Il migliore olio d’oliva extravergine? Ecco la classifica di Altroconsumo

L’olio di oliva extra vergine migliore in circolazione? Ecco qual è secondo Altroconsumo.

L’olio d’oliva extravergine è tra gli elementi più importanti della dieta mediterranea. Ma qual è il migliore in commercio? Ecco la classifica di Altroconsumo.

L’olio di oliva extravergine (EVO) è tra le fonti principali di grassi della dieta mediterranea e come tutti i grassi va consumato con circa due cucchiai al giorno.

Questo può essere usato sia a crudo che cotto, per la sua elevata resistenza al calore.

E’ un alimento ricco di acidi grassi monoinsaturi, fitosteroli, tocoferoli polifenoli e pigmenti, e con numerosi effetti benefici sulla salute.

Questo è uno dei prodotti maggiormente usati in cucina e perciò è importante sceglierlo di buona qualità così da poter creare piatti prelibati e sani oppure usarlo al naturale per condire un’insalata.

Ma quale è il migliore olio extravergine di oliva in commercio? Ecco la classifica delle migliori marche di olio di oliva extravergine che si trovano al supermercato.

Il migliore olio d’oliva extravergine? Ecco la classifica di Altroconsumo

L’Olio di oliva extravergine è il condimento principale della dieta mediterranea e sulle tavole degli italiani non può mai mancare.

L’olio è un grasso liquido che si ottiene tramite processo di molitura delle olive e dopo l’estrazione deve riposare per facilitarne la chiarificazione.

Ma quello che usiamo è sempre di buona qualità? Ad effettuare un test e stilare una classifica tra i migliori marchi in circolazione c’ha pensato Altroconsumo.

L’analisi è stata condotta su 30 oli extravergini di oliva presenti tra gli scaffali del supermercato. Sui prodotti sono state effettuate delle analisi di laboratorio e l’assaggio.

Dalle analisi effettuati in laboratorio è emerso come i campioni di olio prelevati sono tutti conformi ai parametri di legge previsti.

L’altra prova è stata eseguita per verificare le proprietà organolettiche del prodotto. questo secondo test ha riscontrato alcune criticità che hanno fatto declassare da extravergine a vergine alcuni marchi.

Dall’assaggio effettuato da alcuni esperti assaggiatori del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali si sono evidenziate alcune caratteristiche che non permettono di classificare l’olio come extravergine.

Le marche che hanno riscontrato criticità sono state sottoposte ad altri test di cui uno effettuato dagli assaggiatori del Consiglio oleicolo internazionale.

Dai risultati di due prove effettuate, alcuni marchi sono stati declassati a vergini. Si tratta di analisi che sono state condotte sui prodotti a scaffale e sui quali possono aver influito il trasporto e le modalità di conservazione.

Dalle analisi effettuate, nove olii hanno ottenuto un punteggio che non scende sotto i 70 punti, ossia la soglia sotto il quale il prodotto è considerato di «qualità ottima stabilita».

Secondo la classifica di Altroconsumo troviamo il Monini Bios 100 per cento Italiano con un punteggio di 78.

Si tratta di un olio ricavato da olive nostrane con un gusto molto equilibrato con richiami d’erba fresca e mandorla dolce. Il prezzo medio a confezione di 750 ml è di 8,34 euro.

Mentre il «miglior acquisto», ossia il prodotto con il miglior rapporto qualità prezzo, è il Desantis Classico con 71 punti.

Olio di oliva extravergine, questi gli altri in classifica

Gli altri in classifica sono Clemente, olio extravergine di oliva con 75 punti. Si tratta di un prodotto di origine pugliese, nello specifico del Gargano con prezzo medio a confezione di un litro di 9,32 euro.

Al terzo posto Carapelli Bio, olio extravergine di oliva biologico, sseguono poi Podere del Conte, Carapelli Il frantoio, Desantis 100% italiano e Desantis classico, Conad Verso Natura Bio, De Cecco classico, Carapelli Oro verde.

Olio extravergine e olio vergine di oliva, questa la differenza

La differenza tra olio extravergine di oliva e olio vergine risiede nel diverso sapore e odore dei due, oltre all’acidità.

Questa deve essere di 0,8 g per 100 g di prodotto nell’olio extravergine mentre ha un tetto massimo di 2 g per 100 g di prodotto nell’olio vergine.

Ma a classificarlo come extra vergine c’ha pensato una legge europea. Per essere tale l’olio non deve presentare difetti di sapore o aroma.

Se presenta qualità inferiore l’olio d’oliva non può essere commercializzato come “extra vergine” e dovrà essere venduto come “olio di oliva” mescolato all’olio raffinato. 

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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