Olio extravergine contaminato, ricerca svela i marchi peggiori. Uno è davvero famoso

In commercio esistono moltissime marche di olio extravergine di oliva, ma molte di queste non sono così sane come pensiamo. Scopri la classifica delle peggiori marche sul mercato.

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L’olio extravergine di oliva è un'eccellenza del patrimonio enogastronomico italiano che va tutelata e protetta soprattutto dalle imitazioni. Quest’alimento è uno dei principali componenti della dieta mediterranea conosciuta in tutto il mondo per i suoi benefici in termini di salute.

Proprio per via delle sue caratteristiche è diventato un alimento consumato in tutto il mondo e anche molte volte imitato. Ci sono però tantissime realtà che ad oggi producono un olio extravergine di oliva che non presenta appieno tutte le caratteristiche di salute che hanno reso famoso l’alimento.

È stata un'azienda tedesca ad eseguire un'analisi su 19 oli extravergine di oliva presenti nei supermercati italiani ed ha confrontato tutte le caratteristiche chimiche ed organolettiche dei prodotti. 

Tramite questo studio si è scoperto che non tutti gli oli presenti soddisfano i criteri imposti per poter definire un prodotto di qualità extra vergine, scopriamo assieme nel corso dell’articolo quali sono i marchi peggiori sul mercato.

Le contaminazioni più gravi

Nel corso di questo test è stato evidenziato che il problema più grave nei prodotti analizzati è proprio la contaminazione da oli minerali. Assieme a questo sono state trovate delle tracce di plastificanti e addirittura pesticidi, sempre nei limiti consentiti dalla legge ma allo stesso tempo abbassa la qualità del prodotto.

All'interno degli oli extravergine di qualità sono presenti naturalmente idrocarburi di oli minerali i quali appartengono a gruppi di sostanze differenti.

In un olio di qualità possiamo trovare gli idrocarburi aromatici chiamati anche MOAH, che ad oggi sono presenti in 1/3 dei prodotti sul mercato. 

Il pesticida più comune che è stato riscontrato all'interno delle bottiglie di olio extravergine è la deltametrina, che viene utilizzata nei campi come pesticida ma non mette a rischio soltanto la vita dell’uomo. La deltametrina è infatti molto pericolosa anche per le api e per tutta la biodiversità che caratterizza il territorio italiano.

Non solo pesticidi

Durante gli studi che sono stati eseguiti purtroppo non sono stati ritrovati soltanto dei pesticidi all'interno degli oli venduti nei nostri supermercati, ma anche sostanze ben più dannose. Alcune sostanze ritrovate sono risultate cancerogene e bandite da tutti gli alimenti sul mercato, queste sostanze sono chiamate MOSH.

Queste sostanze ingerite tendono ad accumularsi nel nostro organismo ed a portare delle conseguenze per la nostra salute ancora poco chiare. Le sostanze cancerogene derivano da degli oli lubrificanti che vengono utilizzati per il funzionamento delle macchine che eseguono la spremitura delle olive.

In procedimenti che non seguono le corrette norme igieniche purtroppo queste sostanze possono finire direttamente nelle bottiglie di olio, che poi verranno commercializzate.

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Quali sono le marche peggiori

Veniamo adesso a scoprire quali sono effettivamente le marche evidenziate dal test tedesco più dannose per la salute dell’uomo.

È opportuno specificare che questi oli sono stati analizzati rispetto al mercato tedesco, molte aziende italiane si sono giustificate affermando che i prodotti venduti in Italia hanno delle composizioni differenti.

Al quarto posto troviamo il casolare Bio Farchioni, all’interno del quale è stata ritrovata un alta presenza dell’olio minerale, ed anche sostanze MOAH e IPA.

Stessa identica analisi anche per un altro olio della stessa marca Farchioni, l’olio Dennree, che presenta come il precedente oli minerali in grandi quantità. 

Al secondo posto troviamo l'olio De Cecco che è stato penalizzato per la presenza eccessiva di oli minerali ed anche per la presenza di idrocarburi policiclici aromatici, pesticida e MOAH.

Al primo posto l'olio che viene considerato come peggiore sul mercato e l'olio Filippo Berio il quale ha ottenuto i risultati peggiori.

Quest'olio presenta alte tracce di oli minerali, tracce di MOAH, IPA e addirittura due pesticidi differenti, la deltametrina ed un altro non riconosciuto. 

Come difendersi in autonomia

Un obiettivo che possiamo mettere in atto noi stessi quando ci troviamo a fare la spesa al supermercato è quello di prestare attenzione ai prodotti che acquistiamo.

Ne abbiamo parlato molto recentemente del problema legato alla listeria presente in molti alimenti sul mercato, e di come sia importante fare attenzione a cosa compriamo. 

Sicuramente da questi test tedeschi possiamo prendere nota di quelle che sono le marche identificate come peggiori.

Tra tutte possiamo evidenziare sicuramente:

  • De Cecco;
  • Primadonna (Lidl);
  • Farchioni e Farchioni Bio;
  • Filippo Berio.

Un'altra cosa che possiamo fare è quella di visionare la lista degli ingredienti presenti sull’etichetta, in questo modo possiamo notare subito la presenza di elementi dannosi.

Se dovessimo riscontrare la dicitura MOAH, IPA oppure MOSH, sicuramente quell’olio in particolare andrà evitato, in quanto poco salutare e dannoso per l’organismo. 

Come distinguere l’olio extravergine dal prezzo

Un altro elemento che può farci comprendere la qualità di un prodotto è sicuramente il prezzo con la quale esso è venduto.

Questo elemento non è un discriminante al 100%, ma può darci un'indicazione rispetto alla qualità del prodotto.

Il motivo è molto semplice per produrre un olio d’oliva che sia sano e presenti tutte le caratteristiche che contraddistinguono l'extravergine bisogna utilizzare solo delle olive di qualità e perfettamente mature. 

Assieme a questo bisogna seguire anche delle normative di igiene e di produzione specifiche, le quali alzano notevolmente i costi di produzione che si rispecchiano poi sul costo finale di vendita.

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