Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, CEO di Unicron Associates, al quale abbiamo rivolto delle domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.
L'euro-dollaro è tornato in area 1,16 dopo i recenti rimbalzi. C'è il rischio di nuovi cali ora?
L'euro-dollaro è sceso sotto i supporti e dopo la violazione di questi si è un po' stabilizzato. Il cross ha segnato dei massimi e dei minimi, in corrispondenza dei quali individuare supporto e resistenza da violare ora.
Da giugno scorso si è creato un canale ribassista per l'euro-dollaro che mantiene una tendenza negativa. Il supporto ora è sugli ultimi minuti in area 1,1525/1,1524 e la resistenza intorno a 1,167 che corrisponde ai minimi segnati intorno al 20 agosto scorso.
Se l'euro-dollaro dovesse violare al rialzo quota 1,167, avrà spazio per salire fino a 1,1816 e 1,1840, mentre sotto il supporto a 1,1524/1,1525 si scenderà verso 1,141/1,14.
La tendenza è ribassista, quindi andrà monitorata con molta attenzione la tenuta del supporto, sotto cui nuovi cali saranno inevitabili.
L'oro viaggia a poca distanza da quota 1.800 dollari. Quali i possibili scenari ora?
L'oro ha recuperato dopo la discesa accusata a settembre e ci aspettavamo che tornasse in area 1.834/1.835 dollari, ma fino ad ora ciò non è accaduto.
Se il gold riuscirà a superare i 1.814,3 dollari, potrà allungare verso i 1.834/1.835 dollari, dove sono stati segnati più massimi, con proiezioni sui massimi di giugno nella fascia di prezzo tra 1.890 e 1.915 dollari.
Il primo supporto ora è a 1.782 dollari, sotto cui l'oro scenderà verso 1.758 dollari prima e in seguito in direzione dei minimi di fine settembre a 1.721 dollari.
Il petrolio oggi rifiata un po' dopo i nuovi massimi delle ultime sedute. Si salirà ancora nel breve?
Il petrolio è tornato sui livelli di prezzo nel 2014, con un trend abbastanza verticale in cui le sedute negative sono state bn poco.
A mio avviso l'oro nero può salire ancora, ma visto che ha corso tanto bisogna iniziare a pensare alla possibilità di un ritracciamento.
I massimi sono ora intorno agli 85 dollari, violati i quali il petrolio potrà raggiungere gli 88,4 dollari. Al ribasso segnalo un supporto a 80,62 dollari e fino a questo livello nulla sarà perduto, ma sotto tale soglia si innescherà un ritracciamento rilevante con possibili target a 75 e a 70 dollari.
I mercati azionari stanno toccando nuovi massimo un po' ovunque. Una festa destinata a proseguire?
Di recente gli indici azionari hanno tirato il fiato, ma hanno ripreso poi la via dei guadagni, arrivando a segnare nuovi massimi.
Questo è quanto accaduto per l'S&P500 e il Dow Jones, mentre il Nasdaq Composite non ha ancora toccato nuovi record storici. Anche in Europa gli indici si confermano tonici e hanno un'impostazione tale che prelude a nuovi rialzi.