Borse giù: spinta esaurita? Eur/Usd, Oro e petrolio buy?

Le Borse hanno raggiunto dei target importanti e ora restano dei rischi di lungo termine: quali scenari? La view di Pietro Paciello.

Di seguito riportiamo l’intervista a Pietro Paciello, CEO e Chief Analyst della Paciello Trading Academy, al quale abbiamo rivolto alcune domande sul quadro intermarket e sulle strategie da seguire.Per seguire Pietro Paciello, autore del libro Trading Plan, clicca qui.

L’euro-dollaro sta guadagnando terreno, mentre si sta muovendo in direzione opposta il dollaro-yen. Cosa può dirci di questi due cross?

L’analisi di oggi sarà con un orizzonte temporale di breve termine, quindi userò dei grafici su dinamica temporale a 4 ore, perchè lo scenario è in continua evoluzione ed è difficile fare analisi con una profondità di azione abbastanza elevata.

Per l’euro-dollaro abbiamo osservato il breakout di area 1,103/1,104, evidente resistenza dinamica che conteneva i tentativi di recupero ormai da metà del mese di febbraio.   

Il breakout è da considerarsi abbastanza interessante, con un obiettivo a 1,135, dove l’euro-dollaro andrà ad impattare un’altra grande resistenza che secondo e può essere considerato il target di questa accelerazione.

Guardando il grafico di brevissimo termine si nota che il cross è già in una situazione evidente di ipercomprato, quindi per me va tradato sicuramente al rialzo, ma nel brevissimo forse conviene prendere profitto delle posizioni aperte sopra 1,1035/1,104.

Un po’ diverso il ragionamento per il dollaro-yen che c’è la rappresentazione di un comportamento molto violento da parte della Bank of Japan, l’unica che rimane in un regime di tassi a zero.

Questo ha portato un afflusso di liquidità verso lo yen, intesa coe valuta a tasso zero, quindi la rinascita di un fenomeno già conosciuto e mi riferisco alla dinamica del carry trade.

Dal punto di vista squisitamente grafico, la decelerazione in atto per il dollaro-yen mi sembra fisiologica dopo il grande rialzo e troverà probabilmente in zona 120,9/120,8 un buon supporto dinamico.

Viceversa, per poter vedere un dollaro-yen salire nuovamente, dobbiamo attendere un breakout di area 112,5.

L’oro resta imbrigliato tra i 1.900 e i 1.950 dollari. Qual è la sua view su questo asset?

L’oro sta agendo in maniera abbastanza efficace e in stretta correlazione con il sentiment derivante dalla crisi ucraina. Il gold enfatizza movimenti bruschi in salita e in discesa in base alle buone e cattive notizie dal fronte geopolitico.

Dall’altro lato, quando iniziano a palesarsi delle soluzioni alla crisi attuale, l’oro perde un po’ di efficacia come bene rifugio e torna a correlarsi molto bene con il dollaro.

La forza di quest’ultimo ha spinto verso il basso il gold che secondo me ha un grande supporto dinamico, anche se lontano per ora, in area 1.850 dollari, da monitorare con attenzione.

Se al contrario volessimo cercare una dinamica da comprare, per accumuli aspetterei un test di area 1.850 dollari o sulla forza il superamento dei recenti massimi in area 1.965 dollari. 

Il petrolio da alcune sedute mostra un andamento alquanto altalenante. Cosa aspettarsi nel breve?

I minimi segnati ieri dal petrolio sono stati abbastanza significativi, anche se mi aspettavo un ulteriore ribasso vero i 97/96,7 dollari, dove c’è un grande supporto dinamico di medio termine.

Quella è una zona in cui il petrolio a mio avviso andrà accumulato, anche perchè dubito che la crisi sul fronte della guerra comporterà un esaurimento di quella sul versante energetico. 

Quest’ultima crisi persisterà, quindi anche il petrolio sulla debolezza resta da comprare e allo stato attuale vedo due livelli interessanti: area 98 dollari sulla debolezza, mentre sulla forza la rottura di 111,5/112 dollari sarebbe un altro segnale particolarmente allettante.

Le Borse hanno recuperato bene dai recenti minimi. Il rimbalzo è alle battute finali o c’è ancora spazio per progredire?

In precedenti approfondimenti avevo citato la necessità di distinguere tra un’ottica di breve e una di lungo periodo. Aveva indicato come palesemente rialzista l’ottica di breve e così è stato, ma per me restano rischi di lungo termine sull’azionario.

Mi sembra molto significativo l’andamento nelle ultime ore del Dax che ha raggiunto area 14.850, resistenza molto forte, e a quanto pare l’ha sentita, visto che da lì è partita una moderata decelerazione.

Fino a quando non vedrò il Dax sopra i 15.000 punti per me il mercato è arrivato nel breve-medio periodo andranno chiuso i long, valutando magari l’apertura di qualche short.

La domanda da farsi è se si è esaurita la spinta delle Borse e si entra quindi in una dinamica ribassista di lungo o se si tratta solo di una pausa.

Per ora è una pausa e sopra i 15.000 punti di ax abbandoneremo le ipotesi ribassiste, ripercorrendo nuovamente la strada dei long, magari con target i massimi assoluti. 

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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