scetticismo.

Pertanto, pur prevedendo un calo dei mercati nel primo semestre del 2022, non ravvisiamo motivi per disinvestire. Fisher Investments Italia ritiene che, in assenza di una buona ragione per essere ribassisti, sia fondamentale essere rialzisti. Durante la prima metà del 2022 agli investitori sarà probabilmente richiesto uno sforzo di pazienza poiché gran parte dei rialzi inizierà ad avvenire intorno alla metà dell'anno. Come diciamo spesso agli investitori: "Più che l'anticipazione del mercato conta la permanenza sul mercato", affermazione particolarmente adatta all'inizio del 2022.

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Il presente documento contiene le opinioni generali di Fisher Investments Italia e Fisher Investments Europe e non deve essere considerato alla stregua di una consulenza personalizzata in materia di investimento o di natura fiscale, né tantomeno come un riflesso delle performance dei clienti. Non è possibile garantire che Fisher Investments Italia o Fisher Investments Europe manterrà queste opinioni, che potrebbero cambiare in qualsiasi momento in base a nuove informazioni, analisi o riconsiderazioni. Nulla nel presente deve essere inteso come una raccomandazione o una previsione delle condizioni di mercato. Al contrario, è da intendersi come l’illustrazione di una tesi. Le condizioni di mercato attuali e quelle future potrebbero presentare numerose differenze rispetto a quelle qui illustrate. Inoltre, non si forniscono garanzie in merito all'accuratezza delle ipotesi formulate negli esempi qui presenti. L’investimento nei mercati finanziari comporta il rischio di perdita e non è possibile garantire il rimborso totale o parziale del capitale investito. Le performance passate non sono una garanzia né un indicatore affidabile di performance future. Il valore degli investimenti e i relativi rendimenti sono soggetti alle fluttuazioni dei mercati finanziari mondiali e dei tassi di cambio internazionali.

L’investimento nei mercati azionari comporta un rischio di perdita e non è possibile garantire il rimborso totale o parziale del capitale investito. Le performance passate non sono una garanzia di performance future. Le fluttuazioni tra le valute internazionali potrebbero provocare variazioni al rialzo o al ribasso del rendimento degli investimenti.  Il presente documento contiene le opinioni generali di Fisher Investments Italia e non deve essere considerato come una consulenza personalizzata in materia di investimento o di natura fiscale, né come una rappresentazione della sua performance o di quella dei suoi clienti. Non si forniscono garanzie che Fisher Investments Italia manterrà queste opinioni, che possono cambiare in qualsiasi momento in base a nuove informazioni, analisi o riconsiderazioni. Inoltre, non si forniscono garanzie in merito all’accuratezza delle previsioni qui formulate. Non tutte le previsioni passate o future sono state o saranno altrettanto accurate quanto quelle qui contenute.