Con l’inflazione galoppante e il costo della vita sempre più caro, molti italiani hanno cambiato le proprie abitudini nella spesa quotidiana, passando dai supermercati tradizionali alle marche discount, come Lidl ed Eurospin.
Da anni il discount in Italia è sempre stato visto con molto sospetto dai consumatori, a causa dei pregiudizi insiti del principio per cui se qualcosa costa poco significa che è di scarsa qualità.
Principio totalmente fuori dalla realtà, oggi più che mai: da anni questi marchi hanno sempre garantito il massimo della qualità e del risparmio per i propri clienti, anche se questo significa doversi affidare a fornitori non particolarmente famosi in Italia.
Infatti un problema che stanno affrontando questi marchi, Eurospin compreso, è la provenienza delle proprie carni, dal momento che quasi nessuno ne conosce la provenienza, o almeno il brand che la produce.
Carne Eurospin, nessuno ne conosce la provenienza: ecco perché viene poco reclamizzata
I supermercati tradizionali hanno la fortuna di poter vendere prodotti conosciuti dalla stragrande maggioranza del pubblico.
Quando si va in un supermercato come Esselunga, Conad o COOP, le marche che conosciamo fin dalla nostra infanzia, o che abbiamo visto recentemente in televisione o su Internet, le troviamo subito sugli scaffali.
È semplice pubblicità: il marchio fornitore garantisce fiducia e sicurezza sui propri prodotti, e il supermercato distributore ha modo di ottenere una vendita sicura del prodotto.
Dalla vendita il fornitore ottiene il suo ricavo, e il supermercato la sua commissione per il posizionamento del prodotto sugli scaffali (listing fee).
È ovvio però che il prezzo finale del prodotto da supermercato risulterà così più alto, perché rincarato non solo dalla commissione del distributore, ma anche dalla pubblicità con cui il prodotto viene reso noto alla maggioranza del pubblico.
Pubblicità sia legata ai media (TV, radio, Internet…) sia legata al brand, soprattutto se molto famoso e praticamente “istituzionalizzato”.
I discount invece hanno sfruttato una strategia diversa su quest’ultimo aspetto.
Per ottenere un prezzo finale di vendita più contenuto, aziende come Eurospin hanno preferito affidarsi a brand meno conosciuti, meno forti sul piano pubblicitario e commerciale.
Essendo semisconosciuti, il consumatore non si affida direttamente al nome del brand, ma solo al prodotto a cui è associato.
L’attrattiva è minore, ma grazie a questo il discount si ritroverà a pagare meno commissioni e pubblicità, rispetto a quello di un grande marchio.
Nonostante ciò, questi brand semisconosciuti hanno una provenienza alquanto singolare, perché appartengono a gruppi industriali in cui si trovano anche brand più famosi. E sempre nella vendita dello stesso prodotto, carne compresa.
Chi produce la carne per Eurospin
Prendendo ad esempio la carne dell’Eurospin, i principali marchi che si possono trovare al banco Gastronomia vanno dalla Bottega del Gusto al Buon Pascolo, fino alla Wurstel Tobias.
Quasi nessuno li conosce, né li ha mai visti in televisione o sentiti alla radio. Proprio per questo Eurospin vende la carne da loro prodotta, perché non avendo una grossa fama alle spalle, il prodotto risente molto meno a livello di commissione o di spese pubblicitarie.
Eppure tutti questi brand sono semisconosciuti al pubblico finché non si accenna ai gruppi industriali che le gestiscono. Ad esempio:
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la Mortadella in vaschetta del brand La Bottega del Gusto è prodotta da Fiorucci;
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la carne in gelatina Il buon Pascolo viene prodotta da Montana;
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i Würstel Tobias sono curati da Amadori.
Nessuno di noi conosce questi brand, ma tutti noi conosciamo Fiorucci, Montana e Amadori.
Queste aziende hanno già dei brand famosi, solo il loro nome ispira fiducia e acquisto immediato, eppure creano appositamente questi brand semisconosciuti la cui unica attrattiva è solo nell’essere mortadella, carte in gelatina o wurstel.
Il motivo è semplice: avere accesso al pubblico del discount. Presentare direttamente il marchio istituzionalizzato porterebbe ad un aumento del prezzo finale, e quindi ad una spesa troppo alta per il cliente abituale del discount.
Le aziende preferiscono creare questi brand ad hoc così da poter vendere il prodotto con maggior tranquillità, anche se con un margine più contenuto.
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Come sono i prodotti e la carne dell’Eurospin
Discount come Eurospin e Lidl registrano ogni anno un ottimo fatturato, segno che i consumatori hanno premiato la buona qualità dei loro prodotti, carne compresa.
Non a caso Eurospin ha sempre tenuto a precisare che la sua carne proviene da allevamenti italiani, ed è così fin dal 1993, anno della sua fondazione.
Il discount da anni sta avendo sempre più successo in Italia, e questo nonostante le sfortunate contingenze economiche in cui versa l’Italia da anni, complice anche la pandemia Covid e la recente iper-inflazione.
Pertanto in molti vedono il discount ancora come un supermercato dove si compra “un prodotto”, soprattutto se il meno caro possibile, così da risparmiare soldi.
Atteggiamento che ha reso i discount vittime di altri pregiudizi, come quando ci furono diversi episodi di contaminazione batterica su alcuni prodotti, evento che in realtà ha colpito tutti i distributori, anche quelli istituzionalizzati.
Inoltre l’essere un semplice “mercato dei prodotti” non spiegherebbe il loro duraturo successo.
La realtà è un’altra: nonostante i pregiudizi, il discount sta facendo grande concorrenza ai supermercati tradizionali in quanto a rapporto qualità-prezzo.
Ed è indubbio che, quando la situazione del consumatore sarà più florida, i primi a beneficiarne saranno i discount.
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