Re Carlo cambia il menu del pranzo di Natale dei Windsor: addio ad un piatto storico

Re Carlo avrebbe deciso di eliminare un controverso piatto dal classico menu di Natale della famiglia reale inglese. Ecco di cosa si tratta e qual è il motivo dietro questa scelta.

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Re Carlo ha apportato più di una novità nella vita quotidiana della famiglia reale dopo il suo insediamento. L'ultima, riguarda il menu del pranzo di Natale della famiglia reale, invariato ormai da molti anni.

Re Carlo avrebbe infatti deciso di eliminare un piatto in particolare, da sempre presente sulla tavola reale. Dopo aver scoperto il motivo, però, è difficile non essere d'accordo con il sovrano.

Ecco qual è il piatto incriminato del pranzo di Natale di Re Carlo: esultano gli animalisti

Com'è noto, il menu per il pranzo di Natale dei Windsor è rimasto invariato per decenni. Stando alle indiscrezioni, il menu prevede: insalata di gamberi o aragosta, tacchino arrosto e contorni tradizionali, come carote, cavolini di Bruxelles e il pudding di Natale.

Per cena, invece, il buffet comprende dalle 15 alle 20 portate, soprattutto a base di carne (tacchino, prosciutto, costine), ma anche frutti di mare, verdure, e ovviamente biscotti, brandy e sidro.

Tuttavia, fra gli antipasti, c'è una pietanza in particolare che a partire da quest'anno non sarà più presente sul menu, per espressa volontà di re Carlo. Non si tratta però di un capriccio o di una questione di gusto personale, ma di una scelta in linea con l'etica del sovrano e con la linea politica da lui intrapresa nel corso degli anni.

Già lo scorso novembre, infatti, Carlo aveva annunciato che in nessuna delle residenze reali (quindi Balmoral, Sandringham, il castello di Windsor, il castello di Hillsborough e Buckingham Palace) sarebbe più stato servito del fegato d'anatra, noto anche con il nome francese di foie gras (letteralmente, fegato grasso).

Non sono mancati i complimenti e il supporto delle associazioni animaliste, in particolare PETA (People for Ethics Treatment of Animals, ovvero Persone per il trattamento etico degli animali), che si sono detti soddisfatti per il forte messaggio inviato dal sovrano e da tutta la famiglia reale.

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Perché la scelta di Carlo di eliminare un piatto storico dal menu di Natale è frutto del suo pensiero ambientalista

Il foie gras è un prodotto spalmabile (solitamente su pane tostato o crostini) ottenuto grazie ad un particolare trattamento del fegato delle anatre (ma si può ottenere un risultato piuttosto simile anche con le oche).

Come dice il suo nome, il foie gras è infatti un fegato particolarmente grasso (quindi di fatto malato). Per arrivare al risultato desiderato, è dunque necessario ricorrere ad un'alimentazione forzata dell'animale, a cui viene fatto ingoiare il cibo (una miscela di mais intinta nel grasso) grazie a dei tubi inseriti direttamente nella gola. In questo modo, il pastone fluisce direttamente nello stomaco dell'animale, e l'interno processo viene ripetuto quattro volte al giorno.

Inoltre, per aumentare i livelli di grasso è necessario che le anatre restino al buio in gabbie dalle dimensioni molto ridotte, per limitare il più possibile i movimenti. Normalmente questa fase di alimentazione intensiva dura dalle due alle quattro settimane, a seconda della specie utilizzata.

Si capisce dunque come si tratti di un procedimento molto doloroso per l'animale, che ha già spinto diversi stati a vietare la produzione di foie gras. Anche nel Regno Unito vige questa politica, ma è permesso acquistarlo dall'estero.

La scelta di Re Carlo va dunque nella direzione ambientalista e animalista da lui tracciata negli ultimi anni, ma soprattutto si scontra contro un uso ipocrita delle risorse alimentari, quello di chi, pur conoscendo i metodi atroci di produzione, sceglie consapevolmente di ignorarli. Ciò non vale solo per il foie gras, ovviamente, ma anche per tutti quei cibi dal forte impatto ambientale notoriamente nocivi per il pianeta.