Pesticidi nei limoni, ecco come scegliere quelli che non ne contengono

Sono molti gli alimenti in cui si rischia di trovare dei pesticidi e tra questi c'è anche il limone. Scopriamo insieme come riconoscerli per evitarli.

Con il cibo non bisogna mai scherzare, ma negli ultimi tempi il rischio di incorrere in alimenti contaminati è sempre più consistente, come hanno dimostrato tutti i casi di Listeria che si sono succeduti verso la fine dello scorso anno.

Abbiamo scoperto che bisogna fare attenzione a diversi batteri, ma oltre a questo è necessario anche evitare quei cibi che potrebbero contenere dei pesticidi, come ad esempio per quanto riguarda i limoni.

Vediamo insieme come riconoscere quelli che potrebbero contenere pesticidi.

Come capire quali limoni possono essere nocivi

Partiamo prima di tutto col definire la causa dell’utilizzo di pesticidi, ovvero la mosca della frutta, un parassita dannoso per il limone e che dunque spesso porta all’utilizzo di sostanze chimiche per evitare che lo attacchi. Il problema è che i pesticidi possono non fermarsi alla buccia, ma penetrare anche al suo interno.

Questo risulta essere pericoloso per coloro che vogliono mangiare questo frutto, ma per fortuna c’è un modo per capire quali limoni sono più a rischio di altri. Infatti basterà controllare che sull’etichetta non ci sia scritto “buccia non commestibile” o “ buccia non edibile”, poiché in questo caso potrebbero anche essere tossici.

Un’altra motivazione che porta all’utilizzo di pesticidi sui limoni riguarda anche l’aspetto estetico, infatti in alcuni casi i produttori utilizzano prodotti antimicotici e antimuffa per far sembrare più belli questi frutti. Questo ha portato uno studio a scoprire che si possono trovare fino a 14 tipi di pesticidi sulla buccia di limone.

Tutte le tipologie di limoni che contengono pesticidi

Esistono vari tipi di limone, che possono distinguersi in base a forma, dimensione, colore della buccia e provenienza, portando a una serie di varietà tra cui ad esempio il femminello, il monachello, il Costa d’Amalfi IGP e così via. Tra le varie caratteristiche a cui prestare attenzione ce n’è però una più importante: la provenienza.

Infatti secondo le ricerche che sono state eseguite in merito, i limoni italiani non sarebbero pericolosi per la nostra salute, in quanto il rischio deriva soprattutto dall’estero. In particolare bisogna fare attenzione alla provenienza da alcuni Stati, nello specifico Turchia, India, Sudafrica, Messico e Cina.

Pertanto, per evitare di consumare limoni che possono essere stati trattati con pesticidi o altre sostanze chimiche, bisogna cercare di evitare i limoni provenienti dalle nazioni citate precedentemente e inoltre controllare che sull’etichetta non ci siano diciture riguardanti la non commestibilità della buccia.

Leggi anche: Pomodori, non solo benefici: ecco quando conviene non mangiarli

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