Borse caute, ma saliranno ancora. Eur/Usd e Petrolio buy?

Le Borse sono un po' nervose, ma nel breve sarà possibile vedere ancora un po' di progressione con la dovuta cautela. La view di Emanuele Rigo.

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Di seguito riportiamo l'intervista ad Emanuele Rigo, General Manager di Newtraderlab, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.

L'euro-dollaro sta portando avanti il recupero partito dai recenti minimi: il peggio è alle spalle per la moneta unica o è presto per dirlo?

La mia idea è che l'euro-dollaro abbia ancora un po' di strada da fare al ribasso e questo movimento che lo sta interessando negli ultimi giorni è assolutamente fisiologico.

Non dimentichiamo che il cross dal top di periodo a 1,235 è sceso fin poco sotto quota 1,17 e ora sta rimbalzando. Se dovessimo guardare l'euro-dollaro dal punto di vista prettamente tecnico, nel breve le quotazioni dovrebbero continuare a viaggiare a distanza di non oltre una figura da quota 1,18.

Nel medio termine invece mi aspetto che un'ulteriore discesa del cross possa spingerlo verso area 1,16, con una lateralità intorno ad area 1,17.

Quello in atto è un piccolo rimbalzo tecnico che è assolutamente allineato con quanto visto recentemente. Siamo sostanzialmente sui prezzi che vedo come centrali nelle prossime settimane o anche mesi.

L'oro si è riportato sopra i 1.700 dollari l'oncia. Ci sono le condizioni per nuovi recuperi nel breve?

Anche per l'oro non mi aspetto nuovi allunghi, quanto piuttosto di rivedere una situazione abbastanza analoga a quella vista alla fine del 2019, con un consolidamento laterale.

Per il gold l'area dei 1.700 dollari è il valore centrale intorno a cui si svilupperanno le contrattazioni e le dinamiche di prezzo, quindi leggermente più in basso dei livelli attuali.

Non vedo in ogni caso scossoni per l'oro e al contempo non mi aspetto alcuna direzionalità.

Il petrolio sta provando a riportarsi in area 60 dollari: quali i possibili scenari nel breve?

Sul petrolio c'è nervosismo perchè da un lato c'è un sentore di ripartenza della dinamica della domanda che obbligherebbe l'Opec+ ad un rientro della politica dei tagli alla produzione.

Per il momento le quotazioni si mantengono equilibrate intorno ai 60 dollari al barile e non mi aspetto nulla di particolare nelle prossime sedute.

Gli operatori stanno cercando di capire cosa sta succedendo soprattutto a livello di produzione e di vedere quali potranno essere gli impatti di un aumento della domanda nei prossimi mesi, con una riapertura graduale delle economie in tutto il mondo.

Sono settimane di pausa per cui anche per il petrolio si evidenzia una situazione piuttosto interlocutoria nello sviluppo del prezzo.

A ciò aggiungiamo che gli Stati Uniti sono stati sponsor di una riconvocazione dell'Iran al tavolo negoziale sul tema del nucleare.

I rapporti di distendono e le quotazioni tendono a scendere, motivo per cui vedremo una situazione piuttosto equilibrata nelle prossime giornate.

Dai livelli attuali il petrolio potrebbe salire leggermente verso i 60,5 dollari prima e i 61 dollari dopo, ma non mi aspetto grandi movimenti nel breve.

Al contempo vedo abbastanza difficile una progressione ribassista dell'oro nero che è troppo sotto controllo e sotto osservazione.

Scossoni al ribasso innescherebbero delle dinamiche che non sono neanche verificabili, perchè se si pensa che le principali economie stanno tornando a macinare, è abbastanza improbabile che il petrolio scenda, a meno di operazioni straordinarie che sono improbabili, visto che nessuno ha interesse a far crollare i prezzi.

I mercati azionari continuano a mostrare nel complesso un'intonazione rialzista. La tendenza in atto durerà ancora?

I mercati azionari fanno registrare ancora dei rialzi, perchè negli Stati Uniti c'è un'economia in miglioramento e una Banca Centrale che ha segnalato che per il momento tollererà l'inflazione, quindi per ora sarà difficile vedere una restrizione della politica monetaria.

Le Borse quindi festeggiano e dai livelli attuali si potrebbe vedere ancora un po' di progressione, ma nulla di eclatante.

I mercati sono un po' nervosi e fanno registare dei comportamenti che da un lato segnalano euforia come testimoniato dai nuovi massimi storici, dall'altra vedono gli operatori un po' alla finestra in attesa di vedere cosa succede.

In sintesi le Borse richiedono la massima attenzione perchè siamo anche in una situazione di nervosismo, ma i mercati continuano a macinare perchè hanno alle spalle dei fondamentali monetari e macroeconomici che almeno per ora non fanno vedere una discontinuità dall'attuale outlook.