Tra gli alimenti più amati dagli italiani troviamo il formaggio. Ma sai che conservarlo nella pellicola è scorretto? Ecco perché e tutti i consigli per conservarlo al meglio.
Il formaggio è tra gli alimenti più consumati dalle famiglie italiane. Grattugiato o intero viene usato per tantissime ricette ma tanti lo consumano anche da solo.
Nei supermercati molti formaggi stagionati e non vengono venduti avvolti nella pellicola o in una confezione di plastica sottovuoto. Questo metodo non è certamente quello migliore per garantire un buono stato di conservazione del prodotto.
Infatti una volta arrivati a casa è opportuno rimuovere ogni contenitore e pellicola.
Ma è altrettanto giusto conoscere i metodi di conservazione adatti.
In molti hanno il cassettino del formaggio in frigo come salva-cena e tanti lo conservano avvolti nella pellicola perché si ha la convinzione che sia il metodo di conservazione che permette di farlo durare più a lungo evitando la muffa.
Ma la pellicola non è adatta per la conservazione anche se evita di far passare l’odore del formaggio nel frigo.
Vediamo allora quali sono i modi per conservarlo nel modo corretto.
Molti non lo sanno, ma tutti gli alimenti hanno un apposito spazio nel frigo.
Anche il formaggio ha uno specifico spazio dove va conservato e riposto. E’ il primo ripiano, il più fresco e vicino la ventola, ad essere considerato il migliore per conservare i formaggi e non i cassetti come erroneamente si pensa.
In genere il formaggio che acquistiamo al supermercato lo troviamo già tagliato e avvolto in una pellicola trasparente.
Per tale motivo siamo convinti che la pellicola sia il modo migliore per conservarlo al meglio.
Ma nella realtà non è cosi perché i pezzi di formaggi avvolti nella pellicola restano nel banco frigo per pochissimo tempo.
Ciò non succede nelle nostre case perché i tempi di conservazione sono certamente più lunghi e lasciando il cellofan intorno al formaggio si potrebbero provocare solo danni e basta.
Lasciando l’involucro su tre pezzi di formaggio, statisticamente due su tre si ammuffiscono e quindi siamo costretti a buttarli via.
Ciò si ripercuote anche sul nostro portafoglio visto le cifre che si spendono per comprare il formaggio.
Perciò molto spesso siamo tentati di togliere il pezzo ammuffito e consumarlo ugualmente.
Ma è bene sapere che ci sono dei rischi perché le muffe portano batteri patogeni come la salmonella e altre infezioni alimentari provocando vomito, mal di stomaco e diarrea.
Quindi è opportuno scegliere un altro metodo di conservazione del formaggio.
Il formaggio è tra i prodotti più delicati in assoluto e per essere gustato al meglio deve essere attentamente conservato.
Ogni formaggio necessita di particolari attenzioni di conservazione. Se si pensa a formaggi di media o lunga stagionatura, la cosa migliore è conservarli in cantina con una temperatura di 10º-15º C e una umidità adatta a preservare le condizioni ottimali del prodotto.
Non tutti però hanno a disposizione un simile spazio così è opportuni tagliarli in piccoli pezzi e riporli in frigo.
La prima cosa da fare è avvolgere il prodotto nella carta oleata per alimenti evitando la pellicola.
Altra accortezza è legata alla temperatura, quelli freschi devono essere conservate nella parte più fredda del frigo (2º-4º C), mentre i formaggi duri e stagionati andrebbero riposti nello scomparto meno freddo intorno ai 10º C. No al congelamento.
Altro metodo alternativo per la conservazione è il sottovuoto. Tale metodologia permette di conservare i formaggi a pasta dura e semidura creando un ambiente privo di ossigeno cosi da ridurre la proliferazione di batteri responsabili del deperimento del cibo.
Per i formaggi semiduri, altro metodo di conservazione è l’alluminio, oltre alla carta oleata.
La parte che deve essere coperta è quella del taglio, cosi si ridurrà la parte esposta all’aria e il sapore del formaggio sarà inalterata.
Esistono anche dei contenitori specifici per la conservazione dei formaggi. Questi garantiscono la circolazione dell’aria mantenendo inalterate le proprietà organolettiche.