Pesto alla genovese, ecco quali sono i migliori tra gli scaffali dei supermercati

Qual è il migliore pesto alla genovese presente tra gli scaffali dei supermercati italiani? Ecco la classifica.

Siete amanti del pesto alla genovese ma non avete tempo per prepararlo? Non disperate, al supermercato se ne trovano di ottimi.

Una salsa a crudo tipica della cucina ligure? Ecco il pesto alla genovese. Condimento ideale last minute per trofie e paste fredde ma anche come alternativa alle tradizionali lasagne ha come ingrediente principale il basilico.

Insieme all’olio extra vergine di oliva, pinoli, aglio, parmigiano e pecorino viene pestato in un mortaio di marmo fino ad ottenere una salsa cremosa.

Nelle moderne cucine per velocizzare i tempi, si usa un comune mixer anche se le lame andranno ad ossidare il basilico facendogli perdere la brillantezza nel colore.

Secondo quando stabilito nel disciplinare di produzione del Consorzio del Pesto Genovese, il basilico da utilizzare per rimanere fedeli alla ricetta originale è rigorosamente quello Dop ligure, caratterizzato da foglie piccole e aromatiche,

Ma può essere usato qualsiasi tipo di basilico basta che sia fresco e basta asciugarlo bene prima di pestarlo perché questo potrebbe intaccare il colore brillante della salsa. Altri accorgimenti sono legati all’aglio, se si leva l’anima la salsa risulta più digeribile e meno forte.

Se non hai tutto questo tempo per pestare il basilico, oppure non ti ritrovi del basilico fresco vista l’alternarsi delle stagioni, potrebbe essere opportuno acquistare un pesto già pronto presente tra gli scaffali dei supermercati.

Ma qual è il migliore da comprare? Recentemente Altroconsumo stilato una classifica sulla base di test condotti su 31 marchi di pesto alla genovese venduti nei supermercati.

Vediamo quali sono i migliori ed i peggiori.

Pesto alla genovese, ecco quali sono i migliori tra gli scaffali dei supermercati

Tra gli scaffali dei supermercati si trovano moltissimi barattoli di pesto. Tra i più noti Rana, Buitoni, Barilla, Biffi, Star, ma molto venduti sono anche i marchi dei supermercati.

La maggior parte se non tutti presentano la varietà senza aglio o con aglio, biologiche o vegane e ci sono quelli da conservare in frigo o a temperatura ambiente.

Per decretare la classifica dei migliori pesti in commercio Altroconsumo ha analizzato ingredienti e valori nutrizionali.

Per valori nutrizionali si intende il contenuto calorico, la quantità di zuccheri, sale, fibre, proteine, ecc. utilizzando il sistema Nutriscore.

Mentre nella lista degli ingredienti si è tenuto conto della percentuale di aromi e additivi dei prodotti. Più sono alti più incidono negativamente sul punteggio finale.

 Infine, altro parametro è rappresentato dall’indice di qualità.

Va subito detto che nessuno dei prodotti testati è raggiunto la classe di ottimo o buono ma la valutazione è media solo per 9 pesti su 31.

Sul podio il pesto Selex e quello De Cecco con un punteggio di 53. Seguono immediatamente Gustato (MD) pesto alla genovese, Fior fiore Coop pesto genovese, Carrefour, i pesti alla genovese con e senza aglio della Barilla, i pesti alla genovese con e senza aglio de Il Viaggiator Goloso.

La classifica continua con tutti gli altri pesti alla genovese valutati di qualità bassa: al decimo posto si colloca il pesto Viva la mamma senz’aglio della Beretta, mentre alle ultimissime posizioni i prodotti con e senza aglio di Giovanni Rana. 

Pesto, questi i valori nutrizionali di quelli commerciali

 Se si analizzano i barattoli di pesto del supermercato, da un punto di vista nutrizionale ci si accorge che le componenti essenziali sono i grassi e una piccola quota di proteine.

Per 100 grammi di prodotto l’apporto calorico si attesta fra 450 e 600 kcal. Le calorie sono più basse dove c’è una quantità più elevata di basilico, oppure patate in fiocchi.

Una porzione da 35 g fornisce tra le 150-200 kcal e contiene da 10 a 20 g di grassi. Si tratta di grassi insaturi, cioè quelli buoni da tenere conto nel bilancio giornaliero.

Altro elemento fondamentale è il sale, sempre abbondante cioè intorno ai 2-3 g per 100 g.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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