Allarme pesticidi nella pasta: ecco l’unico marchio che non presenta glifosato

La pasta è un alimento di cui è difficile fare a meno, ma alcuni test rivelano la presenza di pesticidi in alcuni dei marchi più noti. Scopriamo quali paste non sono a rischio.

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La cucina italiana è rinomata in tutto il mondo, su questo non si discute, infatti sono moltissimi i piatti tipici italiani che vengono apprezzati da persone che abitano in ogni angolo del globo e uno di questi è senza dubbio la pasta.

Ce ne sono davvero tante in circolazione, che possono essere condite con vari sughi, prodotte con diversi tipi di farina e realizzate da diversi marchi che godono di una certa notorietà. In alcuni di questi, però, sono state riscontrate delle tracce di pesticidi, in particolare una sostanza chiamata glifosato.

Vediamo quali sono le paste incriminate e il marchio che, invece, è al sicuro.

Glifosato: cos’è e in quali marchi è stato rilevato

Il glifosato è sostanzialmente un erbicida ed è classificabile come sostanza potenzialmente cancerogena, per questo motivo vengono fatti spesso dei test per fare in modo che non finisca nei prodotti che poi ci ritroviamo sulle nostre tavole.

In particolare la rivista svizzera K-Tipp ha condotto ad aprile di quest’anno una ricerca su 18 marchi diversi di pasta (13 prodotti con grano duro e 5 con grano proveniente da agricoltura biologica) commercializzati in Italia, oltre che in altri paesi europei, con l’obiettivo di scoprire in quali ci sarebbe il rischio di ritrovare il glifosato.

Secondo questo test, dunque, si è scoperto che questa sostanza può essere effettivamente riscontrata in diversi marchi italiani, nello specifico Lidl, Divella, Agnesi e Garofalo. L’unico marchio che invece non ha presentato tracce di glifosato è Barilla, per essere precisi parliamo degli spaghettoni e le penne rigate integrali.

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Il commento dei produttori della pasta incriminata

C’è da dire che il glifosato non è ancora stato vietato, nonostante ci siano dei limiti da rispettare secondo la legge, dunque non bisogna allarmarsi eccessivamente. Certo è che nell’ultimo periodo la preoccupazione è molta, soprattutto in seguito alla scoperta del Listeria nei wurstel, pertanto bisogna fare molta attenzione.

Per questo motivo i marchi della pasta in cui è stato trovato il pesticida hanno subito messo le mani avanti, in particolare Divella ha commentato che anche se è stata riscontrata la presenza di questa sostanza si parla comunque di un valore decisamente inferiore ai limiti di legge, nello specifico 0,023 mg/kg contro un limite massimo di 10 mg/kg.

Anche Garofalo conferma che la presenza di Glifosato nella sua pasta è di gran lunga inferiore al limite, in particolare è “mille volte inferiore al limite di legge”. Lidl offre invece un’altra spiegazione e cioè che Combino Tagliatelle presenta un fornitore differente da Italia a Svizzera, pertanto parliamo di prodotti differenti.

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