Burro italiano, qual è il migliore nel banco frigo del supermercato? Ecco la classifica

Spalmato sul pane o sulle fette biscottate, nelle brioches o nelle crostate, o utilizzato per mantecare risotti e altre ricette, il burro è molto utilizzato dagli italiani. Ma quali sono le migliori marche presenti tra gli scaffali del banco frigo dei supermercati? Ecco l’elenco completo.

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Spalmato sul pane o sulle fette biscottate, nelle brioches o nelle crostate, o utilizzato per mantecare risotti e altre ricette, il burro è molto utilizzato dagli italiani. Ma quali sono le migliori marche presenti tra gli scaffali del banco frigo dei supermercati? Ecco l’elenco completo.

Il burro è tra gli alimenti più usati nelle cucine italiane. Girando tra gli scaffali del reparto frigo del supermercato se ne trovano a decine e la scelta del burro da acquistare diventa un’impresa ardua.

Tante le tipologie di burro presenti tra gli scaffali. Alcuni ritengono che l’indice di bontà dell’alimento sia dato dal suo colore che può variare dal bianco al giallo. Ciò dipende dall’alimentazione delle mucche.

Infatti più le mucche assumono cibi ricchi di caroteni più il burro tenderà al giallo. Ma l’alimentazione delle mucche dipende anche dalla stagione. Certamente il burro prodotto in inverno sarà di colore diverso rispetto a quello prodotto in estate.

Secondo le direttive UE n. 2991/94, il burro deve contenere almeno l’80% di grassi e al massimo il 16% di acqua. In Italia il burro in vendita tra gli scaffali del supermercato ha l’82% di grassi.

Cerchiamo di capire allora quali sono i migliori presenti nel banco frigo dei supermercati.

Burro italiano, qual è il migliore nel banco frigo del supermercato? Ecco la classifica

Il burro come moltissimi altri prodotti è un alimento ricorrente nella nostra spesa quotidiana.

Viene, infatti utilizzato in moltissime ricette e diventa necessario averlo sempre in frigo. Tra gli scaffali dei supermercati se ne trovano a decine e trovarne uno di buona qualità può farne la differenza.

Molto spesso quando si sceglie il burro in commercio si commettono alcuni errori. Il primo è che non tutti sanno che il burro è composto dall’’80% di materia grassa. Questo determina la possibilità di produrlo in due modi diversi, centrifuga o con l’affioramento.

Il metodo più utilizzato è quello per affioramento che permette di far affiorare gli aromi ma che è un processo molto lento e rischia di portare indietro impurità.

L’altro metodo è quello per centrifuga, con il quale il burro viene prodotto direttamente dal latte fresco.

Il latte viene filtrato e poi viene sottoposto al processo di centrifugazione ad una velocità di 6500-7000 giri al minuto. Cosi facendo la materia grassa si separa dal latte magro.

La differenza con il processo di affioramento è che la crema ottenuta è più dolce e meno acida perché non c’è fermentazione.

La rivista Salvagente ha analizzato e stilato una classifica dei migliori burri in commercio.

La valutazione è stata affidata a determinati criteri sapore, l’odore, l’acidità, l’umidità e la presenza o meno di batteri. E’ stata analizzata anche la presenza di lieviti e coliformi (gruppo di batteri).

Dopo circa 18 anni dall’ultima analisi che bocciava la qualità del Burro italiano, la rivista il Salvagente ha testato alcuni marchi italiani, promuovendoli.

Ad essere testati sono stati 15 panetti, 14 italiani e uno straniero. Tra le marche BIRAGHI Burro Selezione, Campo Dei Fiori Burro Formato Casalingo, Conad, Coop, Esselunga, Granarolo Burro Italiano, Land (Eurospin), Latteria Burro (Lidl), Latteria Soresina, Lurpak Classico, Nuovo Prealpi  A Ridotto Contenuto Di Colesterolo, Optimus, Parmareggio, Santa Lucia Classico E Vipiteno Burro Di Qualita’.

Tra i migliori in assoluto spunta il Burro Campo dei Fiori, sponsorizzato dallo chef Davide Oldani prodotto a centrifuga, buono a crudo ma indicato particolarmente per mantecare i risotti.

Burro, queste le altre marche sul podio

Sul podio oltre al burro Campo dei fiori, al secondo posto si classifica Latteria Burro, venduto nei supermercati Lidl. Questo è ottenuto per affioramento ma non si conosce il reale produttore e non è nemmeno molto chiaro se sia prodotto in Italia o all’estero. Ottimo però rapporto qualità-prezzo.

Sul gradino più basso del podio si classifica il Burro Selezione Biraghi. Questo è prodotto a centrifuga. La sua caratteristica principale è la dicitura presente sull’etichetta, “tradizionale”, ovvero prodotto con solo latte o panna, senza l’aggiunta della crema di siero.

Tra i peggiori, secondo il Salvagente il burro in vendita da Esselunga e  Parmareggio. In alcuni dei panetti analizzati sono stati evidenziati dei batteri.

Burro, come riconoscere quello buono

La qualità del burro dipende da due fattori: la lavorazione e la materia prima. A monte della qualità ci sta il caseificio, ossia il latte, la razza delle mucche, l'alimentazione e l'ambiente. Tutto ciò influenza la qualità del burro.

Certamente una cosa è il pascolo fresco di collina e di montagna, il fieno, la transumanza, e un'altra sono i mangimi, la stabulazione in stalla tutto l'anno e  gli insilati.

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